SALUTE
Stati Uniti
Medicina: addio a Thomas Starzl, il padre del trapianto di organi
Il chirurgo aveva 90 anni

E' morto negli Usa all'età di 90 anni Thomas Starzl, il chirurgo americano che ha rivoluzionato la tecnica dei trapianti. La famiglia ha comunicato che il decesso è avvenuto nell'abitazione del chirurgo, a Pittsburgh. Con il primo trapianto di fegato, nel 1967, Starzl rivoluzionò le tecniche seguite fino ad allora per questo tipo di interventi. Nel 1991, quando smise di operare, l'Istituto per l'Informazione scientifica lo indicò come lo scienziato più citato nella medicina clinica e annotò che in certi periodi era arrivato a produrre fino a uno studio scientifico alla settimana.
Dopo un tentativo fallito a Denver nel 1963, Starzl nel 1967 era riuscito a ottenere il primo successo nel trapianto di fegato, divenuto presto un'operazione di routine. Importanti furono anche i suoi studi sulla terapia immunosoppressiva e il contributo alle ricerche sulla conservazione degli organi destinati ai trapianti e sul trapianto di più organi (multiviscerale) e delle isole del pancreas.
Più controversi furono i tentativi di Starzl sulla fattibilità dei trapianti dagli animali all'uomo. Anche una volta abbandonato il bisturi, lo scienziato americano era rimasto impegnato nell'insegnamento e nella ricerca nell'università di Pittsburgh, che gli ha pure intestato l'Istituto Trapianti. Un riconoscimento per il fatto che negli anni '80 il centro medico dell'Università di Pittsburgh (Upmc) divenne un riferimento mondiale per i trapianti con pazienti da ogni angolo del pianeta: nel 1990 vi furono eseguiti 471 trapianti di fegato, più di uno al giorno.
Nel 2008 Starzl affermò che il suo lascito era il lavoro svolto più che gli straordinari risultati scientifici ottenuti: "Non ho mai avuto un grande piano complessivo, andavo a lavorare ogni giorno e facevo il meglio che riuscivo". Originario dell'Iowa, Starzl aveva cominciato la sua carriera nel 1962 nell'Università del Colorado, dalla quale nel 1981 si era trasferito in quella di Pittsburgh.
La Società Italiana Trapianti d'Organo, il cui presidente, Umberto Cillo, è stato allievo di Starzl, lo ha definito in un comunicato "uno straordinario chirurgo-scienziato e un grande maestro" e "l'icona stessa del pionierismo nei trapianti".
Dopo un tentativo fallito a Denver nel 1963, Starzl nel 1967 era riuscito a ottenere il primo successo nel trapianto di fegato, divenuto presto un'operazione di routine. Importanti furono anche i suoi studi sulla terapia immunosoppressiva e il contributo alle ricerche sulla conservazione degli organi destinati ai trapianti e sul trapianto di più organi (multiviscerale) e delle isole del pancreas.
Più controversi furono i tentativi di Starzl sulla fattibilità dei trapianti dagli animali all'uomo. Anche una volta abbandonato il bisturi, lo scienziato americano era rimasto impegnato nell'insegnamento e nella ricerca nell'università di Pittsburgh, che gli ha pure intestato l'Istituto Trapianti. Un riconoscimento per il fatto che negli anni '80 il centro medico dell'Università di Pittsburgh (Upmc) divenne un riferimento mondiale per i trapianti con pazienti da ogni angolo del pianeta: nel 1990 vi furono eseguiti 471 trapianti di fegato, più di uno al giorno.
Nel 2008 Starzl affermò che il suo lascito era il lavoro svolto più che gli straordinari risultati scientifici ottenuti: "Non ho mai avuto un grande piano complessivo, andavo a lavorare ogni giorno e facevo il meglio che riuscivo". Originario dell'Iowa, Starzl aveva cominciato la sua carriera nel 1962 nell'Università del Colorado, dalla quale nel 1981 si era trasferito in quella di Pittsburgh.
La Società Italiana Trapianti d'Organo, il cui presidente, Umberto Cillo, è stato allievo di Starzl, lo ha definito in un comunicato "uno straordinario chirurgo-scienziato e un grande maestro" e "l'icona stessa del pionierismo nei trapianti".