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ITALIA

Alfano: giovedì incontro al Colle con Commissione Ue, grave se non c'è Malmstrom

Continua l'emergenza immigrazione in Sicilia: in 120 sbarcano a Trapani

Tra i migranti soccorsi, 3 donne incinte. La testimonianza di un migrante che era a bordo del peschereccio su cui sono stati trovati 27 cadaveri: "Eravamo troppi, ma ci obbligavano a salire... poi hanno respirato l'ossido di carbonio e non c'è stato niente da fare". A bordo della nave Orione, che non entra in porto per via precauzionale, un migrante affetto da una malattia infettiva ancora da identificare

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Due barconi di migranti avvistati dalla Marina militare (Ansa)
Trapani
Non si fermano gli sbarchi sulle nostre coste. Ieri sera una nave militare, con a bordo 120 migranti, è stata soccorsa ed è giunta nel porto di Trapani: tra questi c'erano 15 donne, di cui tre incinte. "Giovedì pomeriggio - ha detto ieri il titolare dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del Consiglio dei ministri - ci sarà un incontro al Quirinale tra il governo italiano e la Commissione europea per l'avvio del semestre. Sarebbe grave l'assenza del commissario Malmstrom (commissario Ue agli Affari interni, ndr) e, se sarà confermata, il premier e il governo si riserverebbero importanti azioni anche sul piano diplomatico". 

La tragedia dei 30 migranti morti sul peschereccio
Per questa mattina il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, ha indetto una riunione interforze per coordinare l'arrivo della nave 'Grecale' previsto nel pomeriggio nel porto di Pozzallo con a bordo 566 migranti e i 27 cadaveri trovati dalla Marina Militare a bordo del peschereccio intercettato domenica nel Canale di Sicilia. La prima esigenza sarà quella di individuare gli obitori dei comuni limitrofi dove ospitare le salme, oltre alle celle frigorifere di proprietà della Protezione Civile della Provincia di Ragusa, di cui si sta verificando la funzionalità dell'impianto di refrigerazione. 

La testimonianza di un sopravvissuto
"Eravamo troppi, ma ci obbligavano a salire... poi hanno respirato l'ossido di carbonio e per loro non c'è stato alcunché da fare", ha raccontato in lacrime alla polizia uno dei migranti sopravvissuti e che era sul peschereccio su cui sono stati trovati i corpi senza vita di 30 suoi compagni di viaggio. Parla a voce bassa con gli esperti che affiancano la squadra mobile della Questura di Ragusa nelle indagini. "La nave - dice - non poteva contenere i circa 600 che dovevano salire - ricostruisce il testimone alla polizia - e così ci hanno obbligati con la forza; il peschereccio  ha cominciato a beccheggiare e quelli sotto sono stati travolti e schiacciati. Durante il viaggio non ci siamo accorti che erano morti". Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna ha parlato di "emergenza non affrontabile" e il presidente designato della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha chiestoun commissario ad hoc per occuparsi esclusivamente di immigrazione. Ad arrivare in porto stremate, ma vive, ieri 353 persone: tra queste una parte dei profughi soccorsi nel peschereccio. Tantissimi i bambini: due neonati e almeno tre che ancora devono nascere. Sono tre le donne in avanzato stato di gravidanza portate in salvo e finite direttamente al presidio medico, per i controlli. 

I possibili rischi sanitari dell'operazione Mare Nostrum
Uno dei migranti in salvo è però malato. La sospetta malattia infettiva di cui è affetto potrebbe essere una semplice influenza aviaria, ma anche una febbre emorragica come l'ebola. Lo afferma Donato Greco, epidemiologo a lungo a capo della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute. "La lista delle malattie di interesse per il Regolamento sanitario Internazionale dell'Oms e' lunga, e comprende patologie di diversa gravità - spiega Greco -. Una volta identificato il caso sospetto si prelevano i fluidi biologici per le analisi di conferma, e a seconda del risultato si adottano misure diverse. Allo stesso tempo si allerta la rete internazionale, e la notifica viene fatta anche  ai paesi partner". Il regolamento, varato nel 2005 dall'Oms, comprende una serie di misure a gravità crescente, che possono andare dal rifiuto di ingresso del soggetto nel paese alla quarantena per tutte le persone che sono state in contatto con la fonte di infezione in caso di virus mortali. In attesa di sapere con esattezza di che agente patogeno si tratta, sia il soggetto che le altre persone entrate in contatto con lui devono essere isolati, facendoli sbarcare con le dovute precauzioni e riunendoli in un luogo con un cordone sanitario adeguato per evitare che qualcuno possa fuggire diffondendo una eventuale infezione". L'episodio è destinato probabilmente a rinfocolare le polemiche sui rischi sanitari per i protagonisti dell'operazione Mare Nostrum, gia suscitate due settimane fa dal ritrovamento di otto militari positivi al test della Tbc.