POLITICA
Copasir: si vota il presidente, mercoledì riunione
Convocazione inviata da vicepresidente Adolfo Urso, probabile fumata bianca per l'esponente di Fratelli d'Italia

Il vicepresidente del Copasir, Adolfo Urso di Fratelli d'Italia ha convocato per mercoledì 9 giugno, una plenaria del Comitato di Controllo Parlamentare dei servizi. Alle 14 l'assemblea plenaria è chiamata a riunirsi, a San Macuto, per l'elezione del presidente. Ne hanno dato notizia fonti parlamentari.
Le tensioni politiche e gli scontri dei mesi scorsi sulla presidenza dell'organo di controllo parlamentare sull'operato dei servizi segreti, che Fratelli d'Italia richiedeva per sé stando all'opposizione e a cui spetta per legge la guida dell'organismo che controlla l'operato degli 007 italiani, sono state superate nei giorni dopo l'intervento da parte dei due presidenti delle Camere.
La Lega da parte sua, dopo le dimissioni dei due leghisti facenti parte del Comitato Parlamentare, il presidente e componente Raffaele Volpi e il senatore Paolo Arrigoni, non intendeva fornire i nomi in sostituzione dei due membri.
Alla situazione di stallo, a seguito delle discussioni tra Lega e Fratelli d'Italia hanno posto rimedio la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico che hanno inviato missive ai capigruppo della Lega Massimiliano Romeo (al Senato) e Riccardo Molinari (alla Camera dei Deputati), nella quale hanno spiegato che le dimissioni dei due componenti leghisti dal Copasir non rappresentano un "impedimento alla convocazione dell’organo ai fini dell’elezione del nuovo presidente" e che tale compito "spetta al vice presidente del Comitato", cioè al senatore Adolfo Urso, in predicato per la successione a Volpi, essendo l'unico esponente, presente nel Comitato Parlamentare, di Fratelli d'Italia.
Per quanto riguarda le dimissioni totali, richieste a più riprese dal partito di Salvini, la presidente Casellati e il presidente Fico hanno tagliato la testa al toro: "Nell’attuale situazione, con una maggioranza parlamentare di consistenza superiore al novanta per cento in entrambi i rami del Parlamento, non possono essere ritenuti sussistenti i presupposti per dare luogo ad una meccanica applicazione del criterio della rappresentanza paritaria previsto della legge n. 124/2007, un palese sovradimensionamento della rappresentanza dell’opposizione", hanno evidenziato Casellati e Fico, "in contrasto con il principio di proporzionalità".
Mercoledì 9 giugno, quindi il Comitato di controllo proverà dunque ad eleggere il successore del leghista Raffaele Volpi, dimessosi lo scorso 20 maggio.
Rumors su probabile fumata bianca per Adolfo Urso
A quanto ha appreso l'agenzia AdnKronos, Adolfo Urso, prima di procedere alla convocazione della riunione del Copasir, ha avuto contatti con gli altri membri dell'organismo, avvisando tutte le forze politiche che mercoledì si proverà a sciogliere il nodo della vicenda. Bocche cucite tra coloro che dovranno votare. La situazione resta da decifrare, anche se la fumata bianca per Urso appare probabile. Il senatore meloniano, che si ritrova candidato unico, dovrebbe poter contare sui voti dei appartenenti a Forza Italia Elio Vito e Claudio Fazzone, così come sui voti dei 3 parlamentari del Movimento 5 Stelle: Maurizio Cattoi, Federica Dieni e Francesco Castiello. Voti che uniti al suo, potrebbero essere i sei sufficienti all'elezione.
Restano in bilico le scelte del deputato del Partito Democratico Enrico Borghi e del senatore Ernesto Magorno, di Italia Viva, legate al confronto con i rispettivi leader, Letta e Renzi, con il primo che, più volte, si è espresso però, a favore del passaggio di testimone a Fratelli d'Italia. Quasi scontata la non partecipazione al voto dei due parlamentari della Lega, l'ex presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni, con quest'ultimo che fa sapere che "ci sarà una riflessione nel partito sul da farsi".
Le tensioni politiche e gli scontri dei mesi scorsi sulla presidenza dell'organo di controllo parlamentare sull'operato dei servizi segreti, che Fratelli d'Italia richiedeva per sé stando all'opposizione e a cui spetta per legge la guida dell'organismo che controlla l'operato degli 007 italiani, sono state superate nei giorni dopo l'intervento da parte dei due presidenti delle Camere.
La Lega da parte sua, dopo le dimissioni dei due leghisti facenti parte del Comitato Parlamentare, il presidente e componente Raffaele Volpi e il senatore Paolo Arrigoni, non intendeva fornire i nomi in sostituzione dei due membri.
Alla situazione di stallo, a seguito delle discussioni tra Lega e Fratelli d'Italia hanno posto rimedio la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico che hanno inviato missive ai capigruppo della Lega Massimiliano Romeo (al Senato) e Riccardo Molinari (alla Camera dei Deputati), nella quale hanno spiegato che le dimissioni dei due componenti leghisti dal Copasir non rappresentano un "impedimento alla convocazione dell’organo ai fini dell’elezione del nuovo presidente" e che tale compito "spetta al vice presidente del Comitato", cioè al senatore Adolfo Urso, in predicato per la successione a Volpi, essendo l'unico esponente, presente nel Comitato Parlamentare, di Fratelli d'Italia.
Per quanto riguarda le dimissioni totali, richieste a più riprese dal partito di Salvini, la presidente Casellati e il presidente Fico hanno tagliato la testa al toro: "Nell’attuale situazione, con una maggioranza parlamentare di consistenza superiore al novanta per cento in entrambi i rami del Parlamento, non possono essere ritenuti sussistenti i presupposti per dare luogo ad una meccanica applicazione del criterio della rappresentanza paritaria previsto della legge n. 124/2007, un palese sovradimensionamento della rappresentanza dell’opposizione", hanno evidenziato Casellati e Fico, "in contrasto con il principio di proporzionalità".
Mercoledì 9 giugno, quindi il Comitato di controllo proverà dunque ad eleggere il successore del leghista Raffaele Volpi, dimessosi lo scorso 20 maggio.
Rumors su probabile fumata bianca per Adolfo Urso
A quanto ha appreso l'agenzia AdnKronos, Adolfo Urso, prima di procedere alla convocazione della riunione del Copasir, ha avuto contatti con gli altri membri dell'organismo, avvisando tutte le forze politiche che mercoledì si proverà a sciogliere il nodo della vicenda. Bocche cucite tra coloro che dovranno votare. La situazione resta da decifrare, anche se la fumata bianca per Urso appare probabile. Il senatore meloniano, che si ritrova candidato unico, dovrebbe poter contare sui voti dei appartenenti a Forza Italia Elio Vito e Claudio Fazzone, così come sui voti dei 3 parlamentari del Movimento 5 Stelle: Maurizio Cattoi, Federica Dieni e Francesco Castiello. Voti che uniti al suo, potrebbero essere i sei sufficienti all'elezione.
Restano in bilico le scelte del deputato del Partito Democratico Enrico Borghi e del senatore Ernesto Magorno, di Italia Viva, legate al confronto con i rispettivi leader, Letta e Renzi, con il primo che, più volte, si è espresso però, a favore del passaggio di testimone a Fratelli d'Italia. Quasi scontata la non partecipazione al voto dei due parlamentari della Lega, l'ex presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni, con quest'ultimo che fa sapere che "ci sarà una riflessione nel partito sul da farsi".