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MONDO

La crisi di Pyongyang

Corea Nord, Trump: basta prendersi gioco degli Usa

'Si stanno comportando molto male, e la Cina non aiuta'

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"La Corea del Nord si sta comportando molto male. Si sono presi gioco degli Stati Uniti per anni. E la Cina ha fatto poco per aiutare": così il presidente americano, Donald Trump, su Twitter. L'intervento del leader della Casa Bianca segue il monito espresso in precedenza dal segretario di Stato, Tillerson.



















Per gli Stati Uniti un'azione militare contro la Corea del Nord è "un'opzione sul tavolo", aveva detto Tillerson durante la sua visita in Corea del Sud sottolineando che "la pazienza strategica" di Washington nei confronti di Pyongyang si è esaurita e si stanno esplorando una serie di nuove misure diplomatiche, economiche e di sicurezza per fermare il programma nucleare e missilistico nordcoreano.

Parlando con i giornalisti dopo aver visitato la zona demilitarizzata che divide le due Coree, il segretario di Stato americano, rispondendo a una domanda sulla possibilità di un'azione militare, ha detto che "certamente noi non vogliamo che le cose arrivino ad un conflitto militare". "Se loro elevano la minaccia del loro programma di sviluppo di armamenti ad un livello che richiede l'azione, allora questa è un'opzione sul tavolo", ha poi aggiunto.

Tillerson ha poi rivolto un messaggio a Pechino, dove domani concluderà la sua missione asiatica, chiedendo che la Cina applichi in modo completo le sanzioni imposte dall'Onu in risposta ai test nucleari e missilistici della Corea del Nord. "Non credo che noi abbiamo raggiunto il massimo livello di azione possibile nell'ambito della risoluzione del Consiglio di Sicurezza con la piena partecipazione di tutti i Paesi", ha detto.

Dopo che Tillerson ha affermato che gli Stati Uniti non escludono l'opzione militare, anche il ministro degli Esteri sudcoreano Yun Byung ha suggerito che Seul potrebbe appoggiare questa linea. "Noi avremo molte possibilità strategiche a disposizione - ha detto - se consideriamo le pressioni diplomatiche come un edificio, la deterrenza militare è uno dei pilastri delle sue fondamenta. Noi intendiamo avere tutte le nazioni interessate a lavorare in modo più stretto del passato - ha concluso - per fare in modo che la Corea del Nord, sentendosi danneggiata dalle sue azioni sbagliate, cambi strategia".