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MONDO

Il missile balistico ha percorso 700 chilometri

La Corea del nord alza il tiro e avverte gli Stati Uniti: I nostri missili nucleari possono colpirvi

Il consiglio di sicurezza dell'Onu terra domani una riunione a porte chiuse per discutere l'ultimo lancio missilistico della Corea del Nord. Da Pechino il primo ministro italiano Gentiloni assicura che il prossimo G7 di Taormina cercherà una soluzione alla crisi coreana, che riguarda ormai tutto il mondo

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La Corea del Nord ha confermato il lancio con successo di un nuovo missile balistico "di medio raggio", che ha battezzato Hwasong 12, e che secondo Pyongyang e' capace di portare una testata nucleare "di grande dimensioni". Lo ha riferito l'agenzia statale di notizie Kcna, secondo la quale al lancio di ieri ha assistito il leader del regime, Kim Jong-un.    

Pyongyang ha accusato gli Usa di "tiranneggiare" i Paesi che non hanno un arsenale nucleare e ha avvertito Washington di non mentire sostenendo che la sua terraferma non e' alla portata del missili nordcoreani.

Riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza ONU
Il consiglio di sicurezza dell'Onu terra domani una riunione a porte chiuse per discutere l'ultimo lancio missilistico della corea del nord. La richiesta è stata avanzata da Stati uniti  e Giappone.

Dopo il lancio di un missile balistico che ha percorso un tratto di oltre 700 chilometri prima di cadere nel mar del Giappone, la Casa Bianca ha affermato che questa "ultima provocazione" deve indurre "tutti i paesi a rafforzare le sanzioni". La Corea del Nord "è stata una palese minaccia troppo a lungo", e gli Stati Uniti promettono di essere al fianco di Corea del Sud e Giappone "di fronte alla seria minaccia", ha assicurato Washington, mentre l'Unione europea parla di "minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale".
 
Il lancio, a differenza degli ultimi due, è da considerarsi un successo perché avendo percorso, secondo i militari di Seul, 700 chilometri, avrebbe potuto colpire qualsiasi punto della Corea del Sud, dove sono distanza oltre 28.000 soldati americani.  La distanza tra la zona di lancio di Kusong in Corea del Nord, e Busan, la punta estrema meridionale della Corea del Sud, è di poco più di 610 chilometri.
 
Anche la Cina ha condannato il nuovo test e ha invitato Pyongyang a "contenersi". "Siamo contrari alle violazioni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu messe in atto dalla Corea del Nord", ha ribadito il ministero degli Esteri di Pechino, che ha lanciato un nuovo appello alla "moderazione" a tutte le parti. E' arrivata anche la condanna del nuovo presidente sudcoreano, Moon Jae-In, che ha definito il primo test dopo la sua investitura "una grave minaccia alla sicurezza regionale e una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Moon, che dopo la sua vittoria si era detto pronto ad andare a Pyongyang se ci dovessero essere le condizioni giuste, ha chiesto alla Corea del Nord di cambiare atteggiamento. Il premier giapponese Shinzo Abe ha definito i ripetuti lanci di missili nordcoreani "una grave minaccia per il nostro Paese" e una "chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu".
 
"In questo clima di cooperazione multilaterale certamente c'è anche la preoccupazione per quello che succede in questo quadrante del mondo, e quindi l'ultimo test balistico della Corea del Nord", ha dichiarato dalla Cina il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che partecipa al forum di cooperazione internazionale lungo l'antica via della seta, organizzato a Pechino dal governo cinese.  La risposta, ha sottolineato Gentiloni, "deve venire da un contesto che è prevalentemente economico, come quello di questi giorni a Pechino, con fermezza, puntando sulla diplomazia".
 
Il prossimo G7, ha assicurato Gentiloni, "darà un contribuito in amicizia a risolvere questa questione" che è un "problema serio per la stabilità e la sicurezza internazionale".