MONDO
Trump: tutte le opzioni sul tavolo
Corea del Nord; missile sorvola il Giappone. Media Seul: il primo per trasportare testata nucleare
E' la manovra più aggressiva di Pyongyang verso un alleato degli Stati Uniti. Kim aveva minacciato di colpire con questo tipo di missile l'isola di Guam, ora ha scelto come obiettivo il Giappone. Furioso Shinzo Abe, Trump assicura protezione. La Cina invita alla moderazione.

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha convocato una riunione di emergenza dopo che la Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile. Kim Jong-Un questa volta ha superato la linea della provocazione e sembra avvicinarsi all'escalation incontrollata: il missile ha sorvolato il Giappone e, secondo i media della Corea del Sud, è il primo disegnato per per trasportare una testata nucleare. Seul in risposta ha alzato in volo i suoi caccia e ha bombardato un'area militare della Corea del Nord. La Cina, tramite un portavoce del Ministero degli Esteri, ha chiesto moderazione a tutte le parti coinvolte. Donal Trump
Il missile e il lancio
L'ultimo missile lanciato martedì mattina alle 6.29 locali (nella notte tra lunedì e martedì in Europa) da Pyonyang ha sorvolato il territorio giapponese all'altezza dell'isola di Hokkaido per finire poi nel mar del Giappone frantumandosi in tre pezzi a 1.180 km dalla città di Cape Erimo. Fonti militari sudcoreane hanno confermato che quello lanciato dai nordcoreani e' un missile balistico che ha percorso 2,700 km e raggiunto un'altezza massima di 550 km. Le stesse fonti hanno aggiunto che gli Usa stanno analizzando il lancio insieme alla Corea del Sud. L'ipotesi degli analisti è che possa trattarsi di un nuovo vettore a gittata intermedia, potenzialmente in grado di minacciare anche la base americana sull'Isola di Guam.
Trump: tutte le opzioni sul tavolo
Il presidente degli Stati Uniti non ha fatto attendere la sua reazione. La Corea del Nord - ha detto (secondo quanto riportano le agenzie) - "ha mostrato il suo disprezzo per gli Stati vicini, le Nazioni Unite e e gli standard minimi della convivenza intercontinentale". E poi - confermato quel grado elevatissimo che l'escatation ha raggiunto - ha detto che "tutte le opzioni sono sul tavolo".
Trump ha parlato con il premier giapponese Abe
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato con il premier giapponese, Shinzo Abe, del lancio di un missile nordcoreano che ha sorvolato il Giappone. Lo ha fatto sapere la Casa Bianca, in una nota. "I due leader hanno concordato che Pyongyang rappresenta una minaccia diretta, grave e crescente, per Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, così come di altri Paesi", afferma la nota. Trump e Abe, inoltre "si sono impegnati ad accrescere la pressione sulla Corea del Nord e a fare tutto il possibile per convincere la comunità internazionale a fare lo stesso".
Il Giappone: "Minaccia senza precedenti"
"Il missile ha attraversato il nostro spazio aereo" ha dichiarato il premier di Tokyo Shinzo Abe prima di presiedere una riunione di emergenza rassicurando che "sara' fatto ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione giapponese". Il capo di gabinetto Yoshihide Suga ha condannato il lancio del vettore definendo l'evento "una grave minaccia senza precedenti alla sicurezza del Giappone" aggiungendo che il governo di Tokyo continuera' a cooperare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud sulla sicurezza militare. Suga ha quindi riferito che non sono stati segnalati danni e che non si ha notizia di oggetti caduti sul territorio nipponico, ne' risultano incidenti occorsi a navi o alle rotte aeree.
I caccia di Seul si alzano in volo
La Corea del Sud, in risposta, ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe Mk-84 su target al Pilseung range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-Yong ha avuto un colloquio con la controparte americana McMaster sull'ultima "provocazione" del nord.
Riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunira' oggi d'urgenza su richiesta di Usa, Corea del Sud e Giappone "sulle minacce a pace e stabilita'" per l'ultimo missile balistico lanciato in mattinata dalla Corea del Nord. Il presidente Donald Trump e il premier nipponico Shinzo Abe hanno avuto una telefonata sulla vicenda, convenendo di tenere viva la pressione su Pyongyang.
Pyongyang a Onu: "Discutere esercitazioni Usa-Sud"
La Corea del Nord dal canto suo vuole portare sul tavolo del Consiglio di sicurezza le sue proteste contro le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, definendole sconsideratamente provocatorie in un momento in cui le tensioni nella penisola coreana sono "come una bomba a orologeria". In una lettera invitaa venerdì e resa pubblica ieri sera, l'ambasciatore nordcoreano all'Onu, Ja Song-Nam, chiede al presidente del Consiglio di sicurezza, l'egiziano Amr Abdellatif Aboulatta, di calendarizzare una discussione sull'argomento e afferma che tali esercitazioni sono come "benzina sul fuoco".
L'ultimo test di Kim
Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-Un risalgono alla notte tra venerdi' e sabato scorsi in europa (sabato mattina in Corea del Nord): tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell'arco di 30 minuti. Uno è esploso subito mentre gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri prima di cadere nel mar del giappone. nonostante i vettori nordcoreani non avessero minacciato la sicurezza nazionale, il premier abe aveva chiesto alle forze di autodifesa di rimanere in stato di allerta. il Giappone è stato in grado di monitorare i movimenti tramite il proprio sistema satellitare j-alert.
Il missile e il lancio
L'ultimo missile lanciato martedì mattina alle 6.29 locali (nella notte tra lunedì e martedì in Europa) da Pyonyang ha sorvolato il territorio giapponese all'altezza dell'isola di Hokkaido per finire poi nel mar del Giappone frantumandosi in tre pezzi a 1.180 km dalla città di Cape Erimo. Fonti militari sudcoreane hanno confermato che quello lanciato dai nordcoreani e' un missile balistico che ha percorso 2,700 km e raggiunto un'altezza massima di 550 km. Le stesse fonti hanno aggiunto che gli Usa stanno analizzando il lancio insieme alla Corea del Sud. L'ipotesi degli analisti è che possa trattarsi di un nuovo vettore a gittata intermedia, potenzialmente in grado di minacciare anche la base americana sull'Isola di Guam.
Trump: tutte le opzioni sul tavolo
Il presidente degli Stati Uniti non ha fatto attendere la sua reazione. La Corea del Nord - ha detto (secondo quanto riportano le agenzie) - "ha mostrato il suo disprezzo per gli Stati vicini, le Nazioni Unite e e gli standard minimi della convivenza intercontinentale". E poi - confermato quel grado elevatissimo che l'escatation ha raggiunto - ha detto che "tutte le opzioni sono sul tavolo".
Trump ha parlato con il premier giapponese Abe
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato con il premier giapponese, Shinzo Abe, del lancio di un missile nordcoreano che ha sorvolato il Giappone. Lo ha fatto sapere la Casa Bianca, in una nota. "I due leader hanno concordato che Pyongyang rappresenta una minaccia diretta, grave e crescente, per Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, così come di altri Paesi", afferma la nota. Trump e Abe, inoltre "si sono impegnati ad accrescere la pressione sulla Corea del Nord e a fare tutto il possibile per convincere la comunità internazionale a fare lo stesso".
Il Giappone: "Minaccia senza precedenti"
"Il missile ha attraversato il nostro spazio aereo" ha dichiarato il premier di Tokyo Shinzo Abe prima di presiedere una riunione di emergenza rassicurando che "sara' fatto ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione giapponese". Il capo di gabinetto Yoshihide Suga ha condannato il lancio del vettore definendo l'evento "una grave minaccia senza precedenti alla sicurezza del Giappone" aggiungendo che il governo di Tokyo continuera' a cooperare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud sulla sicurezza militare. Suga ha quindi riferito che non sono stati segnalati danni e che non si ha notizia di oggetti caduti sul territorio nipponico, ne' risultano incidenti occorsi a navi o alle rotte aeree.
I caccia di Seul si alzano in volo
La Corea del Sud, in risposta, ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe Mk-84 su target al Pilseung range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-Yong ha avuto un colloquio con la controparte americana McMaster sull'ultima "provocazione" del nord.
Riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunira' oggi d'urgenza su richiesta di Usa, Corea del Sud e Giappone "sulle minacce a pace e stabilita'" per l'ultimo missile balistico lanciato in mattinata dalla Corea del Nord. Il presidente Donald Trump e il premier nipponico Shinzo Abe hanno avuto una telefonata sulla vicenda, convenendo di tenere viva la pressione su Pyongyang.
Pyongyang a Onu: "Discutere esercitazioni Usa-Sud"
La Corea del Nord dal canto suo vuole portare sul tavolo del Consiglio di sicurezza le sue proteste contro le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, definendole sconsideratamente provocatorie in un momento in cui le tensioni nella penisola coreana sono "come una bomba a orologeria". In una lettera invitaa venerdì e resa pubblica ieri sera, l'ambasciatore nordcoreano all'Onu, Ja Song-Nam, chiede al presidente del Consiglio di sicurezza, l'egiziano Amr Abdellatif Aboulatta, di calendarizzare una discussione sull'argomento e afferma che tali esercitazioni sono come "benzina sul fuoco".
L'ultimo test di Kim
Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-Un risalgono alla notte tra venerdi' e sabato scorsi in europa (sabato mattina in Corea del Nord): tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell'arco di 30 minuti. Uno è esploso subito mentre gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri prima di cadere nel mar del giappone. nonostante i vettori nordcoreani non avessero minacciato la sicurezza nazionale, il premier abe aveva chiesto alle forze di autodifesa di rimanere in stato di allerta. il Giappone è stato in grado di monitorare i movimenti tramite il proprio sistema satellitare j-alert.