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ECONOMIA

Manovra

Coro critiche Ue su Manovra, Francia: Italia sia responsabile. Austria e Olanda:procedura infrazione

Le Maire: Italia ha rifiutato dialogo. Sia responsabile. Olanda e Austria chiedono la procedura di infrazione. Secca la replica di Salvini: 'Non ci muoviamo di un millimetro'.

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"Mi dispiace che l'Italia non abbia stretto la mano tesa dalla Commissione europea" sulla legge di bilancio 2019 e "abbia rifiutato il dialogo". Anche il ministro dell'economia francese Bruno Le Maire in un'intervista a France 2 ha fatto appello a Roma perché "prevalga la responsabilità". "Mi dispiace che l'Italia non abbia stretto la mano tesa dalla Commissione europea. La Commissione aveva detto discutiamo, dialoghiamo, cerchiamo di migliorare la manovra ma l'Italia ha rifiutato questo dialogo" ha detto."Adesso spetta alla Commissione europea prendere una decisione" ha proseguito Le Maire facendo appello a Roma a "far prevalere la responsabilità".

"Le regole europee non sono delle regole imposte da Bruxelles" ha sottolineato "sono regole per tutti, che ci proteggono, che rinforzano la zona euro e che noi tutti abbiamo liberamente scelto". "Quando le rispettiamo tutti ci rinforziamo tutti. Di fronte alla Cina, di fronte agli Stati Uniti. Quando ognuno fa ciò che vuole ci indeboliamo tutti" ha concluso.

La decisione del governo italiano di non modificare il piano di bilancio è "controproducente per l'economia italiana". Ha detto il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'euro, Valdis Dombrovskis, nella prima reazione ufficiale dell'esecutivo comunitario dopo l'invio da parte del governo di una versione rivista del documento programmatico di bilancio.   

"Già ora, in percentuale, gli interessi sul debito pubblico sono una volta e mezzo più alti di un anno fa", ha scritto Dombrovskis in un tweet. L'impatto "è evidente anche nella disponibilità di finanziamenti e nel costo del credito per l'economia reale, che sta iniziando a danneggiare gli investimenti", ha aggiunto. 

Ansip: l'Italia deve rispettare le regole 
"Quando si è nella famiglia dell'eurozona, bisogna rispettare regole che noi stessi ci siamo dati". Lo ha detto all'Ansa il vicepresidente della Commissione europea per il mercato digitale, Andrus Ansip. "Fare debito con i soldi dei contribuenti non è un'idea intelligente. In Italia c'è un governo intelligente e spero che saranno in grado di trovare buone soluzioni per l'Unione europea e anche per gli italiani". 

"Sono stato il primo ministro dell'Estonia. Anche durante la crisi, abbiamo sempre seguito le regole del Patto di stabilità e crescita. Abbiamo deciso noi stessi queste regole", ha aggiunto Ansip. "Se il livello del debito nel Paese è alto, la fiducia pubblica è bassa. C'è questo tipo di correlazione. I governi che pensano che sia possibile comprare il sostegno delle persone usando soldi a credito si sbagliano. Le persone non si possono comprare, si fidano molto di più dei governi responsabili". 

Austria: senza modifiche pronti a procedura di infrazione
Il governo italiano con i messaggi populisti sta "tenendo in ostaggio il suo stesso popolo". Così il ministro delle Finanze austriaco Hartwig Loeger - riferisce Bloomberg - avvertendo che l'Austria insisterà per rafforzare il rispetto della disciplina fiscale pronta a sostenere la procedura di infrazione se l'Italia non scende a compromessi rispetto alle richieste della Commissione. Loeger ha manifestato il proprio disaccordo con la posizione del ministro Tria: "Contrariamente a quanto sostiene il mio collega non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo".

Olanda: Italia delude, Commissione vada avanti
"Poco sorprendente ma molto deludente che l'Italia non abbia rivisto il suo piano di bilancio. Le finanze pubbliche italiane sono sbilanciate ed i piani del governo non porteranno ad una robusta crescita economica. Questo budget è una violazione del Patto di stabilità e crescita. Sono profondamente preoccupato. Ora sta alla Commissione europea fare i passi successivi". E' quanto osserva il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra, in una dichiarazione sulla lettera inviata dall'Italia a Bruxelles.
     
Tria: deficit al 2,4% è limite invalicabile
"Il governo conferma l'impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile". Lo scrive il ministro dell'Economia Giovanni Tria, nella lettera all'Ue che accompagna il Documento programmatico di bilancio aggiornato ieri sera dal Cdm. 

Salvini: 'Non ci muoviamo di un millimetro'
"Ci sono dei grafomani a Bruxelles che ci scrivono letterine e noi educatamente rispondiamo, ma non ci muoviamo di un millimetro. Chi è in torto è l'Unione Europea che nei trattati dice che devono essere garantite piena occupazione e diritti sociali, ma se non ci fa spendere come li garantiamo?". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Pratica di Mare dove ha accolto un gruppo di migranti arrivati grazie a un corridoio umanitario.

Di Maio: non è una novità
"Sono tre mesi che la invocano, non è una novità...". Così il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, risponde ai cronisti che gli chiedono un commento alla richiesta all'Ue di Austria e Olanda di avviare la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia. In precedenza, Di Maio aveva dichiarato che "non ci saranno dismissioni di giorielli di famiglia, abbiamo inserito immobili e beni di secondaria importanza. Aziende come Eni, Enel, Enav non andranno in mani private".

Reddito cittadinanza  e pensioni non più "immediate" ma "da definire" 
Il reddito di cittadinanza e i pensionamenti anticipati con "Quota 100" sono misure non "a efficacia immediata" ma "da definire con legge collegata". E' una delle novità che emergono nella versione aggiornata del Documento programmatico di bilancio (Dpb) approvato ieri in Consiglio dei ministri. Nella versione precedente l'entrata invigore delle due misure era indicata con "efficacia immediata".

Di Maio: misure in un dl subito dopo approvazione manovra 
A stretto giro, Di Maio spiega: "Da ministro del Lavoro la norma su 'quota 100' e reddito di cittadinanza ce l'ho già pronta: sarà in un decreto legge subito dopo la legge di bilancio. Non c'è slittamento, collegato, calende greche...". E poi aggiunge: "Appena diventa operativo, con il voto del Parlamento sulla manovra, il fondo da 16 miliardi, chiederò a Conte di convocare il Cdm e fare il dl con le misure. Non ci si appigli alla lettera di Tria: nessuno slittamento, il 'reddito' sarà legge alla fine del 2018". "Guardando le simulazioni che stiamo facendo al ministero penso che marzo sarà il mese in cui partirà il reddito di cittadinanza e un mese prima partirà 'quota 100'. Comunque nei primi tre mesi partono entrambe le misure".

Manovra, Martina: oltre la decenza sulla pelle degli italiani
''Hanno messo in bilancio 18 miliardi di vendite di beni pubblici in un anno, quando l'Italia in 7 anni ha incassato 8,7 miliardi. 'Senza vendere i gioielli di famiglia', dicono. Siamo oltre la decenza, sulla pelle degli italiani''. Lo scrive su Twitter il segretario uscente del Pd Maurizio Martina.