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Coronavirus

"Molti Paesi in Europa e anche fuori non chiudono le scuole"

Coronavirus, Azzolina: "La scuola deve essere l'ultima cosa a chiudere"

"Il rischio zero non esiste  ma i rischi possono essere ridotti al minimo" ha detto la ministra dell'Istruzione nell'incontro con i sindacati. Flc Cgil: "Scuola sia in presenza anche per scuole secondarie"

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"La scuola deve essere l'ultima cosa a chiudere; molti Paesi in Europa e anche fuori non chiudono le scuole. Il rischio zero non esiste  ma i rischi possono essere ridotti al minimo". Lo avrebbe detto, da quanto si apprende, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina nell'incontro di stamane con i sindacati sulla manovra e sulla  gestione dell'emergenza sanitaria.

"Chiudere le scuole deve essere l'ultima spiaggia. Bisogna andare a scuola il più possibile e lavorare per il rientro in presenza anche del secondo ciclo". Sulle chiusure, secondo quanto si apprende, i sindacati di settore la pensano come la ministra. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di riaffermare la centralità dell'Istruzione evitando il più possibile la chiusura delle istituzioni scolastiche. Su questo, hanno detto alla ministra, "avrà il nostro appoggio".

"Togliere scuola in presenza rischia di essere pericoloso"
Per Azzolina la scuola "non è solo luogo di apprendimento, ma anche di socialità, luogo in cui si imparano regole e, indeterminati territori, si viene sottratti alla strada. Togliere la scuola in presenza rischia di essere persino pericoloso". Per la ripartenza "sono stati messi 3 miliardi, abbiamo fatto lavori di edilizia leggera garantendo 40 mila aule in più,sono stati acquistati strumenti tecnologici e nuovi arredi. Investimenti strutturali che rimarranno. Con il Decreto Ristori abbiamo stanziato altri 85 milioni per la didattica digitale, in questi giorni ho firmato un decreto da 3,6 milioni per le connessioni nel secondo ciclo".

In manovra 3,7 miliardi per la scuola
Nella legge di bilancio approvata di recente dal governo ci sono "3,7 miliardi per la scuola" ha precisato poi Azzolina.  "Ho lavorato affinché la scuola potesse avere il suo peso robusto nella legge di bilancio - ha spiegato -Abbiamo 2,2 miliardi di spesa corrente e 1,5 di spesa in conto capitale per gli investimenti", risorse con cui si interverrà sul sostegno con un piano straordinario per incrementare i docenti, sull'edilizia scolastica e con cui si lavorerà per ridurre il sovraffollamento delle classi, per incrementare la digitalizzazione".

"Italia vince la sfida se unita, scuola luogo di unità"
Lo sforzo che è stato fatto per la riapertura della scuola è stato "massimo. Questo è un momento difficile per il Paese, ma il nemico comune è uno solo, il Covid. L'Italia vince la sfida se resta unita. E la scuola è luogo di unità per eccellenza" ha detto la ministra al termine dell'incontro. 

Flc Cgil: "Scuola sia in presenza anche per scuole secondarie"
"Entro la scadenza del dpcm, fissata per il 24 novembre, e attraverso un confronto costante con tutte le rappresentanze sociali e corrette relazioni sindacali, il governo deve trovare il modo per garantire a tutti gli studenti,anche quelli delle scuole secondarie, il diritto all'istruzione attraverso una didattica in presenza". Così la vice segretaria generale della Cgil Gianna Fracassi e il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli al termine dell'incontro di questa mattina con la ministra dell'Istruzione.

"La scuola non può essere escludente", proseguono i dirigenti sindacali. "Non si tratta solo di garantire device e connessioni, come previsto dal dl Ristori che a tale scopo stanzia 85 milioni. Il tema è più ampio e riguarda il diritto  all'istruzione, che non è garantito se non si riprende la scuola in presenza. Quindi le prossime settimane vanno utilizzate per superare una fase così critica".