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POLITICA

"Dobbiamo tornare alla collaborazione massima"

Coronavirus, Boccia: "Il Dpcm è sicurezza sanitaria, governo non scarica su sindaci"

"La norma che chiamava in causa i sindaci è stata smussata ma in ogni città se c'è un luogo da chiudere lo decide il sindaco, i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24", dice il ministro per gli Affari Regionali. Il presidente dell'Anci Decaro: "Non previsto che polizia locale si occupi di covid". Viminale: "Chiusure saranno valutate con i prefetti"
 

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"La prima preoccupazione è tenere in sicurezza la rete sanitaria" dice a Studio 24 il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. E a questo proposito "il Dpcm è tante cose, ma soprattutto è sicurezza sanitaria". Poi a proposito della polemiche e delle critiche sollevate dai sindaci e dal presidente dell'Anci, che ha accusato il governo di scaricabarile, dice: "No, non è così, Decaro lo sa", il governo non scarica sui sindaci le responsabilità, "la norma che chiamava espressamente in causa i sindaci è stata smussata ma in ogni città se c'è un luogo da chiudere lo decide il sindaco, i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo tornare alla collaborazione massima".

"I sindaci ci hanno dato un contributo importante, la norma specifica" contestata dall'Anci sulla chiusura delle piazze e delle strade a discrezione dei sindaci "non è il centro del Dpcm, c'è ben altro" ha ribadito il ministro a Rainews24.



Anci, Decaro: "Non previsto che polizia locale si occupi di Covid"
Resta critico però il sindaco di Bari e presidente dell'Anci Antonio Decaro soprattutto per quel che riguarda i controlli delle strade e delle piazze: "L'ordine pubblico non è in carico ai sindaci". E sottolinea: "Non possiamo accendere la tv e trovare il presidente del consiglio che ci dice che dobbiamo mettere il coprifuoco: perché abbiamo fatto tre riunioni tra sabato e domenica e dobbiamo sentire questo. Abbiamo ricevuto una bozza, abbiamo scoperto che c'era questo tema dei sindaci,abbiamo detto che era inapplicabile, ci è poi stato assicurato che non c'era. E abbiamo visto che non c'era poi nel Dpcm". Quindi ha aggiunto: "Siamo abituati a prenderci tutte le responsabilità, ho scritto al prefetto e ci devono dire chi dovrà far rispettare l'ordine pubblico. Non è previsto nei decreti che la polizia locale si occupi del contrasto al covid 19. Solo dopo il coordinamento del questore", ha ricordato Decaro.

Appendino: "Chiusura non può essere onore dei sindaci"
L'onere di chiudere al pubblico strade e piazze "deve essere concertato da tutte le Istituzioni territoriali, con ampie competenze in termini di sicurezza e controllo. Non può in alcun modo essere in capo alle singole Amministrazioni". Lo sostiene la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che annuncia l'intenzione di confrontarsi "domani stesso col governo in sede di Cosp". "La Polizia Municipale non sarebbe in grado di aggiungere ai già numerosissimi compiti anche un controllo così capillare degli spazi pubblici, peraltro in un momento delicato come quello che stiamo vivendo".

Brugnaro: il Governo parla solo con i 'suoi' sindaci
"Io ho offerto tutta la collaborazione ma non ho parlato con nessun ministro. Parlano solo con i sindaci della loro parte, delle loro bandiere" ha affermato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. "Stanno facendo - ha aggiunto - una questione di contrapposizione. Sembra quasi che ad affrontare il virus sia una parte politica piuttosto che un'altra. Credo che ci vuole invece la collaborazione di tutti, e per togliere le libertà individuali non basta un Dpcm, ci vuole il voto del Parlamento, di tutto il Parlamento, non solo di una parte", ha concluso.

De Magistris: scorrettezza istituzionale, sindaci devono essere coinvolti
"Noi sindaci la pensiamo tutti allo stesso modo. Innanzitutto c’è un metodo scorretto e dispiace perché il Presidente è attento ai rapporti istituzionali, spiace perché noi non siamo stati presi in considerazione e non siamo stati consultati su questo punto e questo dopo nove mesi sconcerta e sconcerta ancora di più che si scarica su un sindaco una misura inattuabile di fatto perché come sanno un po’ tutti in Italia la direzione delle forze di polizia e il controllo del territorio non è affidata ai sindaci ma è affidato al Ministero dell’Interno attraverso l’articolazione delle prefetture e in più aggravata dal fatto che già i sondaci stavano male in termini di risorse umane ed economiche prima del Covid e adesso sono praticamente senza viveri, senza munizioni, senza risorse umane, senza poter pagare gli straordinari la sera ai poliziotti municipali". Lo dichiara il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Quindi da un po’ la sensazione che mentre in altri Paesi D’Europa se vuoi prendere una decisione così dolorosa la prende lo Stato il governo coinvolge i sindaci e la mettiamo in campo tutti insieme, qui ad un certo punto nel fare un provvedimento che è un po’ una stretta soft poi si scarica sui Sindaci, pensando di chiudere un borgo di chiudere una piazza di chiudere una via", ha aggiunto

Falcomatà: dovere del Governo è dettare una linea chiara
"Il rischio era che il nuovo Dpcm si trasformasse in una sorta di scaricabarile nei confronti dei Sindaci. Non si può delegare esclusivamente ai Comuni la responsabilità del controllo sulle piazze e sui luoghi all'aperto interessati dal nuovo provvedimento. L'atteggiamento del Governo rischia di generare confusione, con decisioni incoerenti e che potrebbero essere differenti da città a città.In un momento di grande incertezza il Governo ha il dovere di dettare una linea chiara, netta e decisa. Ma soprattutto che le decisioni vengano assunte in maniera condivisa e sinergica con chi poi si trova ad applicarle sui territori". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.   "In questo senso - aggiunge - apprezziamo che dal testo del Dpcm sia stata tolta l'indicazione sui Sindaci, che non era stata in alcun modo concordata. Certo questo non basta: noi chiediamo che tutto ciò che avverrà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, sia discusso in maniera ampia e condivisa,soprattutto con i sindaci che sono le prime sentinelle sul territorio e non possono conoscere a pacchetto chiuso le decisioni assunte dal Governo".

Viminale: "Chiusure saranno valutate con i prefetti"
"Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario,opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze". Lo ha detto il Sottosegretario all'Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati.