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ITALIA

"Non siamo bugiardi, tantomeno male informati"

Coronavirus. Burioni: "Primi sei casi in Italia, niente panico. Ma asintomatici trasmettono virus"

"Non è il momento delle polemiche. È il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus" dice il virologo

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"In Lombardia sei casi di coronavirus, persone contagiate da individui che non presentavano sintomi. L'importante adesso è mantenere la calma. La notizia che non volevamo darvi è arrivata. Il nuovo Coronavirus è in Italia e ci è arrivato esattamente nel modo in cui dagli inizi di gennaio vi avevamo detto sarebbe arrivato: un individuo proveniente dalla Cina che, praticamente asintomatico, ha infettato un italiano, che ha infettato altre persone". Così il virologo Roberto Burioni.

"Abbiamo sempre sostenuto che i pazienti asintomatici potevano trasmettere la malattia - ha proseguito- ci hanno dato dei bugiardi e dei male informati. Abbiamo sempre sostenuto che l'isolamento delle persone provenienti dalla Cina era l'unico modo efficace per evitare il diffondersi del virus in Italia: ci hanno detto che eravamo allarmisti e fascio-leghisti. Ora spero che sia evidente che in entrambi i casi avevamo  ragione. Era facile avere ragione, perché bastava leggere i lavori scientifici e le notizie affidabili, senza gli occhi offuscati dall'ideologia o da secondi fini".


Burioni invita poi a non avere panico: "Allo stesso modo adesso vi diciamo: niente panico. I casi sono solo sei, non stupiamoci se ce ne saranno altri: però, quello che dobbiamo fare è bloccare ora questo virus. La modalità è semplice: tutti quelli che hanno avuto un contatto con le persone infettate devono stare in quarantena. Volontaria, obbligatoria, con la porta chiusa o con la porta aperta non importa. Tutti in isolamento per quattordici giorni. E lo stesso deve valere, senza alcuna eccezione, per chi viene in Italia dalla Cina, facendo scalo in altri aeroporti".

Conclude infine il virologo: "Ripeto, niente panico. Niente polemiche. Non è il momento del panico e non è il momento delle polemiche. È il momento di prendere le decisioni giuste per bloccare la diffusione di un pericolosissimo virus".