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ITALIA

Due settimane di sacrifici e di restrizioni

Coronavirus, strade vuote, negozi chiusi e stop a Linate. Conte: "L'Italia ce la farà"

Stare a casa, limitare al minimo gli spostamenti per cercare di contenere i contagi e frenare l'epidemia. Ricciardi (Oms): "Due settimane per diminuzione contagi, ma fino all'estate per tornare a vita normale". Fontana: "Governo ha capito gravità della situazione, ma discrasie nel testo del decreto". Chiusi 5 aeroporti

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Città semi deserte, strade vuote, negozi chiusi. Il giorno dopo l'ulteriore stretta voluta dal governo per frenare l'epidemia del coronavirus l'Italia affronta questa emergenza sanitaria secondo quanto previsto dalle misure presenti nell'ultimo provvedimento del governo. Stare a casa, limitare al minimo gli spostamenti, solo per necessità. E cercare di contenere i contagi che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale, con un picco di ricoveri e di pazienti nelle terapie intensive.

Dunque bar, ristoranti, mense e negozi chiusi. Garantiti approvvigionamento alimentare, farmacie,servizi essenziali (banche, poste, assicurazioni) e trasporti. Fabbriche aperte ma con misure di sicurezza. Così fino al 25 marzo, con l'obiettivo di fermare il contagio: "rinunce", annunciate dal premier Giuseppe Conte, che "stanno dando un grande contributo al Paese" nella lotta al coronavirus e che faranno sì che l'Italia "ce la farà".

E' arrivato a tarda serata il nuovo provvedimento del presidente del Consiglio che raccoglie le istanze di misure più dure,avanzate in primo luogo dalla Lombardia, ma fatte proprie dalle regioni più colpite, tanto che il governatore del Veneto, Luca Zaia dice: "chiederò ai veneti rigore sulle nuove misure, ma non ci sono alternative". "Ha prevalso il buonsenso",gli fa eco il collega lombardo, Attilio Fontana.

D'altra parte i dati non lasciano margine: ieri duemila malati in più in un solo giorno (ma inclusi i 600 che la Lombardia non aveva comunicato martedì per un ritardo nei risultati dei test), e la curva di crescita del coronavirus che non si arresta ancora.

Chiudono l'aeroporto di Linate e altri 5
"Secondo le disposizioni del Decreto emanato oggi dal ministero dei Trasporti, il traffico passeggeri di aviazione commerciale e generale sarà concentrato sull'aeroporto di Milano Malpensa, con la chiusura temporanea dell'intero aeroporto di Milano Linate che garantirà i soli voli di emergenza sanitaria e/o per trasporto organi". Lo rende noto la Sea. In un primo momento, spiega Sea, "il traffico passeggeri sarà concentrato sul terminal 2 di Milano Malpensa al fine di contenere al minimo il numero di persone e mezzi nelle attività operative a tutela della salute di tutti. Infatti, grazie a una significativa riduzione del personale impiegato, si limiteranno al massimo il numero di "contatti" e del rischio di contagio ad esso associato". 

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto che oltre a Milano Linate chiude gli scali di Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Reggio Calabria e Brindisi.

Fontana: "Governo ha capito la gravità della situazione, ma discrasie nel testo del decreto"
"Sono soddisfatto del fatto che il governo si è reso conto della gravità della situazione che stiamo affrontando, che si è reso conto della necessità di assumere dei provvedimenti più stringenti di quelli che eranostati adottati". Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana, commentando il decreto del Governo con le nuove restrizioni per contenere il coronavirus. Ma ha aggiunto che il nuovo decreto "dovrà essere riguardato e riesaminato, ci sono discrasie, cose che vanno corrette ma il dialogo con il governo prosegue per cercare di migliorare ulteriormente il documento" Secondo Fontana "si poteva fare di più. Bisogna risolvere alcuni temi ancora irrisolti, a partire dalla sicurezza dei lavoratori impegnati nelle filiere produttive lasciate operative dal decreto". Poi sul trasporto ha precisato: "Oggi pomeriggio faremo tramite il nostro assessorato una valutazione di quelle che saranno le linee guida da trasmettere alle agenzie di trasporto. Non possiamo interrompere il trasporto pubblico, lo dobbiamo rimodulare".

Zaia: "L'Italia non è la Wuhan d'Europa"
Che sia chiaro: ormai il virus è diffuso il tutto il mondo, l'Oms ha dichiarato la pandemia, e non possiamo accettare che il Veneto, la Lombardia, l'Emilia Romagna e l'Italia siano diventate la Wuhan d'Europa, chiaro, perché il virus è  arrivato un mese prima in Germania rispetto all'Italia, e se facevano i tamponi che abbiamo fatto noi forse oggi avrebbero un'altra situazione". A dirlo è stato il governatore del Veneto Luca Zaia parlando oggi nel corso di una conferenza stampa.

Gori: "Dal Governo mi aspettavo di più, appello di responsabilità alle imprese"
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, si aspettava qualcosa di più da parte del Governo per arginare il coronavirus. "Avevamo chiesto un passo più deciso  - ha spiegato Gori - questa decisione riguarda i pubblici esercizi che già nelle nostre zone aveva autodeterminato la chiusura. Forse ci aspettavamo qualcosa di piu'".   Gori è andato oltre: "Credo ci sia uno spazio per la coscienza degli imprenditori. Ci sono dei settori che non possono chiudere, però è diverso da come è uscito il decreto: ci aspettavamo che si mettesse il motore dell' economia al minimo. Adesso fatico a capire quale sia il livello di attenzione e comprensione da parte delle imprese. Mi sento di rivolgere un appello di responsabilità. Serve senso civico da parte di chi fa impresa. Non lo dico per far polemica - prosegue - ma perché bisogna aver cognizione della gravità delle cose. E secondo me quell'aspetto andava deciso con maggiore coraggio. Credo però che ci sia spazio per la coscienza dei datori di lavoro, degli imprenditori, e degli stessi lavoratori, che immagino chiederanno il più possibile di stare a casa, in ferie o con permessi speciali, e di lavorare da casa".

Farmaco sperimentato a Napoli: si va verso  l’uso su scala nazionale
"Abbiamo parlato ieri con l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per avviare un protocollo su tutto il territorio nazionale" che possa valutare l’efficacia del farmaco testato a Napoli per la cura di effetti infiammatori gravi causati da Covid-19 . A confermarlo è Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministero della Salute, durante la trasmissione Agorà su Raitre. "E’ un farmaco contro l’artrite reumatoide che anche i cinesi stanno utilizzando - ha aggiunto - per poter dire con certezza se sia realmente efficace va testato su molte persone e in modo serio, non soltanto su alcuni come fatto da colleghi ci Napoli, che però hanno avviato un discorso importante".

Ricciardi: "Due settimane per diminuzione contagi, ma fino all'estate per tornare a vita normale"
"E' bene che ci cominciamo a abituare a una guerra lunga, la Sars che era meno contagiosa finì verso maggio-giugno. Questa è molto più contagiosa della Sars e io ho l'impressione che, se ci va bene e lavoriamo tutti insieme,dovremo arrivare all'estate". Tanto bisognerà attendere prima di tornare a avere una vita 'normale', secondo Walter Ricciardi,membro dell'esecutivo dell'Oms e consulente del ministero della Salute, durante la trasmissione Agorà su Raitre. Quanto all'aumento dei casi in Italia, prosegue Ricciardi,"dovremo aspettare almeno due settimane per vedere una diminuzione: questa settimana continueranno a aumentare; la prossima speriamo si stabilizzino, ma soprattutto vedremo altri paesi trovarsi nella situazione in cui era l'Italia". Questo è"un problema mondiale, perciò dobbiamo intraprendere azioni di contenimento e mitigazione tutti insieme, altrimenti il virus continuerà a circolare".

I numeri dell'epidemia
A oggi sono 10.590 i malati, più della metà in Lombardia che ha anche il più alto numero di ricoverati in terapia intensiva, 560 su un totale di 1.028. E i morti sono arrivati a 827 (di cui 617 in Lombardia), altri 196 in 24 ore. I guariti, invece, sono meno del 10% del totale dei contagiati:1.045 su 12.462. "Abbiamo dei numeri che fanno sì che i dati possano apparire come un numero elevato, ma in realtà la crescita odierna è nel trend dei giorni scorsi" ha detto il commissario Angelo Borrelli spiegando il perché di una crescita che, finora, non si era mai registrata.   

Che però si sia ancora ben lontani dal picco lo conferma il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Iss Giovanni Rezza. "I prossimi 14 giorni saranno cruciali per capire l'andamento dei casi di contagio - ha detto - Gli effetti delle misure restrittive non si vedranno entro questa settimana, anche per quanto successo nei giorni scorsi con i massicci spostamenti da Milano. Per questa settimana mi aspetto un aumento dei casi e non un calo". 

Ai cittadini che si chiedono ancora come comportarsi nel quotidiano, "il consiglio è sempre lo stesso: uscire per lo stretto necessario e indispensabile", ripete Borrelli,sottolineando che anche chi si muove a piedi "deve portare l'autocertificazione". Quanto ai luoghi di lavoro (si incentiva ulteriormente il lavoro agile e le ferie), l'unica vera misura di sicurezza è la distanza di un metro. Nel caso non sia possibile rispettarla "vanno utilizzate le mascherine chirurgiche".   

Arcuri commissario delegato
E proprio per rafforzare la filiera della distribuzione degli strumenti sanitari arriverà da Conte la nomina di un commissario delegato, Domenico Arcuri, Ad di Invitalia: "avrà ampi poteri di deroga, lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione, la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e subintensiva. Avrà anche il potere di creare e impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e sopperire alle carenze sin qui riscontrate. Il commissario sarà Arcuri che si coordinerà con il dottor Borrelli che sta facendo un incredibile lavoro".



Brennero: 90 km coda per controlli Austria
Situazione complessa sull'autostrada A22 del Brennero dove tra Bolzano e il confine di Stato del Brennero si e' formata una coda di circa 90 chilometri di mezzi pesanti. Al valico di frontiera le autorità austriache da ieri mattina stanno controllando tutti gli accessi. Il valico non è chiuso, è consentito soprattutto alle merci mentre per i turisti è possibile l'ingresso ma senza sosta in Austria. In direzione nord sono state chiuse le entrate di Bolzano Nord, Chiusa, Bressanone zona industriale, Bressanone/Varna e Vipiteno. Alternativa per il traffico pesante è il transito attraverso Tarvisio.

Piemonte, scioperi nelle fabbriche
In molte provincie come Asti,Vercelli e Cuneo sono in corso nelle fabbriche fermate e scioperi (Mtm, Ikk, Dierre, Trivium) con adesioni altissime. Lo rende noto la Fiom Cgil Piemonte.   "In queste ore nelle fabbriche si stanno determinando confusione e panico anche perché si registrano i primi casi di contagio che, in alcuni casi, non vengono resi pubblici dalle aziende" spiega il segretario generale della Fiom Cgil Piemonte,Vittoria De Martino.

Denunce e arresti a Roma
E' di sette persone arrestate 43 denunciate il bilancio dei controlli dei Carabinieri effettuati a Roma e provincia per la verifica del rispetto delle misure urgenti decise dai vari decreti per il contenimento della diffusione del coronavirus. I sette, tutti di origine straniera tra i 36 e i 69 anni, sono stati arrestati in zona Eur, vicino alla Metro B, dove i carabinieri li hanno sorpresi mentre giocavano a carte seduti sulle panche e intorno ad un tavolino. Il gruppetto, dopo aver tentato invano di allontanarsi per sfuggire ai militari, è stato fermato per il controllo. Ognuno di loro ha sottoscritto la dichiarazione personale di autocertificazione, attestando falsamente di trovarsi fuori casa per comprovate esigenze lavorative. Ma dopo le verifiche sono stati arrestati per falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale. L'arresto è stato convalidato e i sette sono stati poi posti in libertà con "convalida a piede libero", su disposizione dell'autorità giudiziaria.   A Roma, tra i 43 denunciati ci sono anche alcune giovani coppie che viaggiavano in auto senza fornire validi motivi di necessità, così come previsto dal Dpcm. Altre persone sono state denunciate tra i quartieri di Centocelle, Cinecittà, TorPignattara e in provincia.