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Coronavirus

Francia, il 32% dei focolai si registra in scuole e università

Coronavirus Europa. Spagna prima per contagi. Francia verso lockdown totale. Di Maio: massimo aiuto

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Coronavirus, Francia, Marsiglia (AP Photo/Daniel Cole)
Dopo aver superato quota 16.000 contagi quotidiani ed essere sceso poi a 15.797 e 14.412, il numero dei nuovi positivi in Francia è sceso ieri a 11.123 ma il calo è dovuto all'abituale conteggio di fine weekend, limitato per la chiusura dei laboratori di analisi privati.

Continua a salire, giorno dopo giorno, il tasso di positività, che ha raggiunto ormai quota 7,4% contro il 5,7% di una settimana fa.

In costante aumento il numero dei ricoverati in ospedale per Covid-19, con 102 nuove presenze in 24 ore. Sono stati 786 gli ingressi in rianimazione, 23 in più rispetto a sabato. 

Bar e ristoranti di Marsiglia e Aix-en-Provence sono stati chiusi a partire da domenica sera.

"La Francia avrà bisogno del lockdown totale" afferma Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, in un intervista alla Stampa. 

Con un totale di contagi da inizio pandemia salito a quota 716.481, la più alta in Europa, la Spagna valuta nuovi provvedimenti. Nella capitale Madrid, da giorni in conflitto con il governo e ieri teatro di  le restrizioni antivirus, dalla mezzanotte nuove aree, con milioni di cittadini, sono state sottoposte al divieto di movimento se non  per motivi di lavoro, di studio o cure mediche, una misura comunque più blanda di quanto richiesto dal governo. Lo riporta l'agenzia Efe.   

Da oggi si raccomanda a "tutta la popolazione", che risieda o meno in zone a rischio, di "evitare spostamenti inutili", e non è escluso un intervento del governo. 

La Germania registra 285.332 casi di coronavirus, +1,192 nelle ultime 24 ore, e 9,460 morti totali, secondo l'Istituto Robert Koch. 

"L'Europa durante questa pandemia ha dimostrato di essere solidale nei confronti dell'Italia. E noi,come governo - sottolinea in un post su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio - abbiamo agito con celerità per mettere al sicuro il nostro Paese, i nostri cittadini. Se oggi siamo usciti dalla crisi sanitaria è anche grazie al senso civico degli italiani che hanno rispettato le regole anti Covid. Ma in Europa- prosegue Di Maio - ci sono Paesi che stanno ancora soffrendo. Su tutti Spagna e Francia, che rischiano un nuovo lockdown. Hanno avuto una nuova impennata di contagi e vittime. Agli amici spagnoli e agli amici francesi la massima solidarietà e vicinanza del popolo italiano. Come governo daremo il massimo aiuto e supporto. Metteremo a disposizione le nostre conoscenze e i nostri strumenti. L'Europa deve essere solidale, sempre".

Sono da stamani in vigore in tutta l'Inghilterra - dopo le nuove linee guida pubblicate ieri per decreto dal governo di Boris Johnson sul coronavirus - le super multe fino a 10.000 sterline annunciate nei giorni scorsi contro la violazione dell'isolamento precauzionale obbligatorio in caso di contagio o contatti con persone infette individuati dalle autorità sanitarie con il sistema di test and tracing. La stretta rientra in un più ampio giro di vite sui contatti sociali e sul ritorno alla raccomandazione del lavoro da casa deciso dal premier Tory di fronte al nuovo incremento delle ultime settimane dei casi di Covid-19 in Europa e nel Regno.

"Non permetteremo a chi trasgredisce di mettere a rischio i progressi fatti grazie alla maggioranza (della popolazione) che rispetta le regole", ha avvertito la ministra dell'Interno, Priti Patel, confermando il rafforzamento dei controlli di polizia. Mentre il titolare della Sanità, Matt Hancock, ha ribadito che il governo si riserva ulteriori misure, se necessarie. Fra le ipotesi concretamente in discussione, stando al Times, c'è pure quella di "un lockdown dei contatti sociali" (pub e ristornati inclusi) di due settimane esteso a gran parte dell'Inghilterra, e forse anche a Londra, per frenare la spirale dei nuovi focolai senza arrivare al blocco delle generalità delle attività economiche né rimettere in discussione la recente riapertura di scuole e università, a differenza di quanto imposto in primavera durante la fase acuta della pandemia.
    Johnson deve tuttavia affrontare venti di ribellioni di una cinquantina di deputati 'libertari' della maggioranza Tory, che vorrebbero sottoporre a scrutini stringenti del Parlamento le restrizioni future attraverso un emendamento bipartisan alla legislazione semestrale sull'emergenza sanitaria il cui rinnovo è in discussione da oggi alla Camera dei Comuni.