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ITALIA

"Poi è chiaro che se si va al mare o a pranzo in un ristorante la si toglie"

Coronavirus, De Luca: in Campania la mascherina va tenuta sempre

"E' una doppia idiozia dire che si può portare la mascherina in tasca perché le mascherine sono contagiate sulla superficie esterna, quindi se me porto in tasca quando la prendo mi infetto la mano" dice il presidente della Regione Campania. Bordata contro Ministro e Commissario

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"In Campania abbiamo dei focolai di variante Delta e dobbiamo essere estremamente preoccupati". A lanciare l'allarme è il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, a margine dell'inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva del policlinico universitario 'Luigi Vanvitelli' di Napoli. Il 'governatore' ricorda che la Campania è la regione che fa più sequenziamento sui positivi e cita poi i dati dei positivi individuati negli ultimi giorni in Gran Bretagna, dove "quasi tutta la popolazione ha una sola dose e comunque si sono avuti 14mila contagi nelle scuole elementari. Questi dati ci devono preoccupare - rimarca - dobbiamo puntare ad aprire tutto, ad aprirci all'economia e alla vita, ma dobbiamo sapere che possiamo aprirci se siamo responsabili". Oggi, fa notare, "siamo tutti allegri, scanzonati, scapigliati e in ricreazione. Sembra che il problema sia finito, ma se la situazione rimane questa, a ottobre avremo l'inferno", avverte. Una preoccupazione legata a quel "milione e mezzo di cittadini che non si è voluto vaccinare" e al mancato completamento della vaccinazione per la fascia studentesca, ma anche alla riduzione dell'invio delle dosi di Pfizer, previsto per luglio.

"Il ministro e il commissario si dimettano"
 Il governatore attacca nuovamente la gestione del Governo e stavolta non risparmia nemmeno il Ministro della Salute Roberto Speranza. "Quello che non ha funzionato e' soprattutto una comunicazione nazionale demenziale. Mi e' capitato di ascoltare il generale con il medagliere che ha parlato ieri, il quale ci ha raccontato tranquillamente che su AstraZeneca hanno dato dieci comunicazioni diverse. Come se lui fosse un turista svedese, qualcuno gli dovrebbe ricordare che il commissario al Covid e' lui. In questi casi, o si dimette il commissario o il ministro della salute o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore". "Quella comunicazione demenziale - ha aggiunto - ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini.


"Siamo di fronte a una truffa comunicativa che continua in questo Paese - dice De Luca, soffermandosi su quest'ultimo aspetto - ormai viviamo in una bolla mediatica per la quale dobbiamo dire che va tutto bene". I cittadini campani devono quindi essere consapevoli che "rischiamo di avere un autunno preoccupante - rimarca - mi auguro che si fermino un attimo, comincino a riflettere e compiano atti di responsabilità". De Luca evidenzia quindi l'impegno della Regione nell'organizzazione della campagna vaccinale. "Avevamo preparato queste strutture molto belle per arrivare all'obiettivo di immunizzare la città di Napoli a inizio luglio - spiega - gli hub sono lì, hanno erogato un servizio straordinario, ma oggi non abbiamo i cittadini che partecipano alla campagna di vaccinazione. E' veramente un peccato, oltre che un atto di grande irresponsabilità, perché come sappiamo la variante Delta aggredisce sia chi ha fatto la prima dose e a maggior ragione chi non ha fatto nessun vaccino". De Luca si rivolge in particolare ai più giovani: "siamo a fine giugno - dice - chi si va a vaccinare in questa settimana con Pfizer può fare il richiamo l'ultima settimana di luglio, quindi può andare in ferie ad agosto immunizzato". Tornando sulla polemica relativa all'obbligo di indossare la mascherina, il 'governatore' accusa il ministero della Salute di "ipocrisia. E' una doppia idiozia dire che si può portare la mascherina in tasca - argomenta - perché le mascherine sono contagiate sulla superficie esterna, quindi se me porto in tasca quando la prendo mi infetto la mano. E poi che significa che significa dire te la metti quando c'e' un assembramento? In Campania la mascherina va tenuta sempre, poi è chiaro che se si va al mare o se si è a pranzo in un ristorante la si toglie". Per De Luca chi esulta per aver tolto la mascherina "è un imbecille", perché si è privato di "un elemento di protezione per sé e per gli altri. Abbiamo già cominciato a vedere quello che succede - aggiunge - qui a Napoli la metà delle persone già non la metteva, mancava solo che rendessimo non obbligatorio l'uso. Abbiamo visto quello che è successo a Lodi: rave party, gente che va a ballare, centinaia di ragazzi che pensano di aver riconquistato la libertà. Questi andranno a finire in terapia intensiva fra poco. Questa è la situazione che dovremmo evitare se ci teniamo a vivere tranquilli".

Unità Crisi Campania, noi e governo insieme su mascherine
"Il provvedimento del governo e l'ordinanza della Regione Campania sono molto simili. Entrambi sottolineano che comunque la mascherina va tenuta con sé e va indossata quando ci sono rischi di assembramento anche all'aperto". Così Nino Postiglione, responsabile dell'Unità di Crisi della Regione Campania, descrive i due provvedimenti validi da oggi sulle mascherine, quello emesso dal governo per le zone bianche e quello della Regione Campania per il suo territorio.

"Le due pronunce - spiega Postiglione - dicono in pratica la stessa cosa ma lo fanno in modo diverso. Il governo sottolinea che 'cessa l'obbligo di indossare dispositivi  di protezione delle vie respiratorie negli spazi all'aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all'aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario'. L'ordinanza della Regione precisa invece che 'l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie,anche all'esterno, resta fermo, tra l'altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti. L'utilizzo di detti dispositivi resta pertanto obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato - ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, nelle ore e situazioni di affollamento - nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all'aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all'aperto quali traghetti, battelli, navi'".