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Coronavirus

Fase 2

Veneto, Zaia: "Dati incoraggianti". "Pronte nostre linee guida: vera autonomia"

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"Abbiamo dati incoraggianti, con tutti gli indicatori costantemente in calo anche dal 4 maggio, giorno della fine del lockdown. Alla luce di tutto questo facciamo un passo in più e abbiamo fatto le nostre linee guida per ogni comparto. Ne è venuta fuori ieri una bella soluzione nell'accordo con il governo perché il rischio era che assumendo le linee guida Inail finissimo in un burrone", ha detto il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, nel corso dell'ormai tradizionale conferenza stampa sull'emergenza Coronavirus dalla sede della Protezione Civile di Marghera.

"Ieri sera si è trovata una soluzione, si è detto che le linee guida delle regioni fanno giurisprudenza. Noi siamo pronti a dare le linee guida, ma dobbiamo prima vedere cosa c'è scritto in quella del governo. Questa è autonomia reale", ha detto il governatore della Regione Veneto. Tra le linee guida della Regione Veneto, ad esempio, nel comparto della ristorazione sara' necessaria la separazione dei clienti di un metro, nei bar non saranno consentiti buffet e il personale di servizio dovrà indossare le mascherine.

I dati della Regione Veneto
Sono stati 497.045 i tamponi realizzati fino ad ora in Veneto, 11,139 in più rispetto a ieri. Il numero di positivi e' di 18.926, 37 in più rispetto a ieri. I casi in isolamento sono 4.196 e stanno scendendo drasticamente, -63 rispetto a ieri. I ricoverati sono 618, 26 in meno rispetto a ieri, dei quali 48 in terapia intensiva (-6). I morti sono 1.312 in ospedale (+13) e 1.781 in totale. I dimessi sono 3.161 (+19). Sono questi i numeri dell'emergenza Coronavirus in Veneto, presentati dal presidente della Regione Luca Zaia nel corso dell'ormai tradizionale conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera.

Zaia a Repubblica:  "Non sono minimamente interessato a un progetto nazionale"
"Non sono minimamente interessato a un progetto nazionale". Così il governatore del Veneto Luca Zaia intervistato da Repubblica, risponde a chi gli fa notare che nei sondaggi sale, a differenza di Matteo Salvini.

"I sondaggi vanno visti in tempi di pace, mentre questi sono tempi di guerra. Gli amministratori alle prese col Covid sono cresciuti tutti nel gradimento. Anche Conte", dice. "Io sono un amministratore, mi occupo della mia Regione".

E con Salvini "ci sentiamo - aggiunge -, non mi ha mai imposto nulla. L’ho sempre apprezzato". "Salvini ha un talento per la politica nazionale cheio non ho - aggiunge -. È bravissimo con la gente nelle piazze". "Io vengo dalla campagna", prosegue. Se dovesse cadere il governo, chiede elezioni: "E spero che ci facciano votare a luglio in Veneto, in caso contrario è una sospensione della democrazia".