Coronavirus
"Le dosi iniziali basteranno solo per alcune categorie"
Garattini: "Piano vaccini non resti sulla carta, subito operativo"
"Occorre subito predisporre l'organizzazione per non ritrovarsi come accaduto a marzo scorso senza mascherine e tamponi, o come sta accendo oggi senza vaccini antinfluenzali" dice il presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano
Il piano per le vaccinazioni contro il coronavirus illustrato oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza, "non deve essere solo sulla carta ma va messo in opera subito, altrimenti rimane una politica degli annunci. Occorre subito predisporre l'organizzazione per non ritrovarsi come accaduto a marzo scorso senza mascherine e tamponi, o come sta accendo oggi senza vaccini antinfluenzali". Così Silvio Garattini, farmacologo e presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano, commenta la comunicazione del ministro della Salute alle Camere. "Le dosi iniziali basteranno solo per alcune categorie - aggiunge il farmacologo - ma sappiamo chi si occuperà nel concreto della catena del freddo indispensabile per un vaccino in particolare? Abbiamo stabilito chi farà le centinai di migliaia di dosi? Spero - dice- che il piano illustrato venga subito reso operativo come hanno già fatto altri Paesi".
"Mi sorprende rapidità via libera in Gran Bretagna"
Il via libera della Gran Bretagna all'uso del vaccino contro il coronavirus, messo a punto da Pfizer-BionTech, "non ci riguarda perché per l'Ue tocca all'Ema decidere, mi sorprende però per la rapidità" dice Garattini a proposito dell'ok arrivato dall'agenzia britannica Mhra. "Al momento noi non abbiamo i dossier del vaccino quindi non possiamo parlare in merito, questa è una iniziativa della Gran Bretagna, l'Italia deve aspettare", conclude il farmacologo.
"Mi sorprende rapidità via libera in Gran Bretagna"
Il via libera della Gran Bretagna all'uso del vaccino contro il coronavirus, messo a punto da Pfizer-BionTech, "non ci riguarda perché per l'Ue tocca all'Ema decidere, mi sorprende però per la rapidità" dice Garattini a proposito dell'ok arrivato dall'agenzia britannica Mhra. "Al momento noi non abbiamo i dossier del vaccino quindi non possiamo parlare in merito, questa è una iniziativa della Gran Bretagna, l'Italia deve aspettare", conclude il farmacologo.