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Coronavirus

Il report

Iss: variante Delta in aumento, a giugno al 16,8%. Alfa la più diffusa, è al 74,92%

I dati delle ultime settimane in attesa dell'indagine Flash. La variante Delta nel nostro Paese sta diventando prevalente

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In Italia la variante Delta è in aumento con una percentuale del 16,8%, mentre la più diffusa rimane ancora la variante alfa al 74,92%. Tuttavia, sebbene i dati di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti, si segnala un aumento, in percentuale, dei casi di variante Kappa e Delta, la cosiddetta"indiana" e un suo sottotipo, che passano dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno (dati estratti al 21 del mese). Sono le prime segnalazioni delle ultime settimane, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell'ISS, in attesa della flash survey.

Ad oggi il modulo, dedicato all'analisi e condivisione dei dati di sequenziamento del Sars-CoV-2 a livello nazionale, conta più di 5.000 sequenze. Il report evidenzia, inoltre, che la percentuale dei casi sequenziati sia in crescente aumento passando in maniera costante dallo 0,5% dei casi diagnosticati a gennaio al 2,5% dei casi diagnosticati nella prima metà di giugno, secondo i dati disponibili in piattaforma.

La variante di Sars-CoV-2 prevalente in Italia è risultata essere la variante Alfa. la cosiddetta "variante inglese", con prevalenza al 74,9% che è anche la più diffusa a livello globale. Sebbene presenti una trasmissibilità più elevata rispetto ad altre varianti diffuse in Italia, ci sono evidenze che i vaccini in uso mantengano la loro efficacia nel prevenire casi di malattia e infezione dovuti a questa variante.

Casi associati a varianti Kappa e delta sono complessivamente pochi nel periodo gennaio-giugno, tuttavia si segnala un recente rapido aumento nella frequenza e diffusione di queste segnalazioni sul territorio nazionale dovuto a diversi focolai. Inoltre, la maggior parte di essi appartengono alla variante delta.

La variante gamma ha una diffusione maggiore in alcune Regioni/PPAA italiane, con prevalenza complessiva pari al 6,5%. La prevalenza di altre varianti del Sars-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica è minore dell'1% nel nostro Paese, a eccezione della variante Beta.

Palamara (Iss): variante Delta sta diventando prevalente
"Dalla nostra sorveglianza epidemiologica - dice Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell'Iss - emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d'Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente. Con la prossima flash survey avremo una stima più precisa della prevalenza". I dati del terzo bollettino dell'ISS riguardano 31.158 casi di infezione da SARS-CoV-2 con genotipizzazione tramite sequenziamento (2.732 in più rispetto al precedente rapporto del 6 giugno) e indicano come in Italia ,stia aumentando la capacità di sequenziamento.

Brusaferro (Iss): variante Delta più trasmissibile
"Negli ultimi giorni il Centro  europeo per il controllo delle malattie, l'Ecdc, ha pubblicato un  documento in cui sottolinea l'importanza della circolazione della  variante Delta" o indiana, "dovuta al fatto che è più trasmissibile  rispetto alla variante Alfa, che conosciamo meglio come variante  inglese. E questo fa sì che, nelle previsioni del Centro europeo per  le malattie, nelle prossime settimane, e comunque durante l'estate,  questa possa diventare o diventerà la variante dominante nella  circolazione in tutti i nostri Paesi". Lo ha confermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in un video sull'analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di Regia.

36 anni è l'età mediana dei positivi
"L'età mediana di coloro che contraggono l'infezione si sta abbassando ed è di 36 anni, sta raggiungendo i valori della scorsa estate" ha poi detto Brusaferro. "Continua a decrescere anche l'età mediana del primo ricovero che è di 55-56 anni - ha aggiunto - mentre l'età mediana dell'ingresso nelle terapie intensive è di 67.5 anni, e quella dei decessi è, purtroppo, di 76 anni".