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ECONOMIA

Audizione alla Commissione Attività produttive della Camera

Coronavirus, Istat: nel commercio -191 mila occupati boom dell'e-commerce

In particolare i lavoratori indipendenti del commercio sono crollati del 9,3% e gli autonomi senza dipendenti del 12,7%. Sul fronte delle aree geografiche "l'andamento è stato peggiore nel Mezzogiorno, con un calo dell'8,2%"

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Per il commercio nel secondo trimestre 2020 il calo dell'occupazione rispetto allo stesso periodo di un anno fa è stato "decisamente più forte di quello dell'insieme dell'economia", con il 5,8% in meno di occupati, ovvero circa 191 mila unità. Lo ha sottolineato il direttore centrale Istat per gli studi e la valorizzazione tematica nell'area delle statistiche economiche, Gian Paolo Oneto, in un'audizione di fronte alla Commissione Attività produttive della Camera sul rilancio del commercio alla luce della crisi causata dall'emergenza Covid-19.

In particolare i lavoratori indipendenti del commercio sono crollati del 9,3% e gli autonomi senza dipendenti del 12,7%. Gli occupati ultracinquantenni, che rappresentano circa un terzo della manodopera del settore, sono calati di appena l'1,6%, a fronte di una diminuzione dell'8,7% per i 35-49enni (che rappresentano il 40,3% dell'occupazione) e di un calo del 6,4% per occupati più giovani (che pesano per il 26,8%).

La crisi del commercio al dettaglio
Il direttore ha precisato che "tiene il comparto del commercio riparazione auto e motocicli, con un calo dello 0,4%, mentre gli occupati nel commercio all'ingrosso sono diminuiti del 6,1% e del 6,8% gli addetti del commercio al dettaglio, che è la parte che occupa più del 60% del totale del settore".  A diminuire "sono soprattutto i lavoratori indipendenti (-9,3%) e con una dinamica particolarmente accentuata per i lavoratori autonomi senza dipendenti, quindi coloro che hanno imprese unipersonale con un calo del 12,7%.

L'andamento è leggermente peggiore nella componente maschile rispetto a quella femminile (-6,5% contro 7%)". Forti differenze invece si registrano rispetto alle classi d'età: "Gli ultra 50enni - spiega - essenzialmente per il blocco dei licenziamenti sono calati in maniera minore (-1,6%), mentre cadono gli occupati della fascia centrale 35-49enni con -8,7% e anche i giovani (ovvero con meno di 35 anni, a -6,4%) che pesano per il settore per il 26,8% dell'occupazione".

Sul fronte delle aree geografiche, ha aggiunto, "l'andamento è stato peggiore nel Mezzogiorno, con un calo dell'8,2% (da 997.000 occupati nel II trimestre 2019 a 916.000 nello stesso periodo del 2020)".

Forte calo delle vendite non alimentari, boom dell'e-commerce
Nei primi nove mesi dell'anno le vendite di prodotti non alimentari hanno registrato un calo tendenziale del 13%, a fronte di un +3% dei beni alimentari e del vero e proprio boom del commercio elettronico a +29,2%. A soffrire particolarmente, ha spiegato inoltre Oneto, "sono state le piccole superfici con -11,3%, mentre per la Grande distribuzione il dato è del -2,8%". Soffrono anche le vendite al di fuori dei negozi, che "registrano un calo del 14,6% nei nove mesi".