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Coronavirus

Johns Hopkins University

Coronavirus nel mondo. Johns Hopkins: oltre 600.000 casi. ​Primi treni passeggeri arrivati a Wuhan

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Hanno superato i 600.000 i contagi da coronavirus nel mondo, secondo l'ultimo bilancio della Johns Hopkins University. Per la precisione, i casi finora registrati sono 601.478. Secondo l'ultimo bilancio, i deceduti in tutto il mondo sono 27.862 e i guariti 131.826. Al primo posto come numero di contagi ci sono gli Stati Uniti, con 104.837 casi, al secondo l'Italia con 86.438 e al terzo la Cina con 81.948.

Sono 54 i nuovi casi di coronavirus in Cina nelle ultime 24 ore, tutti provenienti dall'estero. Lo ha comunicato la Commissione nazionale per la salute, aggiungendo che altri 383 pazienti sono guariti. Tre i morti, tutti nella provincia di Hubei dove però nessun nuovo caso è stato registrato nelle ultime 24 ore. 

I primi treni passeggeri sono arrivati oggi a Wuhan, la città cinese primo epicentro del coronavirus, dopo un blocco di oltre due mesi. Per ora i viaggiatori sono autorizzati ad arrivare, ma non a lasciare la città di 11 milioni di abitanti, che dal gennaio scorso era stata isolata dal mondo.

La provincia dell'Hubei riapre da domani i suoi aeroporti alle tratte domestiche -  ad eccezione del Wuhan Tianhe International Airport, lo scalo del capoluogo Wuhan, destinato a tornare a una operatività limitata solo l'8 aprile - dopo oltre due mesi di chiusura a causa della pandemia del
coronavirus, ha reso noto la Civil aviation administration of China (Caac), l'Authority di regolamentazione del settore. Esclusi dal nuovo programma, invece, i collegamenti per Hong Kong, Macao e Taiwan e tutti quelli tra l'Hubei e Pechino.

I cargo torneranno invece a operare in tutti gli aeroporti dell'Hubei e le compagnie aeree sono state incoraggiate ad aggiungere voli extra sia domestici e sia internazionali al fine di stabilizzare la filiera di produzione e distribuzione. 


Nuove restrizioni su riunioni, assembramenti e vita notturna a Hong Kong dopo l'aumento di casi di contagio importanti e un cluster di 43 infezioni collegate a eventi di musica dal vivo, scrive il Guardian. Ieri altre 19 persone dello stesso gruppo sono state diagnosticate per il contagio. I concerti si sono tenuti e Tsim Sha Tsui, Wan Chai e Lan Kwai Fong. I musicisti delle band sono tra i pazienti.

La Corea del Sud ha visto venerdì i nuovi casi di coronavirus salire a 146, dai 104 di giovedì. Le infezioni totali sono 9.478, di cui 363 importate, secondo gli ultimi aggiornamenti del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), mentre i decessi si attestano a 144 (+5). I pazienti dimessi dagli ospedali sono 4.811, con i 283 di ieri che hanno per la prima volta dal 20 gennaio, giorno del primo caso di Covid-19 nel Paese, superato le nuove infezioni. Il tasso di guarigione è salito al 50,75%.

Il numero dei casi di coronavirus confermati in Messico è aumentato di 132 per un totale di 717 contagiati nelle ultime 24 ore. Ci sono stati anche quattro decessi, che portano il totale a 12, secondo il ministero della Salute.

Le autorità sanitarie dell'Argentina hanno diffuso ieri sera un nuovo bilancio degli effetti del coronavirus, indicando che i contagi sono saliti a 690, mentre cinque nuovi decessi hanno fatto salire il totale delle vittime fatali a 17. Intanto a Caracas il ministro della Comunicazione, Jorge Rodríguez, ha comunicato il decesso in una clinica privata di un secondo paziente contagiato dal Covid-19, che presentava un quadro clinico di patologie polmonari pregresse. 

La compagnia aerea russa Aeroflot sospenderà i voli per la Cina a causa della pandemia di coronavirus. Da oggi lo stop su Pechino, da domani su Guangzhou. Lo si apprende dai media locali. La sospensione durerò almeno fino al 30 aprile. Ridotto anche il numero di voli per Bangkok (Thailandia), Shanghai (Cina), Male (Maldive) e New York (Usa). La Russia ha sospeso i voli internazionali dal 27 marzo, con eccezione per i voli per il rimpatrio dei russi all'estero, e dei voli merci e postali. 

La Russia oggi ha annunciato la chiusura delle sue frontiere via terra e via mare a partire da lunedì, nel tentativo di arginare la diffusione del coronavirus. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin, riporta l'agenzia Interfax, ha firmato un decreto del governo russo sulla limitazione temporanea dei movimenti attraverso il confine di stato russo da lunedì 30 marzo.