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Coronavirus

I numeri dell'emergenza

Coronavirus, Gallera: "In Lombardia tsunami pazzesco, il problema è la cura per tutti"

Il punto stampa dell'assessore al Welfare della Regione: 2.117 positivi in più, 542 decessi

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"I dati di oggi sono un po' migliori rispetto a quelli di ieri. Almeno quasi tutti". Lo ha detto, nel corso dell'ormai consueta diretta Facebook per fare il punto sull'emergenza coronavirus, l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha poi spiegato come i casi positivi in Lombardia siano saliti a quota 39415, 2117 più di ieri; i ricoveri in ospedale sono 11.152, 15 più di ieri, a cui si aggiungono i pazienti in terapia intensiva, che sono arrivati a 1.319, 27 più di ieri. I decessi sono arrivati a quota 5.944, 542 più  di ieri.

"A oggi abbiamo fatto in Lombardia 102mila tamponi, siamo la regione che fatto più tamponi di tutti". Lo ha detto l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, in videoconferenza.  

"Non facciamo tamponi a tappeto, ma a tappeto ci prendiamo cura di coloro che hanno situazioni di difficoltà", ha detto Gallera.

"Ogni operatore sanitario con più di 37,5 di febbre viene sottoposto al tampone. Tuteliamo operatori ospedalieri e delle RSA con controllo della temperatura e tampone. Stesse garanzie anche per i medici di medicina generale. In questi giorni abbiamo sentito troppe cose",  ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia.

"Il numero di tamponi che possiamo processare in un giorno - ha aggiunto Gallera - è di 5mila tamponi, con la chiamata ai laboratori privati potremmo forse  arrivare a 7-8mila. Ma il bisogno del mondo sanitario è molto più ampio: 8mila medici, 120mila dipendenti, 300mila con il sociosanitario. In questo contesto per i risultati ci vorrebbero 15 giorni. Siccome vogliamo in primis curare le persone, di fronte a questo tsunami pazzesco che ci ha colpito, abbiamo deciso di considerare pazienti Covid non solo quelli ospedalizzati, ma anche quelli a casa che presentano sintomi".

L'onda è stata così ampia che noi abbiamo dovuto fare degli  sforzi titanici. Siamo passati da 724 a 1.600 posti di terapia intensiva, con un aumento del 110%", ha detto l'assessore lombardo.

Nella provincia di Bergamo i casi di Coronavirus sono arrivati a quota 8.349. Rispetto a ieri, la crescita è di 289 unità. La crescita di ieri era arrivata a toccare i 602 nuovi casi. Nella provincia di Brescia, invece si sono accertati 373 nuovi casi e il totale è arrivato a 7678. Lo ha spiegato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'ormai consueta diretta Facebook per fare
il punto sull'emergenza coronavirus.

Attivata unità per visite a domicilio 
"Adesso la priorità è curare tutti, non solo i pazienti negli ospedali ma anche chi è a casa magari con la febbre, o basta anche un raffreddore. Da giorni abbiamo attivato le unità di continuità assistenziale, a partire da Bergamo, che su segnalazione dei medici di famiglia vanno nelle case a visitare chi non sta bene. Abbiamo anche avuto l'orgoglio che una tv russa è venuta a riprendere il lavoro di queste unità". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel consueto punto stampa sull'emergenza coronavirus.

Tamponi anche nei laboratori privati
"Abbiamo fatto una ulteriore richiesta al numero di laboratori privati che ci sono in Lombardia di darci una mano" per l'analisi dei tamponi sul Coronavirus: ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera in diretta Facebook, ricordando che già la regione ha "cercato di ampliare la capacità di dare risposte" passando da 3 a 22 laboratori deputati. In questo modo si passerà da una media di cinquemila tamponi a sette-ottomila al giorno. L'assessore ha ribadito che "in Lombardia non abbiamo mai pensato di fare tamponi a tappeto perché  dobbiamo attenerci a quanto dicono gli scienziati deputati". Ma rispetto alle iniziali indicazioni del consiglio superiore della sanità e dell'Oms si è deciso di allargare i tamponi anche ai medici  di medicina generale e agli operatori sanitari. 

Su tamponi seguiamo indicazioni scientifiche
"Voglio fare chiarezza definitiva sui tamponi e su quello che facciamo in Regione Lombardia: per noi il punto di riferimento scientifico sono l'Istituto superiore di Sanità e il Consiglio superiore di Sanità. All'inizio avevamo fatto un utilizzo ampio. Poi dal 26 febbraio il Consiglio ha detto di farli solo ai sintomatici, e pochi giorni fa l'Oms lo ha ribadito: vanno fatti solo a fasce mirate. Quindi non possiamo né abbiamo intenzione di fare tamponi a tappeto. Il 20 febbraio comunque avevamo 3 laboratori che processavano tamponi, siamo arrivati ad averne 22, con una capacità giornaliera di 5mila tamponi. Sono il maggior numero rispetto a tutte le regioni, e siamo arrivati oggi a 102mila: abbiamo fatto più tamponi di tutti. In ogni caso dal 23 febbraio abbiamo stabilito con ordinanza di controllare ogni giorno gli operatori sanitari: se la temperatura è oltre 37,5, si procede a fare il tampone. La stessa cosa la facciamo con i medici di medicina generale". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel consueto punto stampa sull'emergenza coronavirus.