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Coronavirus

Emergenza Coronavirus

Oms: il fermo a restrizioni può far tornare il virus in modo più grave

L'Organizzazione Mondiale della Sanità reputa troppo pericoloso rimuovere le misure di contenimento del Coronavirus. Superato un milione di casi con oltre 50mila morti  

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Tedros Adhanom Ghebreyesus
di Tiziana Di Giovannandrea
La rimozione delle misure di contenimento del Coronavirus troppo presto è un rischio troppo grande perché può dare nuovo vigore al virus.

A lanciare l'allarme è stata l'Organizzazione Mondiale della Sanità durante una conferenza stampa che si è tenuta a Ginevra in videoconferenza anche con direttore del Fmi, Kristalina Georgieva. "Se i Paesi si affrettano a revocare rapidamente le restrizioni, il Coronavirus potrebbe ripresentarsi e l'impatto economico potrebbe essere più grave e prolungato". Lo ha evidenziato il numero uno Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Ormai i casi di positivi al Covid-19 hanno superato quota 1 milione con oltre 50.000 morti ma sappiamo che questa non è solo una crisi sanitaria ma anche economica e sociale. Siamo in questa battaglia insieme - ha detto - e questo è un terreno che si presta alla cooperazione fra Oms, Fmi e Banca Mondiale. Ma per uscire da questa crisi i governi devono attaccare il virus con la procedura di cui abbiamo parlato molte volte, cercare il virus, testare, isolare, trattare ogni caso e individuare i contatti."

Tassi di mortalità diversi nei Paesi perché ospedali sotto pressione
Mike Ryan, capo del Programma di emergenza sanitaria dell'Oms, ha affermato: "I motivi per cui si osservano differenti tassi di mortalità in differenti Paesi sono vari: c'è quello relativo all'età delle diverse popolazioni, della presenza di malattie preesistenti e anche il fatto che i sistemi sanitari sono sotto pressione, e chiaramente i risultati possono essere peggiori. Per questo dobbiamo ridurre lo tsunami di pazienti per far sì che i medici possano salvare molte vite".

Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il Coronavirus dell'Unità malattie emergenti dell'Oms, ha aggiunto: "E' difficile calcolare questi valori perché si tratta di tassi che si stanno calcolando giorno per giorno e ci sono differenze nelle attività che stanno facendo le varie aree per individuare i casi: molti sistemi si focalizzano sulla diagnosi di casi gravi e si possono perdere molti casi lievi".

Paesi garantiscono finanziamento misure sanità pubblica
"Chiediamo a tutti i Paesi di garantire che le principali misure di sanità pubblica siano interamente finanziate, tra cui ricerca di casi, test, ricerca dei contatti, raccolta di dati e campagne di comunicazione e informazione" ha poi asserito Ghebreyesus. "Chiediamo anche a Paesi e partner di rafforzare le basi dei sistemi sanitari. Ciò significa che gli operatori sanitari devono ricevere i loro stipendi e le strutture sanitarie hanno bisogno di un approvvigionamento affidabile di finanziamenti per l'acquisto di forniture mediche essenziali. Inoltre, chiediamo a tutti i Paesi di rimuovere gli ostacoli finanziari alla cura. Se le persone ritardano o rinunciano alle cure perché non possono permettersele, non solo si danneggiano, ma rendono la pandemia più difficile da controllare e mettono a rischio la società". Alcuni Paesi stanno sospendendo le tariffe degli utenti e fornendo test per combattere il Coronavirus.

Ghebreyesus ha anche invitato i governi a non rallentare gli sforzi per combattere altre battaglie, come quella contro la poliomelite, e a prestare grande attenzione ai casi di violenza domestica contro donne e bambini, e ad adottare tutte le misure necessarie per evitarle.