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ITALIA

Si rischiano tre mesi di arresto e una multa da 206 euro

Coronavirus. Prime denunce per chi non ha rispettato le norme del decreto “Io resto a casa”

Fioccano i controlli da nord a sud d’Italia delle forze dell’ordine. Molte le persone fermate per non aver rispettato le norme “anticontagio”

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Si va da chi esce per lavare la macchina a chi ha fatto la festa di compleanno in un garage. Sono alcune delle infrazioni scoperte dalle forze dell’ordine in questi giorni di emergenza.
 
A Bologna 10 persone sono state sorprese dalla Polizia a girare per la città senza un  giustificato motivo.
 
Quattro sorpresi a Reggio Emilia mentre andavano a lavare l’auto e chi era uscito dalla sua zona per comprare autoricambi.
  
Avellino. In 22 non hanno fornito "comprovate esigenze" per i loro spostamenti, come stabilito dal decreto "Io Resto a Casa". Chiusi anche alcuni titolari di negozi che nono avevano rispettato l’orario di chiusura alle 18
 
 All'interno del GRA, nella sola giornata di ieri, sono state denunciate a piede libero dai Carabinieri 6 persone, tutte per inosservanza dei provvedimenti dell'Autorita'.
In 4 sedavano ai tavolini esterni di un bar regolarmente chiuso, mentre bevevano e mangiavano senza rispettare le prescrizioni imposte dal Decreto. Fermato dai Carabinieri che a bordo di un motorino doveva raggiungere amici per una cena.
 
Stesse scene anche a Brindisi  dove la Polizia ha denunciato a piede libero chi non aveva rispettato soprattutto le norme di chiusura. 8 persone sono state sorprese all’interno di un circolo privato mentre bevevano e mangiavano. Denunciati soci e  il titolare
 
A Taranto soci e titolare di un circolo privato sono stati denunciati dalla Polizia per non aver rispettato gli orari di chiusura.
 
Nel napoletano 10 perone aveva riempito un garage per una festa di compleanno.
In un giorno di controlli a Napoli e in tutta la provincia, i Carabinieri  hanno denunciato 25 persone.  A Forio di Ischia i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato il titolare di un ristorante che alle 21 era ancora aperto nonostante il divieto: all'interno tre clienti che cenavano. A Sant'Anastasia, denunciato il proprietario di un impianto sportivo che ha consentito ad alcuni clienti di giocare una partita di calcetto. A Napoli stessa sorte per un parrucchiere che era rimasto aperto. A Sorrento il titolare di un bar di Viale degli Aranci è stato denunciato perché  sorpreso ancora in attività dopo le 18.

Sono stati 1393 i controlli su tutto il territorio cittadino effettuati ieri a Napoli dalla polizia municipale relativi alla sospensione delle attività indicate dal Dpcm contro la diffusione del coronavirus. I controlli hanno riguardato il rispetto degli orari di chiusura, il rispetto delle distanze di sicurezza, del divieto di assembramento e la verifica dell'idonea certificazione della disinfezione dei locali.  I controlli da parte della polizia locale di Napoli rivolti ad assicurare il rispetto delle disposizioni proseguiranno costanti anche nei prossimi giorni. 

A Palermo controllati dalla Polizia municipale, 183 locali.