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POLITICA

Lotta al Coronavirus

Speranza: "Rispettare le regole, non bastano i decreti"

Il ministro critica chi non rispettando le regole, mette a rischio vita altrui e dice: "I prossimi giorni saranno decisivi. Serve il massimo sforzo del Paese. Chi si può fermare, resti a casa"
 

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante un'intervista in serata sulle reti Mediaset, ha evidenziato come il nuovo 'decreto sulle restrizioni' sia rigido e appropriato nell'ottica di contenimento dell'epidemia da Coronavirus. Inoltre, ha commentato: "Sì alle passeggiate vicino casa, ma non sia scusa" per non rispettare gli obblighi ed i limiti imposti per arginare e fermare la pandemia.

Speranza ha poi duramente stigmatizzato chi non rispetta le regole perché mette a rischio la vita altrui: "La piccola minoranza che non rispetta le regole è responsabile di tutti gli inasprimenti delle misure. Chi non rispetta le regole mette a rischio la vita degli altri. Si può uscire nei pressi della propria abitazione, per chi ha necessità di camminare, ma non si deve abusare di questo. Ringrazio anzi tutti quelli che stanno facendo grandi sacrifici per evitare queste situazioni di rischio", ha detto.

Secondo il ministro, "i numeri in valore assoluto cresceranno ancora", perché il picco non è ancora stato raggiunto.

Al proposito del decreto appena approvato, Speranza ha fatto presente che preservati i lavori essenziali, gli altri sono stati sospesi e "chi si può fermare, resti a casa", spiegando: "Ci sono lavori che non possiamo interrompere e che consentono alle persone di accendere la luce a casa o avere l'acqua dal rubinetto o mangiare. Sono lavori che vanno preservati, ma tutti quelli che non sono essenziali li abbiamo sospesi. Chi si può fermare per due settimane e restare a casa può aiutare anche chi sta facendo il proprio lavoro, come i medici, gli infermieri, le Forze dell'Ordine, gli autotrasportatori, i commessi, i farmacisti".

Per Speranza la battaglia contro il Coronavirus va vinta per permettere la ripartenza economica: "Proviamo a fermare il Paese per farlo ripartire. Dobbiamo vincere questa battaglia sanitaria e dopo che sarà vinta proveremo a ripartire con più forza di prima. Ma non basta un decreto, quello che conta è la scelta di ciascuno individuo, faccio appello alle persone di restare a casa e dilazionare tutti i contatti sociali".

I prossimi giorni sono decisivi e necessita il massimo sforzo da parte di tutti: "Sono giorni cruciali e quelli più importanti. Le prossime giornate saranno decisive. Serve il massimo sforzo del Paese" ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza mentre "Le istituzioni sono al lavoro unite".