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MONDO

Sanchez: "Senza solidarietà Unione Europea a rischio"

Coronavirus, Ue divisa tra richieste di austerity e solidarietà: dibattito su eurobond

Settimana decisiva sul fronte della risposta europea alla crisi economica. Il ministro per gli Affari Europei Amendola: "Mes non appropriato. Eurogruppo e governi facciano salto di qualità"

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"Per noi l'obiettivo è duplice:rispondere alle esigenze immediate e assicurarci che a lungo termine gli stati membri e la zona euro siano resilienti. In passato il Fondo ha dato ottimi risultati". Per il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra, intervistato da Repubblica, il Mes va attivato con le condizioni legate all'austerità.   "Anche nella strategia di lungo termine dobbiamo assicurarci che l'Unione sviluppi resilienza e prosperità capaci di durare nel futuro", dice Hoekstra . "Concordo sul fatto che gli strumenti per riuscirci debbano essere comuni, ma ci sono differenti punti di vista. A nostro avviso la Bce sta facendo abbastanza e gli Eurobond non rappresentano una soluzione".   Hoekstra nega che l'Olanda non sia solidale. "Lo siamo al punto che abbiamo proposto un Fondo europeo per la Sanità al quale vogliamo contribuire con denaro fresco. Vogliamo aiutare i sistemi sanitari sovrastati dalla pandemia. Verseremo fino a un miliardo e altri Paesi vogliono partecipare: se seguiranno in molti, potremo raccogliere tra i 10 e i 20 miliardi", dichiara.

Amendola: "Mes non appropriato. Eurogruppo e governi facciano salto di qualità"
"Di fronte a questa crisi straordinaria ci vogliono strumenti straordinari, nuovi. Lo sforzo richiesto all'Eurogruppo e al Consiglio Ue ora è questo:fare un salto di qualità, costruire una politica fiscale coordinata più ambiziosa". Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, in un'intervista a Sky tg24 alla vigilia di una settimana decisiva sul fronte della risposta europea alla crisi economica dovuta al coronavirus che non può essere, ha avvertito, "una risposta business as usual".   "Per la natura della crisi che stiamo vivendo", il Mes "non è più appropriato", ha ribadito il ministro, sottolineando che"una politica fiscale con dei bond" avrebbe un impatto "molto più potente", mentre "finora un Mes senza condizionalità è più un tema da agenzie" di stampa. Più in dettaglio, "una politica fiscale finanziata con dei bond, con dei titoli di debito, garantiti da tutti i 27, avrebbe una portata, anche condizionata agli obiettivi della crisi che abbiamo davanti a noi, molto più potente".

Sanchez: "Senza solidarietà Unione Europea a rischio"
"Le circostanze sono eccezionali ed esigono atteggiamenti risolutivi: o siamo all'altezza delle circostanze o falliremo come Unione. Abbiamo bisogno di una solidarietà decisa. Senza solidarietà non ci sarà coesione,senza coesione ci sarà disaffezione e quindi la credibilità del progetto europeo verrà gravemente danneggiata". Così il premier spagnolo Pedro Sanchez in una lettera a Repubblica.   Le misure prese finora sono positive ma non sufficienti:"L'Europa deve mettere in piedi un'economia di guerra epromuovere la resistenza, la ricostruzione e la ripresa europea.E deve farlo quanto prima con misure volte a sostenerel'indebitamento pubblico che molti Stati si stanno addossando. Edovrà farlo dopo, una volta superata l'emergenza sanitaria -prosegue Sanchez - al fine di ricostruire le economie delcontinente, mobilitando grandi quantitativi di risorseattraverso un 'nuovo Piano Marshall'".   Il Mes "può tornare utile in una prima fase  per iniettare liquidità nelle economie europee tramite una linea di credito,qualora questa sia universale e senza condizionalità, ma non sarà sufficiente a medio termine", sottolinea Sanchez, secondo cui "è il momento di agire in modo solidale: creando un nuovo meccanismo di mutualizzazione del debito, agendo in blocco per l'acquisto di prodotti sanitari di prima necessità, stabilendo delle strategie coordinate sulla cybersicurezza e preparando un grande piano di intervento affinché la ripresa del continente sia veloce e solida".   "Gli Stati Uniti hanno risposto alla recessione del 2008 con degli incentivi, mentre l'Europa rispondeva con l'austerità. I risultati sono noti a tutti. Oggi, in un momento in cui si presenta una crisi economica globale più profonda di quella, gli Stati Uniti hanno applicato la più grande mobilitazione di risorse pubbliche della loro storia. E l'Europa? È disposta a rimanere indietro?" Questo è il momento di rompere i vecchi dogmi nazionali", conclude Sanchez.

Ex ministri tedeschi: "Piano Marshall per Italia"
Un "Piano Marshall" per Italia e Spagna. E' la proposta degli ex ministri agli Esteri della Germania, Joschka Fischer e Sigmar Gabriel. In un ampio articolo a doppia firma pubblicato sia da Handelsblatt che da Tagesspiegel, Fischer e Gabriel lanciano l'avvertimento che "l'Unione europea corre il rischio di perdere la sua legittimazione" e "di fallire in modo drammatico" di fronte alla pandemia del coronavirus, "la più grande sfida dalla sua nascita", se non si interverrà nel modo più rapido possibile a favore dei Paesi europei più colpiti dall'emergenza.     

Nell'appello, i due storici esponenti politici tedeschi chiedono che la Germania, ossia "il più grande vincitore economico e finanziario d'Europa", faccia un deciso passo avanti e aiuti gli altri Paesi membri dell'Unione. "L'Europa ha adesso bisogno di due cose", scrivono Fischer e Gabriel: "Aiuti comuni nella crisi e un comune programma di ricostruzione dopo la crisi". In particolare, "l'Italia e la Spagna non dimenticheranno per cento anni se l'Europa e soprattutto noi tedeschi li lasceremo al loro destino: ed è sattamente quello che stiamo facendo", si legge ancora nell'articolo