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EUROPA

Parla la presidente della Commissione europea

Coronavirus, von der Leyen: "Situazione molto grave intensificare la risposta Ue"

"Non giungeremo a compromessi sulla sicurezza dei vaccini"

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"La situazione COVID-19 è molto grave. Dobbiamo intensificare la nostra risposta dell'UE. Oggi stiamo lanciando ulteriori misure nella nostra lotta contro il virus; dall'aumentare l'accesso a test rapidi e preparare campagne di vaccinazione per facilitare viaggi sicuri quando necessario. Invito gli Stati membri a collaborare strettamente".  Lo dice la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

"Non giungeremo a compromessi sulla sicurezza dei vaccini".  Così la presidente della Commissione europea.

"Nella migliore delle ipotesi" se tutti i vaccini compresi nel portafoglio Ue dovessero funzionare, "nel 2021 avremo 1 miliardo e 200 milioni di dosi", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo alle domande dei giornalisti. La presidente ha spiegato che quindi alcune dosi verranno donate ai paesi terzi a medio e basso reddito. "Potremmo vaccinare 700 milioni di persone", un numero maggiore rispetto a quello necessario in Europa, ha spiegato von der Leyen.

La presidente della commissione Ue, prevede la possibilità - nello scenario migliore - di una disponibilità di dosi di vaccino anti-covid fino a 50 milioni di dosi al mese, "possibilmente da aprile". Lo ha spiegato presentando le misure che domani saranno sul tavolo dei capi di stato e di governo nella videoconferenza virtuale sulla risposta comune al coronavirus. 

"Nella prima parte dell'anno siamo stati in grado di ridurre i contagi" ma le "misure restrittive sono state allentate troppo presto e per questo abbiamo una seconda ondata", ha detto Ursula von der Leyen, rispondendo alle domande dopo la conferenza stampa.

"I passi coraggiosi intrapresi aiuteranno a salvare vite umane e proteggere i mezzi di sussistenza. Nessuno Stato membro uscirà sano e salvo da questa pandemia finché non lo faranno tutti", aggiunge.

Le  app di tracciamento dei contagi aiutano a interrompere le catene di trasmissione, sottolinea la Commissione europea nella sua strategia presentata oggi per il coronavirus. L'esecutivo comunitario precisa che finora gli stati membri hanno sviluppato 19 app nazionali di tracciamento e avvertimento dei contatti, che sono state scaricate più di 52 milioni di volte. La Commissione ha recentemente lanciato una soluzione per collegare le app nazionali in tutta l'Ue tramite un 'European Federation Gateway service'. Tre app nazionali (Germania, Irlanda e Italia) si sono collegate per la prima volta il 19 ottobre, quando il sistema è entrato in linea. molti altri seguiranno nelle prossime settimane. "Ogni utente conta", ha precisato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. 

"Invito gli Stati membri alla stretta collaborazione", è l'appello lanciato dalla presidente alla vigilia della videoconferenza tra leader Ue, che domani discuteranno la nuova emergenza Covid-19.Nel contesto della seconda ondata di coronavirus "ci troviamo di fronte a due nemici", secondo von der Leyen, "oltre al Covid-19 c'è anche la stanchezza dal coronavirus" da intendersi come "la crescente fatica a rispettare le norme", ha detto la presidente.

Ciononostante bisogna "contrastare le 'tre C'" di altrettanti termini in inglese "che favoriscono il contagio". Si tratta di "crowd, close contact, close spaces", ovvero le folle, i contatti ravvicinati e i gli spazi chiusi senza ventilazione.