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MONDO

La lotta all'epidemia

Coronavirus, nuovi casi sulla Diamond Princess. Nell'Hubei stretta per 60 milioni di cittadini

Positivi 40 dei 400 americani evacuati dalla Diamond Princess. Di Maio: "Volo per gli italiani sulla che si trovano sulla nave da crociera". Task force ministero: 1,2 milioni di passeggeri controllati negli aeroporti. Il presidente Xi sapeva dell'emergenza già dal 7 gennaio. Nell'Hubei appello a non uscire di casa. Spallanzani: anche secondo test Niccolò è negativo

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L'epidemia continua a contare nuovi casi e decessi, ma il numero di contagi registrati nella Cina continentale è calato per il terzo giorno consecutivo (2.009 casi in 24 ore). Sale ancora il numero totale di morti: secondo le ultime cifre si contano 1.775 decessi, di cui 1.770 in Cina, nella provincia dell'Hubei. I contagiati sono 71.335, di cui 70.552 sul territorio cinese.

Stretta per 60 milioni di persone in Hubei: "Non uscite di casa"
La Cina inasprisce le restrizioni per combattere l'epidemia nell'Hubei, provincia focolaio del coronavirus. A sessanta milioni di persone è stato chiesto di non uscire da casa (salvo emergenze) e l'uso di auto private è stato vietato a tempo indeterminato. Lo riporta la Bbc. Solo una persona per ogni famiglia potrà uscire, ogni tre giorni, per fare la spesa mentre negli edifici sarà aperto un ingresso, sorvegliato per garantire che solo i residenti entrino o escano. Tutti gli esercizi commerciali restano chiusi, ad eccezione di farmacie, hotel, alimentari e servizi medici.

Xi sapeva dell'emergenza già dal 7 gennaio
Il presidente Xi Jinping era a conoscenza dal 7 gennaio dell'emergenza del coronavirus, a dispetto di un primo intervento ufficiale di 13 giorni dopo, del 20 gennaio, quando una sua direttiva sollecitò i comitati del Partito comunista e i governi di ogni livello "ad adottare misure adeguate per frenare la diffusione dell'epidemia". Al fine di placare le polemiche montate soprattutto sui social sulla gestione della crisi, Qiushi, la più importante rivista del Partito comunista cinese, ha pubblicato, nell'ultimo numero fresco di stampa, un discorso di Xi del 3 febbraio, in cui il presidente dice di "aver dato di continuo istruzioni verbali e scritte" da inizio gennaio e di aver personalmente ordinato la quarantena di circa 60 milioni di persone con la chiusura della provincia dell'Hubei. "Dal primo giorno del Capodanno lunare a oggi, la prevenzione e il controllo della situazione epidemica è stata la questione di cui sono stato più preoccupato", rivendica Xi, nel testo pubblicato dalla 'bibbia' del Pcc.

Sulla nave Diamond Princess
È in corso l'evacuazione dei passeggeri americani dalla nave da crociera Diamond Princess in quarantena a Yokohama, Giappone, a causa del nuovo coronavirus, lo riporta l'Afp, spiegando che i passeggeri hanno iniziato a lasciare la nave a gruppi e sono saliti in alcuni autobus e saranno rimpatriati con voli charter. Il numero dei contagiati a bordo era salito oggi a 355 dopo che sono stati confermati 70 nuovi contagi. A bordo complessivamente 3.711 persone e non tutte hanno superato tutti gli esami per accertare il loro possibile contagio. Gli Stati Uniti avevano annunciato ieri che avrebbero organizzato l'evacuazione, e una volta rimpatriati i passeggeri americani saranno sottoposti ad un nuovo periodo di isolamento di 14 giorni. La nave da crociera, che ha fatto registrare il numero più alto di casi fuoridalla Cina, è in quarantena dal 3 febbraio scorso, dal suo arrivo nel porto giapponese di Yokohama, dopo la conferma del contagio di un passeggero sbarcato in precedenza a Hong Kong.

Positivi 40 dei 400 americani evacuati
Quaranta dei 400 americani che sono stati evacuati risultano contagiati dal nuovo coronavirus. Lo ha riferito un funzionario americano, come riporta la Bbc. Coloro che sono risultati positivi al virus saranno ricoverati negli ospedali giapponesi, mentre gli altri faranno rientro con due aerei negli Stati Uniti, dove saranno messi in isolamento per altri 14 giorni in una base militare.
 
Di Maio: "Volo per gli italiani che si trovano sulla nave"
Per i 35 italiani che si trovano sulla nave da crociera Diamond Princess "credo che questa settimana sarà decisiva". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine della sua visita a Micam, il salone internazionale della calzatura che si tiene a Fieramilano, Rho. "In queste ore gli Usa stanno evacuando i cittadini statunitensi dalla nave da crociera in Giappone, i prossimi saremo noi. Domani mattina il capo della Protezione civile riunirà il tavolo per decidere come fare rientrare i circa 35 cittadini italiani che sono a bordo della nave da crociera - ha aggiunto -. Il problema è che questa nave è in quarantena e la quarantena si allunga ogni volta che ci sono nuovi casi di Coronavirus. Quindi non si riesce nemmeno a completare il processo di quarantena".

Prevista quarantena al rientro
Un periodo di osservazione in quarantena di 14 giorni sarà previsto al rientro in Italia, secondo quanto si apprende, anche per i 35 italiani attualmente a bordo della nave. La task force del ministero della Salute sta valutando, con le altre istituzioni interessate, la struttura più idonea ad accogliere i 35 connazionali: tra le candidate, la Cecchignola, già utilizzata per gli italiani rientrati da Wuhan, se i tempi tecnici del rientro lo permetteranno.

Task force ministero: 1,2 milioni di passeggeri controllati negli aeroporti
Sono oltre un milione e 200 mila i passeggeri a cui è stata controllata la temperatura dall'inizio dello screening negli aeroporti; oltre 54mila i passeggeri e 20mila i membri degli equipaggi controllati dalle navi e oltre 3.300 i medici, gli infermieri e i volontari impegnati nei controlli. E' quanto riferito dalla task-force su Covid-19 del ministero della Salute, che stamani si è riunita alla presenza del ministro, Roberto Speranza, e ha esaminato i numeri riferiti dalla Protezione Civile dei controlli finora effettuati nei porti e negli aeroporti italiani.

Sileri: fenomeno stabile nei paesi Ue
"Abbiamo proceduto con un'attenta valutazione della situazione a livello internazionale ed è emersa la stabilità del fenomeno nel territorio dell'Unione Europea. Non abbassiamo la guardia". Lo afferma il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, al termine dell'odierna riunione della task force del ministero della Salute sul Nuovo Coronavirus.

Spallanzani: "Migliorano le condizioni della coppia di cinesi"
I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche sono in miglioramento". Lo riferisce il nuovo bollettino medico dello Spallanzani. "La prognosi resta invariata". Per quel che riguarda Niccolò, il 17enne arrivato ieri da Wuhan e ricoverato nella struttura "continua a essere in buone condizioni di salute. Il tampone effettuato ieri è risultato negativo per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni. Niccolò continua a essere sereno e di ottimo umore". 

Nel bollettino si riferisce poi dei pazienti valutati. "Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 59, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Dieci pazienti sono tutt'ora ricoverati: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola) 6 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca  del  nuovo  coronavirus  in attesa  di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici" prosegue il bollettino.

Niccolò negativo anche a secondo test
È risultato negativo anche al secondo test sul coronavirus il diciassettenne Niccolò ricoverato allo Spallanzani di Roma in isolamento. Lo comunica la direzione sanitaria dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani.

Fine quarantena per altre 120 persone in Francia
Fine della quarantena, vicino a Marsiglia, per un secondo gruppo di 120 persone rientrate in Francia da Wuhan. Questa è la seconda ondata di rimpatriati in Francia a poter lasciare il centro vacanze Carry-le-Rouet, che 181 persone avevano già potuto lasciare venerdì.    D'altra parte, altre 35 persone che sono arrivate via Londra il 9 febbraio rimarranno confinate fino al 23 febbraio ad Aix-en-Provence.

Sesto caso di contagio fra britannici nello chalet francese
Un sesto cittadino britannico che faceva parte del gruppo di turisti contaminati dal coronavirus in uno chalet di montagna in Alta Savoia, sulle Alpi francesi, è risultata positiva al test. Il caso porta a 12 il numero totale dei casi confermati in Francia.

Primo morto a Taiwan
Taiwan ha annunciato oggi la prima vittima provocata dal nuovo coronavirus: si tratta, riporta il Global Times, di un uomo di 61 anni che soffriva anche di diabete ed epatiti B. Secondo i dati aggiornati della John Hopkins University il numero complessivo dei morti sale così a 1.670. L'uomo non era stato all'estero di recente:lo ha reso noto il ministro della Salute taiwanese, Chen Shih-chung. Non si tratta quindi del turista taiwanese che era stato in Italia insieme alla moglie e ai suoi due figli dal 22 gennaio al primo febbraio scorsi.