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Coronavirus

L'intevista su Radio 1 al Presidente lombardo

Fase 2, Fontana: "Da cabina di regia linee generali per il Paese". "Spero si riparta il 4 maggio"

Il presidente lombardo intervistato su Radio 1: "De Luca sbaglia a voler chiudere la Campania". Continua il dibattito nelle Regioni dopo le parole del ministro Patuanelli, che ha ipotizzato una ripartenza divisa per aree geografiche​

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"Dalla cabina di regia è uscito che si sarebbero date linee generali per tutto il Paese, sono state esaminate le aperture considerando non i codici Ateco ma le filiere, in modo da mettere assieme cose omogenee tra di loro". A dirlo è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato da Centocittà, su Radio 1, parlando della cabina di regia nazionale che si è riunita sabato. All'incontro non è stata affrontata la 'regionalizzazione' delle aperture,  proposta dal ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli: "Non abbiamo ancora parlato di questo argomento - ha concluso Fontana - credo che verrà affrontato nei prossimi giorni in base alle risultanze dei numeri valutate dagli esperti".

Il 4 maggio è una data attendibile per la riapertura? "Mi auguro di sì, che in queste due settimane i numeri migliorino ulteriormente". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, collegato con Radio 1, parlando della fase 2. "Comunque temo che fintantoché non troveremo una medicina o un vaccino dovremo convivere con questo virus purtroppo, gli esperti dicono che non scompare spontaneamente".



Dilazionare l'orario di lavoro
Per evitare l'affollamento dei mezzi pubblici "a livello di cabina di regia uno dei ragionamenti che è stato fatto è quello di dilazionare, di spalmare, nel corso della giornata, magari anche su un arco di 7 giorni, l'inizio dell'orario di lavoro in modo che non si creino situazioni di grande affollamento che sono pericolose", ha detto il presidente della Regione Lombardia.

Accessi limitati ai mezzi pubblici
"Evidentemente ci dovranno essere accessi limitati su mezzi pubblici. E' molto complicato, per questo ho detto che bisognava iniziare a lavorare da subito attorno a questa ipotesi", ha aggiunto il governatore. Mentre sui  costi, che dovranno essere sostenuti dal trasporto pubblico locale, Fontana ha concluso: "Sarà un grossissimo problema, meno incassi e maggiori spese, è chiaro che bisognerà fare questa valutazione con il governo".

"Delibera del Lazio su Rsa uguale a Lombardia. Non volevo accusare nessuno"
"Basta leggere la delibera, io non avevo intenzione di accusare nessuno, era semplicemente aver scoperto che le due delibere erano identiche e dire: se e' buona quella di Zingaretti evidentemente deve essere considerata buona anche la mia". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, tornando sulla polemica per la delibera sui pazienti covid nelle Rsa, scoppiata con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Il governatore lombardo ha poi aggiunto di non aver mai accusato i tecnici sulla questione case di riposo: "Sono stati i tecnici che hanno controllato che ci fosse rispetto delle condizioni che avevamo messo nella delibera. Non ho assolutamente accusato nessuno di nulla, se non del fatto che c'era stata una distribuzione dei compiti".

Continua il dibattito nelle Regioni dopo le parole del ministro Patuanelli, che ha ipotizzato una ripartenza divisa per aree geografiche​

Fontana: "De Luca sbaglia a voler chiudere la Campania"
"Credo che abbia sbagliato, queste scelte si devono fare di comune accordo e non certamente per un imposizione di una parte rispetto all'altra". Così  il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, risponde a quello della Campania, Vincenzo De Luca, che, in caso di ripartenza delle attività, si era detto pronto a chiudere la sua regione a chi arriva dalle zone più contagiate. Intervistato da Centocittà  su Radio 1, Fontana, rispondendo sempre a De Luca sul fatto che i governatori delle zone più colpite siano provati psicologicamente, ha anche detto: "Sul piano psicologico credo che De Luca si confonda, è un po' che non mi telefona e non si rende conto che non sono provato ma lucidissimo".

Il sindaco di Torino Appendino ad Agorà: Fase 2 non senza il Piemonte
"Il mio auspicio - puntualizza la sindaca di Torino Chiara Appendino ad Agorà - è che il Piemonte, la mia città, possa ripartire insieme alle altre regioni, perché dal punto di vista economico credo che la ripartenza magari della Lombardia e del Veneto senza il Piemonte potrebbe creare grandi difficoltà economiche al nostro territorio, sempre in sicurezza". 

"Non si può chiedere ai torinesi, ma in generale ai cittadini, di continuare a stare a casa dopo mesi senza vedere una ripartenza, perché anche dal punto di vista psicologico diventa complicato. Bisogna conciliare con la sicurezza, perché se no vanificheremmo quello che è stato fatto, ma c'è una fase in cui dovremo convivere con questo virus, questo è evidente, non possiamo aspettare il vaccino". 

Sindaco di Bologna Bonaccini: pronti a partire
Si dice pronto a partire, subito, il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. "Dovremo rivedere insieme ai sindaci gli orari delle città e lo scaglionamento - precisato - Abbiamo chiarito al Governo che siamo pronti a partire, in Emilia-Romagna, anche il 27 di aprile".