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SALUTE

L'emergenza

Coronavirus, governo vara decreto per emergenza. Probabile proroga chiusura scuole al Nord

Tre casi nel Lazio, a Fiumicino. Salgono quelli in Emilia Romagna, 44 in più da ieri. Verso la proroga della chiusura delle scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. In Liguria riapertura tranne che a Savona

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Si è concluso presso la sede della Protezione civile, il vertice sull'emergenza Coronavirus. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e con lui i ministri Boccia, De Micheli, Lamorgese, Spadafora e Speranza e il capo della protezione, Angelo Borrelli per tre ore si sono riuniti in collegamento con i presidenti di tutte le Regioni. Presente anche il viceministro alla Salute, Sileri.

Sul tavolo, soprattutto, il tema della possibile riapertura delle scuole nelle Regioni coinvolte dalle misure di contrasto al coronovirus. Si va verso la conferma di una settimana della chiusura degli istituti scolastici per le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Alla riunione partecipa anche il professor Silvio Brusaferro.

Conte: "Domani nuove misure, clima di grande collaborazione"
Scuole ancora chiuse nelle tre Regioni piu' colpite dal Coronavirus? "Non abbiamo ancora confermato nulla, come nella mia natura voglio essere prudente. Per quanto riguarda le regioni" piu' colpite "adotteremo misure di prudenza che si distingueranno da altre regioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lasciando la sede della protezione Civile.



 "Siccome ancora non abbiamo confermato nulla, come nella mia natura voglio essere prudente", ha ribadito Conte sottolineando che il comitato tecnico scientifico si e' riunito ancora per le ultime valutazioni. E ha aggiunto: "Non mi fate anticipare nulla, ma ragionevolmente per quanto riguarda le tre regioni interessate, chiaramente adotteremo misure di prudenza che si distingueranno dalla stragrande maggioranza delle regioni".

Allo studio nuove misure economiche
Durante il vertice sul Coronavirus, a quanto si apprende dai partecipanti alla riunione in merito alle misure economiche, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha ricordato ai governatori in video collegamento che gia' ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato misure di immediato impatto per le situazioni piu' critiche, tra cui ad esempio la previsione della cassa integrazione ordinaria e in deroga.

"Si tratta di un primissimo intervento" ha detto Conte, annunciando che il governo sta gia' predisponendo un altro intervento di urgenza, "piu' organico e incisivo", di sostegno al tessuto produttivo delle regioni, che sara' approvato nei prossimi giorni. "Ma non ci accontenteremo" ha detto Conte, ricordando che il Governo stava gia' lavorando, prima dell'emergenza coronavirus, "a una terapia d'urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del Paese" che preveda tra le altre cose l'accelerazione dalla spesa degli investimenti, la semplificazione dei procedimenti amministrativi. "Non ci fermiamo qui" ha concluso Conte.

Fontana: "Settimana prossima scuole chiuse in Lombardia"
"Per ora l'unica notizia che posso anticipare, soprattutto nel rispetto delle famiglie, è che anche la prossima settimana l'attività didattica delle scuole e degli asili resta sospesa" ha annunciato su Facebook il governatore della Lombardia, Attilio Fontana.

Veneto, Zaia: "Scuole chiuse fino all'8 marzo"
Confermata la chiusura delle scuole fino all'8 marzo in Veneto. Il governatore Luca Zaia avrebbe anche chiesto lo sblocco della zona rossa di Vo' Euganeo e posto la questione delle difficoltà di applicazione negli esercizi commerciali e nei pubblici esercizi della norma sul droplets, cioè la distanza minima fra clienti ed avventori. La misura sul droplets era stata ritenuta dal Comitato tecnico-scientifico istituito da palazzo Chigi come indispensabile per evitare i contagi fra persone. In relazione a questo, il governatore Zaia - si apprende - ha chiesto che le circolari esplicative vengano emesse direttamente dai ministeri interessati, sentito il board scientifico, per evitare interpretazioni a macchia di leopardo fra le Regioni. Zaia ha infine contestato la volontà di mantenere chiusi i luoghi di culto.

In Liguria riapertura tranne che a Savona
 Lunedì riapriranno le scuole in Liguria ad eccezione della Provincia di Savona. Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "La Provincia di Savona vedrà applicate ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria, con le scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del Paese, senza limitazioni" ha spiegato il governatore della Liguria. 

Tolte le restrizioni per il Fvg
Da lunedì in Friuli Venezia Giulia non saranno più in vigore le misure restrittive maggiormente stringenti finora adottate. Il Governo infatti, nel provvedimento che sarà emanato nelle prossime ore, ha deciso di inserire la regione tra quelle non sottoposte alle limitazioni più severe (previste invece per Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna). Lo hanno reso noto il governatore e il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia a margine della videoconferenza tra Regioni e Governo.

Varato il decreto per l'emergenza
Il governo ha varato il decreto urgente a sostegno dell'economia nelle aree colpite dal coronavirus, dove lentamente riaprono negozi e imprese e riprendono le attività culturali, ma in almeno tre regioni - Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna - si va verso una proroga di una settimana della chiusura delle scuole. Attesa oggi una decisione di Palazzo Chigi in merito.

Demicheli: presto per riaprire scuole
"I dati ci dicono che oggi ogni paziente con il coronavirus trasmette la malattia ad altri due. E dove ci sono molti contagi la curva epidemiologica cresce in modo esponenziale: bloccare a quel punto non serve più a nulla. Bisogna intervenire prima. Lo dice la scienza e la politica deve ascoltarla". In un'intervista al Corriere della Sera Vittorio Demicheli, l'epidemiologo dell'Unità di crisi di Regione Lombardia, si pronuncia a favore di una proroga della chiusura delle scuole e suggerisce una limitazione della socialità perché, spiega, "il virus clinicamente non dà problemi, o comunque è facilmente risolvibile, nel 90% dei pazienti. Ma in oltre il 10%, soprattutto se anziani, comporta problemi gravi che richiedono un ricovero in Terapia intensiva". Per questo è fondamentale agire prima, secondo il medico, cioè prevenire, e pertanto "solo la riduzione probabilistica dei contatti ci può portare a un rallentamento della diffusione del virus", dice Demicheli

Il decreto a sostegno dell'economia
''Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto urgente a sostegno dell'economia nelle zone colpite dal Coronavirus. Abbiamo subito messo in campo le misure a tutela della salute dei cittadini e l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha riconosciuto l'efficacia. Mentre in altri Paesi d'Europa si sta iniziando ora a fronteggiare l'epidemia, noi abbiamo già introdotto le norme a favore del mondo produttivo. I territori interessati ora possono ripartire e con essi anche l'Italia''. Lo annuncia su Facebook il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, dopo il Cdm.

''Il principio della massima precauzione - aggiunge - ci ha consentito di agire in maniera tempestiva e arginare il più possibile il fenomeno. Ora diamo un aiuto concreto sul piano economico alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese nei territori interessati. Abbiamo previsto anzitutto la sospensione dei versamenti e delle utenze, quindi per i cittadini coinvolti si interrompe il pagamento di bollette e rate dell'assicurazione. Per le Pmi introduciamo l'accesso gratuito e prioritario al Fondo di garanzia, che viene rifinanziato, in modo da aiutare le aziende a rilanciare l'attività economica. Abbiamo deciso, inoltre, un rafforzamento delle risorse destinate al sostegno delle imprese esportatrici". 

"Sono state approvate anche norme a sostegno dei lavoratori, soprattutto in materia di cassa integrazione e di sussidio a chi è impossibilitato a svolgere l'attività professionale - prosegue Fraccaro - Abbiamo previsto, inoltre, misure specifiche per il settore del turismo, per la giustizia e per la pubblica amministrazione".

"Il governo sta lavorando con grande serietà con l'obiettivo di tutelare la collettività e aiutare il mondo produttivo e i cittadini. Salute e rilancio dell'economia sono le nostre priorità per ottenere quanto prima il ritorno alla normalità. Il prossimo passo è un nuovo provvedimento dedicato allo sviluppo dell'economia che consenta al Paese di tornare a crescere. Altri parlano e pensano alle polemiche di palazzo, noi - conclude - lavoriamo per il bene del Paese''.

Dopo stop bollette pagamenti anche a rate
In particolare, si apprende che i pagamenti delle bollette, sospesi fino al 30 aprile con il nuovo decreto sul Coronavirus approvato dal Consiglio dei ministri, potranno anche essere rateizzati. Le norme contenute nella bozza del decreto prevedono già questa possibilità - demandando all'Arera di stabilire le modalità -che potrebbe essere estesa, secondo quanto viene riferito, anche al saldo dei mancati versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi dell'Rc auto.

Dadone: nel decreto tutele per dipendenti in malattia 
"Piena tutela in favore dei dipendenti pubblici che non possono recarsi al lavoro per il rischio di contagio o che vivono nelle 'zone rosse', e più slancio al lavoro agile". Queste le misure per gli statali contenute del decreto per affrontare l'emergenza Coronavirus approvato dal Consiglio dei ministri. "Abbiamo preso un impegno e nel decreto di stasera - riferisce il ministro della Pa Fabiana Dadone - abbiamo inserito due norme importanti in favore delle amministrazioni e dei lavoratori che stanno facendo i conti con il coronavirus".

De Micheli: "In nuovo dl norme a sostegno dei territori"
"Nel primo decreto economico del Governo,  approvato ieri sera, abbiamo previsto misure economiche per i  territori più colpiti dall'emergenza Coronavirus. Abbiamo introdotto  la cassa integrazione in deroga per i lavoratori rimasti senza lavoro  nelle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna". E' quanto afferma  la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli in un post su  Facebook in cui precisa che "nel secondo Decreto in fase di  preparazione, che verrà approvato venerdì prossimo, saranno presenti  ulteriori norme di sostegno all'economia dei territori. Quanto detto e scritto di diverso da questo semplicemente non è vero".

C'è anche la norma 'salva-anno scolastico'
Gli studenti che frequentano scuole chiuse a causa del Coronavirus non perderanno l'anno scolastico, anche se le chiusure dovessero protrarsi. Secondo quanto si apprende nel decreto sul Coronavirus approvato dal Consiglio dei ministri, è stata inserita una norma del ministero dell'Istruzione che deroga al limite dei 200 giorni minimi per la validità dell'anno scolastico.

Verso divisione zone contagio in 3 colori
Oggi dovrebbe arrivare anche una divisione in tre colori delle zone del contagio, graduando il livello del contagio e le misure da attuare nei diversi casi. Secondo quanto apprende l'Ansa da fonti ministeriali, il provvedimento è stato anticipato nel corso del Cdm che ha approvato il nuovo decreto legge con le prime misure economiche. 

Conte: Italia ed economia non si fermano
"L'Italia non si ferma, volgiamo lo sguardo al domani, sempre più determinati a far correre l'economia. Questo vale per tutta l'Italia. Dobbiamo moltiplicare le nostre energie. Insieme ce la faremo". Lo scrive il premier Giuseppe Conte su Fb pubblicando le immagini di un video collegamento avvenuto ieri pomeriggio con alcuni sindaci e famiglie del Lodigiano.

Lombardia: misure Governo insufficienti
"Nel decreto non c'è nulla per i lavoratori e le aziende esterne alla zona rossa". Lo ha detto l'assessore al Bilancio,  Finanza e Semplificazione della Regione Lombardia, Davide Caparini, commentando le misure approvate nella serata di ieri dal Consiglio dei ministri.   "L'insufficienza degli interventi di contrasto alla crisi economica è evidente anche per la 'zona rossa', completamente ignorata il resto della Lombardia. Aspettiamo ora di leggere versione finale del Decreto Legge", ha spiegato.

La situazione sul territorio

Positivi marito e figlia donna Lazio. I casi nella regione ora sono 3
"A oggi i primi test effettuati risultano positivi per il marito della donna e uno dei due figli". Lo comunica il bollettino medico dell'istituto Spallanzani relativamente a due dei componenti della famiglia della donna, residente a Fiumicino, risultata positiva ieri al Coronavirus. Secondo quanto ricostruito, tra il 19 e il 21 febbraio, la donna è stata nella Bergamasca.

Salgono i casi in Emilia Romagna: 189 casi, 44 in più da ieri
Sono 189 i casi positivi di coronavirus in Emilia-Romagna, secondo l'ultimo aggiornamento della Regione, che ne registra 44 in più rispetto a ieri pomeriggio, di cui due, per la prima volta, a Bologna. Più della metà (97) dei pazienti è in cura a casa e la maggioranza ha sintomi lievi. Sono dieci, invece, quelli in terapia intensiva su un totale di 79 ricoverati. Stabile il numero di decessi: due. Nel dettaglio, 119 casi sono stati rilevati a Piacenza, 35 a Parma, 19 a Modena, 9 a Rimini, 4 a Reggio Emilia, uno a Ravenna e i primi due a Bologna.

Il punto sui contagi
Alle 17 di ieri sono 821 i casi positivi al coronavirus, 46 i guariti e 21 deceduti. I dati aggiornati sono stati forniti da Angelo Borrelli, capo della Protezione civile e commissario straordinario per l'emergenza, in conferenza stampa. "Ma la metà dei contagiati non ha sintomi", avverte Borrelli. Tra gli 821 malati, ha chiarito Borrelli, 412 sono asintomatici o con sintomi lievi, e sono in isolamento domiciliare. 345 sono ricoverati in ospedale, 64 in terapia intensiva. "Tra i quattro deceduti di oggi ci sono tre ultraottantenni e un ultra 77enne e non sono deceduti per il Coronavirus, o meglio è una conseguenza", ha detto Borrelli.