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MONDO

Il Regno Unito riapre tutto

Oggi è il 'Freedom Day', ma Johnson sarà in autoisolamento. E invita alla "cautela"

Retromarcia Johnson: criticato dai laburisti, si autoisolerà dopo contatti con ministro positivo, rinunciando al programma sperimentale che gli consentirebbe di continuare a lavorare sottoponendosi a test quotidiani

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Il primo ministro britannico Boris Johnson ha lanciato un appello alla "prudenza" alla vigilia dello stop alle restrizioni anti Covid-19 scattato oggi nel Regno Unito per il "Freedom Day".

Johnson ha invitato la popolazione a essere "cauta" dopo la revoca di quasi tutte le restrizioni legate alla pandemia, nel bel mezzo di una nuova impennata dei contagi (ieri sono stati oltre 48mila). Il premier, in un video pubblicato su Twitter, ha chiesto di "fare attenzione, affrontando questo nuovo passo del deconfinamento con tutta la necessaria cautela, nel rispetto degli altri e dei rischi che la malattia continua a presentare". Johnson ha ricordato la "contagiosità estrema" della variante Delta del virus.

Esperto: con aperture Gb 100 mila casi al giorno
Ci vorranno tre settimane prima che si manifesti l'impatto della revoca delle restrizioni sul coronavirus in Inghilterra, ma è "quasi inevitabile" che le infezioni raggiungeranno i 100.000 casi giornalieri, con la possibilità che questa cifra raddoppi, anche se questo è "molto meno certo". A dichiararlo - secondo quanto riportato dal Guardian - è Neil Ferguson, professore dell'Imperial College e membro del Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), organismo consultivo che assiste il governo di Boris Johnson sull'emergenza Covid.

Ferguson è stato l'autore - in veste di consulente del governo - del modello che nella primavera 2020  indusse Johnson a decretare, dopo alcune esitazioni, il primo lockdown nazionale.   "È molto difficile dirlo con certezza, ma penso che 100.000 casi al giorno siano quasi inevitabili", ha dichiarato l'esperto, parlando a uno show della Bbc alla vigilia dell'allentamento delle restrizioni. "Quasi sicuramente arriveranno a 100.000 casi al giorno. La vera domanda è, possiamo raddoppiare o addirittura superare questa cifra? Ed è qui che la sfera di cristallo inizia a fallire. Potremmo arrivare a 2.000 ricoveri al giorno, 200.000 casi al giorno, ma è molto meno certo", ha spiegato. Ferguson ha aggiunto che secondo i dati dell'Ufficio di statistica nazionale, "circa un milione" di persone hanno avuto il long-Covid e questo dato potrebbe "aumentare fino a un altro mezzo milione in più".   Se i ricoveri ospedalieri raggiungessero il livello di 2.000 al giorno - circa la metà di quelli osservati nella seconda ondata, prima di Natale - potrebbero esserci "gravi problemi" del servizio sanitario, ha avvertito Ferguson, sottolineando tuttavia che sembra che le persone ricoverate in ospedale non siano gravemente malate come quelle di dicembre e gennaio, con il tasso di mortalità "molto, molto più basso".

Retromarcia Johnson: si autoisolerà dopo contatti con ministro positivo
Dietrofront per il primo ministro britannico Boris Johnson: andrà in isolamento in seguito al contatto con il ministro della Salute Sajid Javid risultato positivo al Covid. BoJo non aderirà dunque, come annunciato in precedenza da Downing Street, al 'programma pilota' offerto dal Sistema sanitario nazionale che gli consentirebbe di continuare a lavorare sottoponendosi però a test quotidiani. Retromarcia anche per il cancelliere dello Scacchiere (ministro delle Finanze), Rishi Sunak, che aveva in un primo tempo fatto la stessa scelta. 

Entrambi dunque si auto-isoleranno in linea con le misure anti-Covid previste nel Regno Unito. 

Johnson "non parteciperà al progetto pilota e continuerà a partecipare da remoto alle riunioni con i ministri", ha dovuto precisare un portavoce, "lo farà anche il Cancelliere dello Scacchiere"

Dopo che ieri il ministro britannico della Salute da poco nominato, Sajid Javid, è andato in quarantena perché positivo al Covid-19, si era subito ipotizzato che una serie di suoi colleghi di governo e funzionari si sarebbero auto-isolati per 10 giorni, come al momento prevedono le regole in vigore nel Paese. Ma Johnson e Sunak erano stati contattati dal servizio tracciamento del sistema sanitario nazionale per includerli in un programma pilota che prevede, in alternativa all'isolamento, test quotidiani. "Vi parteciperanno per poter continuare a lavorare", aveva spiegato un portavoce di Downing Street.

La marcia indietro arriva dopo le dure critiche del Partito laburista. "E' un obbligo legale isolarsi" dopo essere entrati in contatto con una persona positiva, ricorda su Twitter la numero due del Labour, Angela Rayner, "violando le regole il primo ministro e il Cancelliere dello Scacchiere hanno dato a milioni di persone un assegno in bianco per ignorare anch'esse le regole. Pericoloso e stupido".

La polemica esplode alla vigilia della rimozione nel Regno Unito di quasi tutte le restrizioni che erano state varate per arginare il contagio e all'indomani del nuovo picco di nuovi contagi registrati da gennaio, con oltre 54mila casi in 24 ore.