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EUROPA

Coronavirus, presidente Bce Lagarde: "No al ritiro prematuro dalle misure di sostegno"

La presidente della Bce ha rilasciato una intervista alla Harvard International Review riferendosi alle politiche monetarie e di bilancio in risposta alla pandemia che "hanno agito in maniera incisiva, per proteggere la capacità produttiva e i posti di lavoro"

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"Dovremmo guardarci dal ritiro prematuro delle misure di sostegno" varate a ogni livello contro le ripercussioni della pandemia: alla Bce "per questo motivo, abbiamo già annunciato che manterremo la nostra 'rete di sicurezza' fino a quando non considereremo terminata la fase di crisi del COVID-19, ma comunque non prima della fine di giugno 2021. Per non parlare di altre politiche comprese misure fiscali e riforme strutturali".

Lo ha sottolineato detto la presidente della Bce Christine Lagarde in un'intervista alla Harvard International Review rivendicando in particolare che le decisioni di politica monetaria dell'Eurotower "hanno contribuito ad evitare una recessione ancora più profonda e una stretta creditizia che avrebbero lasciato cicatrici profonde e durature sulla nostra economia". 

"Gran parte dell'impatto del recovery fund dipenderà da come verrà usato il denaro", scrive la presidente della Bce. "Il recovery fund - scrive Lagarde - aiuta tutti i paesi membri, e in particolare quelli che hanno meno spazio fiscale, a fornire supporto adeguato alle loro economie. Tuttavia per avere un effetto trasformativo e per alzare il potenziale di crescita delle nostre economie ed evitare ulteriore divergenza, gli Stati membri devono essere impegnati a implementare riforme ambiziose accanto a questi investimenti. Questo richiederà coraggio politico e una forte governance europea per assicurare che il denaro sia utilizzato per usi produttivi".