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MONDO

Il Giappone chiude tutte le scuole

Coronavirus, aumentano casi in Francia. Primi contagi anche in Olanda, Danimarca ed Estonia

Cina: "Epidemia sotto controllo entro fine aprile", registrati 433 nuovi infettati e 29 nuovi decessi. In tutto il Paese si contano in totale 2.744 morti tra 78.497 casi. Le preoccupazioni della comunità scientifica internazionale: "Probabile pandemia". In Francia i casi passano da 18 a 38. Primo caso in Olanda: "Paziente era stato in Lombardia"

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Il contagio da coronavirus si allarga in Ue e colpisce Danimarca, Romania ed Estonia. Intanto la Cina ha registrato 433 nuovi infettati e 29 nuovi decessi. Lo riferisce la Commissione sanitaria nazionale precisando che nella provincia dell'Hubei, epicentro dell'epidemia, le infezioni certe sono state 409 e i decessi 26. In tutta la Cina continentale si contano 2.744 morti tra 78.497 casi.

Il Giappone chiude tutte le scuole
Il premier giapponese Shinzo Abe ha ordinato la chiusura di tutte le scuole elementari e medie superiori del Paese a partire da lunedì 2 marzo per almeno due settimane, per anticipare una diffusione a livelli allarmanti del coronavirus. Il provvedimento non riguarda tuttavia il funzionamento degli asili nido. La decisione del governo nipponico arriva a ridosso dell'ultimo decesso di un uomo di circa 80 anni nell'Hokkaido, dopo essere stato contagiato dal coronavirus, e i 15 nuovi casi - sempre nella regione a nord dell'arcipelago -che hanno riguardato anche due alunni di scuola elementare sotto i dieci anni di età. L'Hokkaido è l'area dove si è registrato il maggior numero di infezioni in Giappone, fino ad oggi 54.

In Giappone prima recidiva, è una donna di 40 anni
In Giappone si registra la prima recidiva di coronavirus: è una donna di 40 anni residente a Osaka che lavora come guida turistica, positiva per la seconda volta in un mese, riferisce il Guardian. La donna aveva lavorato con dei visitatori provenienti da Wuhan in vacanza in pullman ed era stata contagiata. Ricoverata, era stata dimessa il 6 febbraio. Negli ultimi aveva accusato mal di gola e dolori al petto ed e' risultata di nuovo positiva al test.   In realtà, aggiunge il Guardian, in Cina sono stati già riportati casi di pazienti positivi una seconda volta ai test. "Una volta contratta, l'infezione puo' rimanere inattiva e con sintomi ridotti al minimo, e se si fa strada nei polmoni, puo' produrre un peggioramento", ha dichiarato il Philip Tierno, docente della facoltà di medicina della New York University. Il docente si è detto quindi "non certo", che si possa parlare di recidiva.

Sbarco equipaggio nave Diamond Princess
Nella giornata di oggi è iniziato lo sbarco dei membri sani dell'equipaggio della Diamond Princess, ancorata nella baia di Yokohama. Le autorità hanno reso noto che ci vorranno circa tre giorni per completare lo sbarco delle 240 persone dell'equipaggio. Tra loro anche il comandante italiano Gennaro Arma, che secondo la prassi sarà l'ultimo ad abbandonare la nave. Il numero delle infezioni da coronavirus in Giappone ha superato quota 900, con oltre 700 casi provenienti dalla Diamond Princess e un totale di 5 vittime.

Nuovi casi in Corea del Sud
La Corea del sud ha riportato oggi 505 nuove infezioni da coronavirus, più di quelle riportate in Cina. In  Corea del sud i casi ammontano ora a 1766, la maggior parte dei quali  concentrati nella città sudorientale di Daegu e nella regione  circostante.

Iran, positiva al contagio la vicepresidente
La vicepresidente iraniana Masume Ibtikar è risultata positiva al coronavirus e posta in isolamento. Lo ha riferito all'Irna la sua portavoce. La vicepresidente con la delega per le donne e la famiglia, è in quarantena a casa sua e i test sui virus sono stati condotti sul personale del suo ufficio e i risultati saranno chiari sabato.   Inoltre, i media iraniani hanno riferito che Hadi Khosroshahi, ex capo dell'ufficio di rappresentanza dell'Iran al Cairo, in Egitto, e consigliere dell'ex ministro degli Esteri, è deceduto a causa di infezione da virus. Anche Elham Sheikhi, un ex giocatore di 23 anni della squadra nazionale femminile di futsal di Qom, è morto a causa del virus. Nel paese sono stati rilevati 139 casi e 19 decessi.

Cina, epidemia sotto controllo entro fine aprile
La Cina spera di poter domare la crisi del coronavirus per fine aprile. "La Cina è fiduciosa di avere il controllo dell'epidemia, in termini generali, entro la fine di aprile", ha affermato Zhong Nanshan, pneumologo a capo del team di esperti medici della Commissione sanitaria nazionale, durante una conferenza stampa tenuta oggi a Guangzhou, secondo i media locali.   Zhong ha aggiunto che, "sebbene a Wuhan ci sia stato un grande focolaio, il virus non si è diffuso in modo massiccio verso altre città". Parlando dell'epidemia incorso, Zhong ha affermato che anche se il primo caso di COVID-19 è stato scoperto in Cina, ciò non significa che abbia avuto origine dalla Cina.   "Anche se il COVID-19 è stato scoperto per la prima volta in Cina, non significa che abbia avuto origine in Cina", sostiene Zhong.    "Abbiamo bisogno di una maggiore cooperazione internazionale. Questa è una malattia umana, non una malattia nazionale", ha continuato Zhong, aggiungendo che la Guangzhou Medical University ha già rafforzato la cooperazione con le università straniere.

Ue, da Italia azione immediata e risoluta
La commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides "è stata in Italia ieri per discutere con le autorità del punto della situazione sull'epidemia di coronavirus - spiega la portavoce della Commissione Vivian Loonela - nell'occasione ha espresso all'Italia la piena solidarietà della Commissione e ringraziato le autorità per l'azione immediata e risoluta per ridurre l'impatto dei focolai. Tutte questioni su cui si è già espressa pubblicamente a seguito degli incontri avuti con le autorità italiane sulla questione"

Ue, primi casi in Danimarca ed Estonia
Si aggiungono anche Danimarca ed Estonia al novero dei Paesi toccati dal coronavirus, un focolaio virale iniziato in Cina ha infettato oltre 82mila persone in tutto il mondo. Secondo gli ultimi dati diffusi dai governi c'è infatti un contagiato in Danimarca e uno in Estonia. In Cina continentale si contano 2.744 morti tra 78.497 casi, principalmente nella provincia centrale di Hubei.

In Francia i casi passano da 18 a 38
IIl ministro della Salute francese Olivier Véran ha informato che il numero dei casi di contagio da coronavirus nel Paese è salito da 18 a 38. Lo hanno riferito i media francesi, sottolineando che 12 nuove infezioni sono state registrate nell'Oise, tre delle quali in una base militare.

Francia, Macron: "Abbiamo un'epidemia da affrontare al meglio"
"Abbiamo davanti a noi un'epidemia" che dobbiamo "affrontare al meglio": lo ha detto il  presidente francese, Emmanuel Macron, che stamane ha visitato l'ospedale Pitié-Salpetriere a Parigi dove è deceduto il primo francese vittima del coronavirus, un insegnante 61enne che non aveva una storia di viaggi né in Cina né in Italia. In merito alle misure di prevenzione ai cronisti che gli chiedevano se per l'emergenza Coronavirus la Francia pensa di bloccare le frontiere con l'Italia, così come invocato oggi da leader del Rassemblement National, Marine Le Pen ha risposto di "No". 

Primo caso in Olanda: "Paziente era stato in Lombardia"
Primo caso di contagio da coronavirus in Olanda: si tratta di un uomo di Tilburg, nel Sud del Paese, che aveva trascorso del tempo in Lombardia. Lo ha reso noto il ministro della Salute, Bruno Bruijns.  L'uomo e' stato messo in quarantena e i funzionari sanitari stanno rintracciando i suoi contatti. "La persona aveva sintomi, e' stata ricoverata in ospedale e sottoposta al tampone", ha spiegato l'istituto di sanita' pubblica Rivm. Tutti i contatti identificati saranno monitorati per bloccare la diffusione della malattia, ha aggiunto il Rivm. 

Spagna, cronista positivo al test. Era stato a Milano per Champions League
Un giornalista spagnolo che ha seguito Atalanta-Valencia, gara di Champions League disputata lo scorso 19 febbraio allo stadio San Siro di Milano, positivo al coronavirus. Ne dà notizia la stampa iberica. L'uomo, 44 anni, si è presentato all'ospedale di Valencia con sintomi compatibili ed e' stato sottoposto agli esami del caso, il primo test e' risultato positivo, si attende ancora il verdetto del secondo. "Sto benissimo, ho soltanto i sintomi di un'influenza e nulla di più - ha dichiarato il giornalista al giornale Las Provincias -, sono tranquillo e in buone condizioni".

I numeri nel mondo
A Hong Kong: 81 casi, 2 morti. A Macao: 10 casi, in Corea del Sud: 1.595 casi, 13 morti. In Giappone: 894 casi, di cui 705 provenienti dalla nave da crociera Diamond Princess, 7 morti. In Italia: 447 casi, 12 morti.In Iran: 139 casi, 19 morti. A Singapore: 93 casi. Negli Stati Uniti 60, in Thailandia 40, a Taiwan: 32 casi con 1 decesso. In Bahrein 33 casi, in Australia 23, in Malesia 22, in Kuwait 18, in Francia 17 casi con 2 morti, in Germania 21 casi. In Vietnam 16, Emirati Arabi Uniti 13, Regno Unito 13, Spagna 12, Canada 12, Russia 5, Iraq 6, Oman 4, Filippine: 3 casi con 1 decesso, India e Croazia 3 casi. In Israele, Pakistan, Finlandia, Austria, Libano 2 casi. In altri 17 Paesi, tra cui appunto Danimarca ed Estonia, si conta un solo caso.

Israele, Istituto Migal: vicini a vaccino
Il 'Galilee Reasearch Istitute' (Migal) di Israele ha annunciato di aver raggiunto "risultati scientifici" tali da poter "portare alla rapida creazione di un vaccino contro il coronavirus". Lo ha fatto sapere lo stesso Migal secondo cui "questa possibilità è stata identificata come sotto prodotto dello sviluppo di un vaccino contro l'Ibv (virus della bronchite infettiva), una malattia che colpisce il pollame, la cui efficacia è stata dimostrata in studi preclinici condotti presso l'Istituto stesso". Migal, dopo aver apportato"le necessarie modifiche genetiche per adattare il vaccino alCovi-19 (il ceppo umano del coronavirus) sta lavorando per ottenere le approvazioni di sicurezza che consentiranno test in vivo e consentire l'avvio della produzione di un vaccino per contrastare il Coronavirus". Dalla ricerca - continuato Migal -è stato scoperto che "il coronavirus del pollame ha un'elevata somiglianza genetica con il COVID-19 umano e che utilizza lo stesso meccanismo di infezione, un fatto che aumenta la probabilità di ottenere un vaccino umano efficace in breve tempo periodo di tempo".


Le preoccupazioni della comunità scientifica internazionale
Il mondo scientifico è ormai certo che l'epidemia del nuovo coronavirus stia entrando in una nuova fase: secondo molti virologi ed epidemiologi, intervistati dalle riviste Science e Nature, si è a un passo dalla pandemia. A destare preoccupazione sono soprattutto le morti in Iran, Paese dal quale sono stati esportati casi in Libano e Iraq. "E' preoccupante perché i viaggi internazionali non sono molto comuni tra gli iraniani. E' quindi probabile che nel Paese vi sia un alto numero di casi non rilevati, che stanno circolando da tempo", rileva Andrew Tatem, dell'università di Southampton. Che si tratti di pandemia o meno, l'altra questione riguarda le misure di contenimento adottate, che presto non saranno più praticabili. "Le misure ai confini non saranno efficaci o praticabili a lungo e bisognerà invece concentrarsi per mitigare l'impatto sulla comunità, finché non sarà disponibile il vaccino", aggiunge su Science Luciana Borio, ex consulente di Biodifesa del Consiglio di sicurezza Usa.

Anche per Alessandro Vespignani, fisico esperto di sistemi complessi della Northeastern University, "la sfida ora è mitigare, mantenere funzionante il sistema sanitario e non farsi prendere dal panico". I bandi ai viaggi possono inoltre ritorcersi contro, ostacolando il flusso di forniture mediche ed erodendo la fiducia pubblica. Tra l'altro, con l'aumento dei Paesi coinvolti, i bandi avranno meno senso e potrebbero avere un caro prezzo.Per Lipsitch "non sarebbe prudente allentare domani le restrizioni ai viaggi ,ma se la malattia dovesse continuare a diffondersi al ritmo degli ultimi giorni, tra una settimana penso che diventerà chiaro che non sono più la contromisura principale".

Per prepararsi, concludono gli esperti, gli ospedali devono fare scorta di materiale di protezione respiratoria e aggiungere posti letto, mentre andranno aumentate le vaccinazioni per influenza e infezioni da pneumococco, per ridurre il carico delle patologie respiratorie, e rendere più semplice l'identificazione dei casi di Covid-19.