MONDO
I numeri della pandemia
Coronavirus record di contagi in Corea del Sud, rafforzate restrizioni
Negli Usa, 64.201 nuovi casi e 1.336 morti nelle ultime 24 ore
Gli Stati Uniti hanno registrato 64.201 nuovi casi di coronavirus e 1.336 morti nelle ultime 24 ore, secondo il conteggio della Johns Hopkins University portando il totale a 5.313.055. Almeno 168.446 persone sono morte negli Usa dall'inizio della pandemia.
Boom di casi in Corea del Sud, rafforzate restrizioni
La Corea del Sud ha rafforzato le restrizioni per contenere il Covid-19 a Seul e nelle aree limitrofe, dopo aver registrato il maggiore incremento di nuovi casi su base giornaliera in più di cinque mesi. Le nuove misure prevedono restrizioni a raduni di persone e attività come lo sport professionistico, che tornerà a essere giocato a porte chiuse. La Corea ha registrato 166 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, il dato più alto dai primi di marzo e che porta il totale dei contagi nel Paese a 15.039 con 305 decessi. "La nostra principale priorità è contenere la diffusione del virus nell'area di Seul", ha spiegato il premier Chung Sye-kyun, avvertendo che la Corea del Sudi si trova in un "momento critico".
Iraq, allarme Msf: casi in forte crescita
Da un lato le conseguenze del conflitto finito tre anni fa che ha distrutto molte strutture sanitarie, dall'altro l'arrivo del Covid-19 in un governatorato di 3,5 milioni di abitanti dove si conta un solo letto d'ospedale ogni 3.000 persone. E' la realtà della città di Mosul - descritta in una nota da Medici Senza Frontiere (Msf) - dove all'inizio di agosto il numero dei pazienti affetti da Covid-19 era 30 volte più alto rispetto ai mesi precedenti, mentre i casi in tutto l'Iraq sono passati dai 10.000 di inizio giugno ai più di 160.000 di oggi. Le misure adottate dal governo iracheno all'inizio della pandemia sono riuscite a rallentarne la diffusione, ma - si legge - negli ultimi due mesi i casi sono aumentati vertiginosamente. Msf ha deciso di supportare le autorità locali trasformando temporaneamente il proprio centro post-operatorio da 62 posti letto a Mosul Est in una struttura di trattamento per il Covid-19.
Nel frattempo dall'altro lato del fiume, in una Mosul Ovest fortemente danneggiata dal conflitto, Msf gestisce un ospedale che fornisce servizi essenziali, come assistenza medica d'emergenza, cure ostetriche e pediatriche e salute mentale, per garantire cure di base alla popolazione anche in epoca di pandemia. "Con l'emergenza, abbiamo dovuto riadattare i nostri protocolli di cura e la nostra struttura per l'isolamento e il trattamento dei pazienti Covid-19, arrivando a trattare più di 750 casi", spiega Ali Alzubaidi, responsabile del team infermieristico di Msf.
Nuova Zelanda indaga se casi legati a Australia
Le autorità neozelandesi stanno indagando se i nuovi casi di coronavirus possa essere legato agli ultimi contagi nello stato australiano di Victoria, in particolare al focolaio scoperto nelle celle frigorifere dell' Americold a Melbourne. Lo riporta il Guardian.
In Nuova Zelanda sono stati registrati sette nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, mentre i numeri in Australia sono molto più alti.Nel Victoria ci sono 303 contagiati e quattro morti, due uomini e una donna ottantenni, più una novantenne. Due dei decessi sono legati a focolai in strutture di assistenza agli anziani. Nel New South Wales, sono nove i nuovi casi legati. Intanto due ristoranti in due città dello stato australiano sono monitorati con attenzione. Le autorità hanno invitato chiunque abbia cenato al ristorante Chopstix Asian Cuisine di Smithfiel da venerdì 31 luglio a sabato 9 agosto a sottoporsi immediatamente al test dl coronavirus in caso di sintomi. Mentre chi si fosse recato al Rick Stein at Bannisters di Mollymook sabato 1 agosto deve sottoporsi al test e autoisolarsi immediatamente fino a quando non avrà ricevuto un risultato negativo.
Boom di casi in Corea del Sud, rafforzate restrizioni
La Corea del Sud ha rafforzato le restrizioni per contenere il Covid-19 a Seul e nelle aree limitrofe, dopo aver registrato il maggiore incremento di nuovi casi su base giornaliera in più di cinque mesi. Le nuove misure prevedono restrizioni a raduni di persone e attività come lo sport professionistico, che tornerà a essere giocato a porte chiuse. La Corea ha registrato 166 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, il dato più alto dai primi di marzo e che porta il totale dei contagi nel Paese a 15.039 con 305 decessi. "La nostra principale priorità è contenere la diffusione del virus nell'area di Seul", ha spiegato il premier Chung Sye-kyun, avvertendo che la Corea del Sudi si trova in un "momento critico".
Iraq, allarme Msf: casi in forte crescita
Da un lato le conseguenze del conflitto finito tre anni fa che ha distrutto molte strutture sanitarie, dall'altro l'arrivo del Covid-19 in un governatorato di 3,5 milioni di abitanti dove si conta un solo letto d'ospedale ogni 3.000 persone. E' la realtà della città di Mosul - descritta in una nota da Medici Senza Frontiere (Msf) - dove all'inizio di agosto il numero dei pazienti affetti da Covid-19 era 30 volte più alto rispetto ai mesi precedenti, mentre i casi in tutto l'Iraq sono passati dai 10.000 di inizio giugno ai più di 160.000 di oggi. Le misure adottate dal governo iracheno all'inizio della pandemia sono riuscite a rallentarne la diffusione, ma - si legge - negli ultimi due mesi i casi sono aumentati vertiginosamente. Msf ha deciso di supportare le autorità locali trasformando temporaneamente il proprio centro post-operatorio da 62 posti letto a Mosul Est in una struttura di trattamento per il Covid-19.
Nel frattempo dall'altro lato del fiume, in una Mosul Ovest fortemente danneggiata dal conflitto, Msf gestisce un ospedale che fornisce servizi essenziali, come assistenza medica d'emergenza, cure ostetriche e pediatriche e salute mentale, per garantire cure di base alla popolazione anche in epoca di pandemia. "Con l'emergenza, abbiamo dovuto riadattare i nostri protocolli di cura e la nostra struttura per l'isolamento e il trattamento dei pazienti Covid-19, arrivando a trattare più di 750 casi", spiega Ali Alzubaidi, responsabile del team infermieristico di Msf.
Nuova Zelanda indaga se casi legati a Australia
Le autorità neozelandesi stanno indagando se i nuovi casi di coronavirus possa essere legato agli ultimi contagi nello stato australiano di Victoria, in particolare al focolaio scoperto nelle celle frigorifere dell' Americold a Melbourne. Lo riporta il Guardian.
In Nuova Zelanda sono stati registrati sette nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, mentre i numeri in Australia sono molto più alti.Nel Victoria ci sono 303 contagiati e quattro morti, due uomini e una donna ottantenni, più una novantenne. Due dei decessi sono legati a focolai in strutture di assistenza agli anziani. Nel New South Wales, sono nove i nuovi casi legati. Intanto due ristoranti in due città dello stato australiano sono monitorati con attenzione. Le autorità hanno invitato chiunque abbia cenato al ristorante Chopstix Asian Cuisine di Smithfiel da venerdì 31 luglio a sabato 9 agosto a sottoporsi immediatamente al test dl coronavirus in caso di sintomi. Mentre chi si fosse recato al Rick Stein at Bannisters di Mollymook sabato 1 agosto deve sottoporsi al test e autoisolarsi immediatamente fino a quando non avrà ricevuto un risultato negativo.