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EUROPA

Le misure per contrastare la crisi innescata dal coronavirus

Eurogruppo, nuova riunione. Ministro Finanze tedesco: vicina intesa su aiuti

Francia e Germania lavorano ad un compromesso. Merkel: "Solidarietà ma niente eurobond, ci sono altri strumenti". Premier olandese Rutte: possibile accordo, ma dibattito complicato. 

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Mario Centeno
Continua a slittare l'inizio dei lavori dell'Eurogruppo, inizialmente previsto in videoconferenza per le 17. Lo comunica un portavoce, spiegando che sono in corso contatti bilaterali per favorire la discussione.

La riunione di oggi è la continuazione di quella del 7 aprile. Tema centrale della discussione le sfide di economia politica legate al Coronavirus. Sono in corso discussioni serrate per preparare la riunione dei ministri finanziari per cercare un compromesso sugli strumenti finanziari per rilanciare la crescita.

Un'intesa dell'Eurogruppo sul pacchetto d'aiuto per i Paesi più colpiti dal coronavirus è vicina. Lo ha affermato il ministro alle Finanze tedesco, Olaf Scholz, in una dichiarazione video pubblicata sul sito del suo dicastero.

"Sembra che un accordo sia possibile", ha detto il vicecancelliere, spiegando che la pausa di un giorno "ha contribuito a fare in modo che tutti abbiano rafforzato la propria volontà di arrivare ad una soluzione comune". Scholz ha aggiunto che "ieri ed oggi ci sono stati molti colloqui bilaterali: ma adesso è importante che ce la facciamo definitivamente".

Il ministro delle Finanze del governo di Angela Merkel ha sottolineato che "la pandemia ha colpito tutta l'umanità e tutti i cittadini d'Europa nella stessa misura. Si tratta di proteggere la salute e la vita ma anche di affrontare le conseguenze economiche di questa pandemia. Questo può funzionare solo in modo solidale". Secondo Scholz, "non è una cosa non è una cosa di politica astratta, ma è la cosa da fare in questo tempo così difficile". 

Il premier olandese Rutte: possibile intesa, ma dibattito complicato
Solidali, ma contrari all'emissione di debito comune. "Sulle condizioni per il Mes non dirò niente". Così il premier olandese Mark Rutte, in una conferenza stampa. Rutte ha difeso la posizione negoziale del ministro delle finanze Woepke Hoekstra all'Eurogruppo, ribadendo che i Paesi Bassi non sono soli nel dibattito, specialmente sugli Eurobond. Secondo il premier alla riunione è possibile un accordo, ma il dibattito è complicato.

Le due risoluzioni olandesi
​Continuano le trattative. Il Parlamento olandese in precedenza aveva approvato due risoluzioni che esortavano il governo a non accettare gli Eurobond e a tenere il punto sulla condizionalità per l'utilizzo del Mes. Le mozioni, presentate rispettivamente dal partito anti-Ue Forum per la democrazia (FvD) e da una formazione trasversale di deputati, non sono vincolanti, ma danno un chiaro indirizzo politico al governo impegnato nei negoziati all'Eurogruppo.

Il tentativo di mediazione di Francia e Germania
"La Francia e la Germania lavorano a un compromesso" in vista della riunione dell'Eurogruppo di nquesto pomeriggio che deve tentare di trovare un accordo sul pacchetto per rispondere all'impatto economico della crisi del Coronavirus. Lo hanno detto fonti del ministero delle Finanze francese. Le stesse fonti aggiungono che il Bruno Le Maire è impegnato in una serie di discussioni telefoniche con alcuni suoi omologhi europei.

Cancelliera tedesca Merkel: serve solidarietà. Ma niente Eurobond
"Io ho parlato con Giuseppe Conte e siamo d'accordo sul fatto che serve con urgenza solidarietà in Europa in una delle ore più difficili, se non la più difficile. E la Germania è pronta per la solidarietà", ha detto Angela Merkel a Berlino in conferenza stampa.

Tuttavia, sui titoli di debito comune che dovrebbero servire per la risposta alla crisi provocata dal coronavirus, "non c'è consenso politico". E' quanto ha ribadito in precedenza la cancelliera tedesca Angela Merkel nel corso di una conference call con i membri del suo partito, secondo quanto rivelato all'agenzia di stampa tedesca Dpa da uno dei partecipanti.

"Ci sono molti miliardi di euro" a disposizione con gli strumenti che vengono discussi oggi all'Eurogruppo, ha detto la cancelliera Angela Merkel, aggiungendo di pensare in particolare a "tre punti molto importanti" come "il programma nell'ambito del Mes e dell'allargamento delle attività della Bei e il fondo europeo di contributo per il lavoro a orario ridotto". A detta della cancelliera si tratta di "mezzi molto efficaci" che portano "solidarietà nella crisi".

Merkel ribadisce che "la Germania darà il suo contributo alla solidiarietà europea, questo è certo". Dopodiché, dato che "stiamo parlando di un impatto molto grave sulle nostre economie, è necessario un programma di recupero e fondi di strutture volte ad avvicinare i Paesi" colpiti dalla pandemia.

Juncker: Olanda irresponsabile
L'atteggiamento dell'Olanda, che sta bloccando una risposta comune europea all'emergenza coronavirus con il suo 'no' ai coronabond e la sua insistenza per condizioni stringenti in caso di ricorso al Mes, "è irresponsabile". La dura presa diposizione è arrivata dall'ex presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, in un''intervista al quotidiano francese Liberation. 

Conte: Ue sia all'altezza della sfida
"Se l'Europa non si darà strumenti finanziari all'altezza della sfida, come gli Eurobond, l'Italia sarà costretta a far fronte all'emergenza e alla ripartenza con le proprie risorse. Ma le risposte nazionali rischiano di essere meno efficaci rispetto ad un'azione coordinata europea e possono mettere a repentaglio il sogno europeo". Questo è il ragionamento del premier Giuseppe Conte in una intervista alla Bild.

"In Germania potete avere tutto lo spazio fiscale che volete ma non potrete mai pensare di affrontare un'emergenza sanitaria, economica, sociale di così devastante impatto con il vostro spazio fiscale'', ha detto Conte alla Bild. ''È nell'interesse reciproco che l'Europa batta un colpo, che sia all'altezza della sfida, altrimenti dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo e dire ognuno fa per sè ma impiegheremo il triplo, il quadruplo, il quintuplo delle risorse per uscire da questa crisi e non avremo garanzia che ce la faremo nel modo migliore, più efficace e tempestivo''. Restano dunque allineate le posizioni di Francia e Germania che spingono per trovare l'intesa. Perché un fallimento "è impensabile".

Lagarde: cancellazione dei debiti? "Completamente impensabile"
Una cancellazione dei debiti contratti per contrastare lo shock economico senza precedenti causato dal coronavirus? "Mi sembra completamente impensabile, non è il momento di farsi domande sulla cancellazione, in questo momento siamo concentrati su come sostenere l'economia", ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde alla radio francese France inter. "Più in là vedremo come rimborsare i debiti e gestione le finanze pubbliche nel modo più efficiente". 

In precedenza la presidente della Bce Christine Lagarde aveva rinnovato il suo invito per una risposta di bilancio forte al coronavirus, chiedendo ai governi di superare le differenze. In un editoriale pubblicato su diversi quotidiani europei, e riportato dall'agenzia Bloomberg, Lagarde afferma: "se non saranno curati tutti i paesi, gli altri soffriranno. La solidarietà è un interesse personale". "E' vitale che la risposta di bilancio alla crisi sia presa con sufficiente forza in tutte le parti dell'area euro". Le politiche di bilancio e monetarie devono essere allineate, dice Christine Lagarde.

"Segnali preoccupanti" iniziano ad apparire sul mercato del lavoro dell'area euro", afferma ancora in un intervento su vari quotidiani europei fra i quali Le Monde. "Se la disoccupazione ci mette di solito più tempo ad aumentare in Europa ed è meno volatile, dei primi segnali preoccupanti emergono" osserva Lagarde, notando come negli Stati Uniti le richieste di sussidi sono schizzate nelle ultime due settimane

Borrell: sì agli eurobond
L'attività economica in Italia e Spagna è ferma, "Noi dobbiamo garantire che tutti possano andare sui mercati allo stesso modo per affrontare la crisi", dice in un'intervista a la Repubblica Josep Borrell, alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza. A poche ore dal fallimento dell'Eurogruppo, e alla vigilia della nuova riunione dei ministri delle finanze, l' esponente politico dei socialisti spagnoli commenta: "E' chiaro che il supporto che Cina e Russia prestano ad altri paesi serve anche ad aumentare la loro influenza a livello globale".

Sin dalla crisi greca, l'alto funzionario Ue, favorevole agli Eurobond, sostiene la necessità di introdurre una capacità fiscale europea da affiancare alla Bce, "per stabilizzare le economie e affrontare situazioni di crisi, come quella attuale in italia. E' il momento di agire visto che i paesi più colpiti dalla pandemia vanno incontro a una massiccio aumento del debito".

La Bce e la commissione "hanno fatto la loro parte, ma potrebbe non bastare. ora tocca ai governi. la proposta francese di un fondo per la ripresa economica è una buona idea".

Borrell condivide l' idea della presidente Ursula von der Leyen di un piano marshall europeo: "Dobbiamo essere noi europei il nostro marshall. E il piano va lanciato subito per preservare i nostri sistemi economici e la coesione sociale".

Bisogna ricordare "che Francia e Germania hanno mandato più mascherine al vostro paese rispetto alla cina. e questa settimana un' equipe di medici europei finanziata dalla Ue sta lavorando fianco a fianco ai colleghi italiani in lombardia. L' Europa c' è".

Per Borrell l'Ue "deve dimostrarsi forte e coesa anche nell'aiutare Africa e sud america che "saranno colpiti duramente dal virus, finche' non ne escono nemmeno noi saremo al sicuro". La commissione "ha reso disponibili 10,4 miliardi e la bei 5,2" ma serve un coordinamento internazionale, per esempio a livello di G20. dobbiamo anche chiedere che le sanzioni non impediscono a paesi come Iran, Yemen, Siria e Venezuela di accedere agli aiuti umanitari internazionali".