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Coronavirus

Ministro a colloquio con il Corriere della sera

Coronavirus. Speranza: per alcuni mesi sarà dura, su vaccini partiti bene ma siamo a inizio percorso

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"I vaccini sono la luce, la svolta che apre un'altra fase, ma la verità è semplice. Per avere un impatto il vaccino ha bisogno di mesi e dobbiamo resistere, la battaglia è ancora dura. Dopo sei settimane l'indice rt è scattato sopra 1. La seconda ondata non è mai finita davvero. Adesso c'è una ripartenza e probabilmente sì, il terzo picco arriverà". Lo spiega, in un colloquio con il Corriere della Sera, il ministro della Salute, Roberto Speranza.

In merito alla campagna vaccinale Speranza sottolinea che "la macchina sta entrando a regime. Non è una gara, però dopo tante critiche prive di senso è bello vedere che siamo secondi in Europa in valore assoluto. Abbiamo 470 mila dosi a settimana e riusciamo a farle tutte".

E comunque ora l'Italia, spiega, "va veloce, tutte le regioni lavorano a regime. Poche dosi? Ora arriva anche il milione e 300 mila di Moderna, purtroppo sono numeri molto limitati per il primo trimestre". Secondo Speranza "la buona notizia è l'annuncio della presidente Ursula von der Leyen di ulteriori acquisti Pfizer per 300 milioni, di cui all'Italia tocca il 13,46%", che però "arriveranno a partire dal secondo trimestre", ma da qui a marzo non saremo a corto di fiale: "No, usiamo le 470 mila settimanali di Pfizer e da lunedì cominciano con Moderna".

Se Angela Merkel ha detto ai tedeschi che i prossimi tre mesi saranno i più difficili "non lo ha fatto certo per spaventarli", continua il ministro. "E adesso c'è anche la variante inglese come ulteriore elemento di rischio, perché sembra essere più veloce e ti può alzare facilmente l'indice rt". A chi chiede quando ne usciremo, Speranza dice: "Prima dell'estate, quando 10 o 15 milioni di italiani saranno stati vaccinati. Dobbiamo resistere alcuni mesi".

Nelle prossime settimane "la curva può facilmente risalire, come purtroppo vediamo in larga parte dei Paesi europei, dove i numeri sono significativamente peggiori dei nostri". Ecco perché il nuovo Dpcm "manterrà l'attenzione al rigore, con misure di contenimento significative".

Misure restrittive arma centrale
"Questa è la prima grande sfida: non pensare di aver vinto, tenere altissimo il livello di attenzione e continuare con comportamenti corretti e misure restrittive che sono l'arma fondamentale per la nostra battaglia contro il virus ancora per qualche mese". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza al webinar 'A me il braccio please. Vaccinare contro il Covid-19 gli operatori sanitari' organizzato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp).

Ieri, ha affermato Speranza, "ho firmato delle ordinanze che riportano in arancione un pezzo significativo del nostro Paese e in Europa i dati della recrudescenza del virus sono molto significativi". Il virus, ha avvertito, "continua cioè a circolare e continua ad essere un avversario molto temibile e purtroppo ancora per qualche tempo le misure di mitigazione e le regole sono e resteranno l'arma fondamentale con cui difenderci".

Su vaccini partiti bene ma siamo a inizio percorso
Sulle vaccinazioni anti-Covid "siamo partiti con un ritmo molto determinato e ieri abbiamo superatole 500.000 vaccinazioni in Italia" ma "penso che siamo ancora all'inizio del percorso e le dosi di cui disponiamo sono ancora evidentemente limitate".