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Coronavirus

I numeri della pandemia

Coronavirus, nel mondo oltre 2,6 milioni di morti: record giornaliero in Brasile

Secondo l'ultimo aggiornamento della Jhu sono 2.610.608 i decessi legati al Covid-19. Il totale dei casi da inizio pandemia ha raggiunto quota 117.571.119

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Lockdown parziale a San Paolo, Brasile (Ap)
Più di 2,6 milioni di persone in tutto il mondo sono morte a causa del coronavirus. Lo riferisce la Johns Hopkins University, precisando che almeno 2.610.608 persone hanno perso la vita dall'inizio della pandemia (+10.065 in 24 ore). Il totale dei casi di contagio confermati nel mondo sale a 117.571.119, 413.530 in più rispetto al giorno precedente.

Casi totali
Con 29.096.053 casi totali gli Stati Uniti si confermano il paese che ha segnalato il maggior numero di contagi. Sopra i 3 milioni di casi anche India (11.262.707), Brasile (11.122.429), Russia (4.293.750), Regno Unito (4.241.858), Francia (3.992.755), Spagna (3.164.982) e Italia (3.101.093). Sopra i 2 milioni di contagi la Turchia (2.807.387), Germania (2.520.618), Colombia (2.282.372), Argentina (2.162.001) e Messico (2.137.884).

Brasile. Record di decessi 
Il Brasile ha registrato martedì 1.972 morti per complicanze legate al Covid-19, segnalando un record dall'inizio della pandemia. Lo ha reso noto il ministero della Salute brasiliano, aggiornando a 268.370 il totale dei decessi nel Paese e confermando il Brasile al secondo posto a livello mondiale, dopo gli Stati Uniti, per numero di morti. Il Brasile ha inoltre registrato 70.764 nuovi casi di coronavirus nell'ultima giornata, raggiungendo un totale di 11.122.429 infezioni. L'istituto di ricerca Fiocruz di Rio de Janeiro ha lanciato un allarme circa la capacità di far fronte alla pandemia, affermando che oltre l'80 per cento dei letti delle unità di terapia intensiva sono occupati nelle capitali di 25 dei 27 stati del Brasile. In 15 delle più grandi città del Brasile, il 90 per cento dei letti in terapia intensiva è occupato. 

Germania: 9.146 contagi e 300 decessi in 24 ore
Sono stati 9.146 nelle ultime 24 ore i casi di contagio registrati in Germania, 300 i decessi causati dal Covid-19. Questi i dati divulgati dal Robert Koch Institut. Il totale delle infezioni sale così nel paese a 2.518.591 e quello dei morti dall'inizio della pandemia a 72.489. L'incidenza per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni è a 65,4 casi, 54.395 è il totale di quelli registrati in settimana. I casi attivi sono 117.400, le persone guarite in totale 2.328.700, 9100 delle quali nelle ultime 24 ore. Il 3 marzo il governo tedesco ha approvato la proroga al 28 del mese delle misure restrittive anti-Coronavirus, associata ad una strategia di riapertura progressiva.

Russia: 9.079 nuovi casi e 466 decessi
La Russia ha riportato 9.079 nuovi casi di COVID-19, di cui 1.116 a Mosca, portando il conteggio totale dei contagi a 4.351.553 dall'inizio della pandemia. La task force governativa sul coronavirus ha affermato che 466 persone sono morte nelle ultime 24 ore, spingendo il bilancio delle vittime a 90.275.

Giappone: varianti nel 5% dei casi
Quasi 400 casi di coronavirus in Giappone, equivalenti al 4,5% dei contagi da febbraio nel paese, sono attribuibili alle nuove varianti della malattia, provenienti da Gran Bretagna, Sud Africa e Brasile. Lo stabilisce una ricerca dell'istituto nazionale di malattie infettive, spiegando che, malgrado la continua evoluzione dell'agente patogeno, un grado di affinità a quei ceppi può causare rischi di nuove infezioni e ridurre l'efficacia stessa dei vaccini attuali. "Non crediamo che i contagi causati dalle nuove varianti diventeranno più diffusi in Giappone, ma continueremo a studiare dei metodi efficaci per prevenirne la diffusione", ha detto il direttore dell'istituto Tomoya Saito. Molte di queste mutazioni del virus provengono dall'estero, ha proseguito Saito, ma non si conoscono ancora i dettagli su come si siano evolute. Tra le varianti allo studio l'istituto dice di concentrare la propria ricerca su quella inglese, considerata la più contagiosa.

Spagna proroga restrizioni su arrivi da Gb, Brasile e Sudafrica
Le autorità spagnole hanno esteso fino a fine mese le restrizioni sugli arrivi da Gran Bretagna, Brasile e Sudafrica, in scadenza il 16 marzo, per i timori legati alle varianti del coronavirus. Lo riferiscono i media locali. In Spagna le restrizioni agli arrivi dalla Gran Bretagna sono in vigore dalla fine di dicembre, mentre dai primi di febbraio nella "lista nera" sono entrati anche Brasile e Sudafrica. Le uniche eccezioni riguardano i cittadini spagnoli e gli stranieri residenti in Spagna o a Andorra e i passeggeri in transito che, tuttavia, non possono lasciare l'aeroporto e non possono rimanere nel Paese per più di 24 ore.