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POLITICA

Il decreto "Salva Italia"

Cosa prevede il decreto Monti

Tra i provvedimenti varati dal governo Monti nel 2011 c'era il cosiddetto decreto "Salva Italia", poi convertito in legge, con il quale si è autorizzata la libera apertura dei negozi e pubblici esercizi

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Mario Monti
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha annunciato di essere pronto a rivedere il decreto Monti sul lavoro domenicale. Ma cosa prevede il provvedimento in questione?
 
In realtà il tema del lavoro domenicale è legato alla scelta di liberalizzare gli orari dei negozi e dei pubblici esercizi prevista dal decreto voluto dal governo Monti e chiamato all'epoca Salva Italia (DL 201/2011 convertito nella legge 214/2011).
 
Il provvedimento ha stabilito infatti che i titolari degli esercizi commerciali (esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita) e dei pubblici esercizi adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti ed esercizi assimilabili) possono determinare liberamente il proprio orario di apertura e chiusura, e scegliere di rimanere aperti in occasione delle giornate domenicali e festive e della mezza giornata infrasettimanale.

In precedenza la normativa limitava la liberalizzazione degli orari alle località turistiche e alle città d’arte.

Dopo l'approvazione del decreto, la libertà di fissare l’orario di apertura e di chiusura e di rimanere aperti anche per l’intera giornata e per 365 giorni l’anno, festività comprese, è stata dunque estesa a tutti i comuni del territorio nazionale.
 
Una scelta motivata al fine della tutela della concorrenza, e secondo quanto stabilito dal principio comunitario circa la libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi. Il decreto aveva anche dato il via libera all'apertura su tutto il territorio nazionale di nuovi esercizi commerciali «senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente e dei beni culturali».

Nella precedente legislatura è stata a lungo in discussione al Senato una proposta di legge per modificare la disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali. Ma al rigaurdo sono numerose e forti le resistenze delle associazioni di categoria.