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POLITICA

Spending review

Cottarelli: "Nel 2015 possibili risparmi dalle partecipate per 500 milioni"

Secondo il Commissario alla spending review, in un anno il totale di 8mila società può essere ridotto di 2mila unità. "Nel giro di 3-4 anni si possono ridurre le partecipate fino a mille"

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Nel 2015 i risparmi ottenibili dai tagli alle partecipate pubbliche ammontano a circa 500 milioni di euro, "forse qualcosa di più". Lo stima il commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, secondo cui in un anno il totale di 8mila partecipate può essere ridotto di 2mila unità. "La razionalizzazione delle società pubbliche sarà affrontata complessivamente nelle legge di stabilità", ha confermato il commissario alla spending review, in occasione di un breafing al Tesoro con i giornalisti, spiegando perché le misure non sono finite nel decreto 'Sblocca-Italia'.

"Le misure non sono finite nello Sblocca-Italia perchè - ha detto - credo sia meglio intervenire con un provvedimento generale, complessivo anzichè con diversi provvedimenti".  Comunque, ha chiarito Cottareli, "già si prevedeva di intervenire con un provvedimento complessivo nella legge di stabilità". 

Ridurre le partecipate
"Nel giro di 3-4 anni - ha spiegato Cottarelli - pensiamo di ridurre il numero delle partecipate da 8mila a mille. Questo si potrà fare attraverso 33 proposte" elaborate dal commissario. "Nel complesso - ha ricordato - queste misure porterebbero a 2-3 miliardi di risparmi, più vantaggi anche per le famiglie e le imprese e entrate una-tantum dalle dismissioni delle partecipate".   

"Io credo - ha proseguito Cottarelli - che nel 2015 potremo avere risparmi nell'ordine di mezzo miliardo di euro o qualcosa di più, con una riduzione fra 1.000 e 2.000 aziende. Il principio è quello della linearità. Se si parte da un totale di 8.000 società e in un anno si può scendere a circa 6.000".

"Continuo a ritenere che il ruolo del commissario sia quello di fare proposte: i tecnici fanno proposte non possono decidere nulla", ha affermato Cottarelli, senza tuttavia far riferimento alla polemica che lo ha visto coinvolto lo scorso luglio, quando sul suo blog ha mosso critiche sulle intenzioni di utilizzo dei risparmi della razionalizzazione della spesa.

Sanzioni per chi non rispetta il piano
Il piano di razionalizzazione delle partecipate pubbliche dovrà concretizzarsi attraverso un percorso che preveda specifici controlli e anche sanzioni per chi non lo rispetta,  ha detto il commissario alla spending review.  Secondo Cottarelli, più semplice sarà intervenire sui Comuni, mentre con le Regioni, per le quali può porsi il problema di compatibilità con il Titolo V della Costituzione, la questione "è più delicata". In questo caso però, ha aggiunto il Commissario, "penso sia possibile avere un accordo politico con le Regioni perché è anche nel loro interesse avere una maggiore efficienza". 

Aumento abbonamenti bus e metro
Le imprese italiane del trasporto pubblico locale presentano passivi rilevanti ed è necessario intervenire sul lato dei costi e dei ricavi: lo ha sottolineato il commissario alla spending review, secondo cui occorre in particolare agire sulla rimodulazione tariffaria, con incrementi riguardanti gli abbonamenti. "Siamo molto più generosi di altri Paesi", ha detto Cottarelli, facendo notare che vi è un pronunciato divario rispetto ad analoghe tariffe europee. Cottarelli ha però avvertito che occorre "evitare aumenti eccessivi" perché se si alzano troppo le tariffe la conseguenza è che si riduce l'uso dei mezzi pubblici e le persone preferiscono prendere l'auto privata. Evitare quindi gli eccessi, ma, ha detto Cottarelli, "un po' di spazio c'è. Altro fronte su cui si deve agire è quello dell'evasione tariffaria: una delle proposte è di dare a coloro che accertano il pagamento del biglietto e l'abbonamento la qualifica di pubblico ufficiale".