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Coronavirus

La lotta contro il Covid

Spallanzani, al via sperimentazione del vaccino italiano. Vaia: se tutto va bene pronto in primavera

 "Oggi  il primo italiano, il primo volontario si sottopone alla sperimentazione del vaccino.  Sono molto soddisfatto e orgoglioso di questo", ha detto il direttore sanitario.  Speranza: "La ricerca raccoglie la sfida del virus"

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In migliaia si erano candidati per mettere alla prova il vaccino italiano. E finalmente il giorno tanto atteso è arrivato: da oggi entra nel vivo la sperimentazione.

Inoculata la prima dose
Al via la sperimentazione sull'uomo del vaccino anti-Covid 'made in Italy' allo Spallanzani di Roma. Inoculata stamattina la dose al primo volontario. Presenti all'avvio dei test il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato e i vertici dell'Istituto per le malattie infettive della Capitale, eccellenza nella lotta al nuovo coronavirus.

La prima volontaria è una donna
E' una donna la prima volontaria a cui e' stata inoculata, stamane, la prima dose di vaccino anti-Covid allo Spallanzani di Roma.  "La paziente - ha spiegato il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma FrancescoVaia - viene controllata ogni 4 ore e sta molto bene, non sembra avere effetti collaterali. Verranno controllati tutti i valori, poi andra' a casa e verrà monitorata nelle prossime 12 settimane".

Vaia: "Se tutto andrà bene pronto in primavera"
 "Oggi  il primo italiano, il primo volontario si sottopone alla sperimentazione del vaccino.  Sono molto soddisfatto e orgoglioso di questo", ha detto Vaia.  "Se tutto andrà per il meglio e  termineremo questa sperimentazione entro l'anno e se siamo bravi e  veloci ora, potremmo avere il vaccino entro primavera prossima in base commerciale. La previsione è questa", ha detto Vaia.

"Si inaugura così la classica fase uno - ha dichiarato - che dovrà  verificare se la dose di vaccino non darà effetti collaterali al  paziente e, soprattutto, se questa dose è immunogenica, se capace cioè di produrre all'interno dell'organismo la creazione di anticorpi.  Anticorpi che devono essere neutralizzati, cioè capaci di bloccare la  replicazione virale. Dopodiché i cittadini sottoposti alla  sperimentazione, fino all'autunno, verranno osservati per 12  settimane. La seconda e la terza fase prevedono la sperimentazione nei paesi nei paesi dove la virulenza è molto più alta rispetto  all'Italia, come il Brasile o il Messico", ha concluso Vaia.  

Parla uno dei volontari
Tra i primi a sottoporsi alla sperimentazione c'è un uomo di 50 anni, di Roma. "Dopo mesi chiuso in casa non vedevo l'ora di avere il vaccino", dice al microfono di Angela Caponnetto:



Zingaretti: "Sarà a disposizione di tutti"
"Crediamo molto nel vaccino bene comune".Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, stamattina all’avvio della sperimentazione del primo vaccino anti Covid-19 presso l’Istituto Spallanzani. Zingaretti ha detto che "sarà un vaccino pubblico, e a conclusione della fase di sperimentazione sarà a disposizione di tutti quelli che ne avranno necessità".

Speranza: "La ricerca sfida il virus"
Con l'avvio in Italia dei test clinici di un candidato vaccino contro il nuovo coronavirus "le intelligenze e la ricerca del nostro Paese sono al servizio della sfida mondiale per sconfiggere il Covid": lo rileva il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post sul suo profilo Facebook a proposito dell'avvio della sperimentazione presso l'Istituto Spallanzani del candidato vaccino messo a punto in Italia dall'azienda Biotech Reithera. "Una notizia importante: oggi - si legge ancora nel post - è iniziata la sperimentazione sull'uomo del vaccino italiano". 

Il protocollo
La sperimentazione sarà condotta presso l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "L. Spallanzani" di Roma e il Centro Ricerche Cliniche Verona. Si tratta di uno studio di fase uno che ha l'obiettivo di valutare la sicurezza e l'immunogenicità del vaccino GRAd-COV2, basato su un vettore adenovirale e rivolto contro il Coronavirus 2 responsabile della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2). GRAd-COV2 ha dimostrato di essere sufficientemente sicuro ed immunogenico nei modelli animali, rende noto l'Aifa. La coorte degli adulti arruolerà 45 soggetti sani di età compresa tra 18 e 55 anni. La coorte degli anziani arruolerà 45 soggetti sani di età compresa tra 65 e 85 anni. Entrambe le coorti sono definite per avere tre bracci di trattamento a tre dosi crescenti composti da 15 partecipanti ciascuno, per un totale di 6 gruppi. L'arruolamento inizierà dalla coorte 1 e procederà in maniera sequenziale, previa verifica dei dati di sicurezza ai differenti step. Il progetto di sviluppo del vaccino è sostenuto dal Ministero della Ricerca con il CNR e dalla Regione Lazio.