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Coronavirus

La lotta alla pandemia

Covid, De Luca: scuola tra più grandi vettori contagi

"In Campania aumentati tra ragazzi di 9 volte"

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"Sulla scuola continuiamo a balbettare, il mondo della scuola è oggi piaccia o meno uno dei vettori più grandi di contagio nelle famiglie".

Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, a "Che tempo che fa".

E chiama in causa i dati: "Abbiamo fatto un raffronto nelle due settimane prima dell'apertura dell'anno scolastico e nelle due settimane successive", spiega. "Nelle due settimane successive il contagio è aumentato sulla popolazione complessiva di tre volte e sulla fascia d'età da 0 a 18 anni di 9 volte e con un dato estremamente preoccupante, la fascia di età del contagio è esattamente identica per quella 0-5 e per quella 15-18 anni".

"Dpcm non basterà"
"Il nuovo Dpcm non è sufficiente. È un passo in avanti ma non basterà", ha poi detto, sottolineando le ragioni della sua posizione: "Abbiamo un livello di contagio che è il triplo rispetto a febbraio-marzo e abbiamo due elementi in più che non c'erano a febbraio-marzo, l'apertura delle scuole e la stagione influenzale". Che "porteranno inevitabilmente ad un aggravamento della situazione".  "Abbiamo - ha ricordato - un livello ancora alto di sintomatici ma mano a mano che cresce il contagio, diventa più grave anche la malattia, e cominciamo a riempirsi le terapie intensive", ma "soprattutto non è più possibile fare il tracciamento", perché "quando hai 200.000 contagiati non puoi più controllare per ogni contagiato 10 persone".

"Guerriglia? Pezzi di camorra e neofascisti"
Per De Luca, i protagonisti della notte di scontri che c'è stata a Napoli due giorni fa sono tre: "Pezzi della camorra, pezzi di antagonisti e pezzi di neofascisti". Protagonisti che "c'entrano poco con il disagio sociale". "La camorra ha interesse ad avere campo libero così può spacciare", ha sottolineato. "Abbiamo visto una straordinaria organizzazione che non c'entra nulla con la paura del lockdown - aggiunge -  avevano organizzato tutto già da una settimana. Sapevamo da una settimana che sarebbe scattata la sceneggiata violenta con una parola d'ordine elegante circolata sui social 'scassam tutto'". "E così si sono ritrovati - conclude - abbiamo avuto due arresti di spacciatori, mi auguro sia l'inizio di maggiori controlli del territorio perché ad oggi c'è stata troppa tolleranza".