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Coronavirus

Coronavirus nel mondo

Covid. Nuovo record di vittime in Russia. Ospedali pieni in Ucraina

L'Olanda reintroduce la mascherina obbligatoria negli spazi pubblici. Casi in aumento in Repubblica Ceca e Polonia. In Germania "pandemia di non vaccinati" e si punta alla terza dose. "Natale problematico" nel Regno Unito

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Secondo gli ultimi dati dell'Oms, oltre 3 milioni di persone hanno contratto il Covid in tutto il mondo tra il 25 e il 31 ottobre, mentre oltre 50mila hanno perso la vita. Si tratta di dati che purtroppo fotografano una risalita della malattia: il numero di nuovi casi è infatti cresciuto del 3% e i decessi sono aumentati dell'8% rispetto al precedente periodo di sette giorni. 

A parte la regione europea, che ha riportato un aumento del 6% di nuovi casi settimanali rispetto alla settimana precedente, altre regioni hanno comunque registrato cali o tendenze stabili: Nord e Sud America vedono un aumento del 3% e il Pacifico occidentale un incremento del 2%. Allo stesso tempo, un forte calo è stato registrato nel Mediterraneo Orientale (-12%), nel Sudest asiatico (-9%) e in Africa (-9%).

La maggiore crescita dei dati sulla mortalità è stata segnalata nel Sudest asiatico, dove i decessi sono aumentati del 50%. L'Europa ha registrato un aumento del 12%, mentre il Pacifico occidentale del 10%. Tutte le altre regioni hanno riportato un calo dei decessi correlati al Covid.

Secondo i dati del bollettino settimanale, dal 25 al 31 ottobre sono stati registrati in tutto il mondo 3.021.634 nuovi contagi e 50.477 decessi correlati al Covid. Il maggior numero di nuovi casi è stato segnalato all'Oms da Stati Uniti (528.455), Regno Unito (285.028), Russia (272.147), Turchia (182.027) e Ucraina (152.897). 

Russia e Ucraina nella morsa del virus
In particolare, la Russia segna un nuovo drammatico record di vittime a causa del Covid-19: nelle ultime 24 ore sono state 1.189, il numero più alto dall'inizio dell'epidemia. 

Continuano a crescere i contagi in Ucraina, in questo momento uno dei Paesi a Est dell'Europa più colpiti dalla pandemia. Questa mattina il ministero della Sanità locale ha segnalato 23.393 nuovi casi, in aumento rispetto al giorno precedente. Il bilancio comunicato dalle autorità di Kiev indica che tra i contagiati figurano 1.406 bambini e 421 medici. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state invece 720, secondo una dichiarazione pubblicata dal ministero su Facebook.

Nelle piazze di Kiev hanno manifestato i no vax dopo la  decisione del governo di sospendere lo stipendio ai dipendenti statali, insegnanti compresi, se rifiutano di vaccinarsi contro il Covid-19 entro l'8 novembre. Tra le misure adottate dal governo di  Kiev per cercare di fermare la pandemia, l'obbligo di mostrare un test negativo o l'effettuata vaccinazione anti Covid-19 per salire su  aerei, treni e autobus a lunga percorrenza.

"Le persone che si sono riunite oggi e che fanno appello a non  vaccinarsi, secondo me si prendono gioco dei nostri medici e delle  nostre famiglie, che, purtroppo, hanno perso i loro parenti a causa  del coronavirus", ha detto il ministro della Salute ucraino Viktor  Lyashko nel corso di una conferenza stampa trasmessa in tv. "Fidatevi  di me, questo spirito anti-vaccinazione scompare rapidamente nelle unità di terapia intensiva e i certificati falsi non funzionano", ha  aggiunto.        

Rep Ceca
Sono quasi diecimila i nuovi casi di Covid-19 segnalati nella Repubblica Ceca nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il ministero della Salute riferendo di 9.902 contagi, il numero più alto da marzo. Una settimana fa i nuovi casi confermati  erano 6.284. Inoltre, per la prima volta da maggio, i malati di coronavirus ricoverati hanno superato i duemila, di cui 288 persone in terapia intensiva. Il capo dell'Istituto per l'informazione e la statistica sanitaria  della Repubblica Ceca, Ladislav Dusek, ha dichiarato alla Radio Ceca che il numero di casi è meno importante del numero di ricoveri, che  secondo lui raggiungerà presto i tremila. Ha anche affermato che i casi nel paese stanno attualmente crescendo tra le persone di età  compresa tra i 30 e i 50 anni che non si sono vaccinate. 

Polonia
La Polonia ha registrato più di 10.400  nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, con un aumento del 24 per cento rispetto alla scorsa settimana. Lo ha affermato il portavoce del governo Piotr Muller a Radio Plus, dicendo che "purtroppo oggi sono  state segnalate oltre 10.400 infezioni, oltre il 24 per cento in più  rispetto alla scorsa settimana". L'ultima volta che in Polonia si sono registrati più di diecimila contagi in un giorno è stato alla fine di  aprile.

Olanda
In Olanda torna l'obbligo dell'uso nella mascherina negli spazi pubblici. Lo ha annunciato il primo ministro Mark Rutte, spiegando che il governo reintrodurrà le regole di distanziamento sociale, estendendo i cosiddetti pass Covid a luoghi come musei e terrazze dei ristoranti.

Le autorità olandesi hanno inoltre consigliato il lavoro da casa per almeno metà della settimana e di evitare viaggi nelle ore di punta. Meno di due mesi fa il Paese aveva allentato drasticamente le misure  anti-Covid, ma le infezioni sono ora aumentate. La decisione - che fa dei Paesi Bassi uno dei primi Stati dell'Europa occidentale a ripristinare le restrizioni - arriva a meno di due mesi dal drastico allentamento delle misure anti-Covid.

Germania
La Germania sta vivendo "una pandemia dei non vaccinati". Lo ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn, annunciando che il Paese vuole accelerare sui richiami del vaccino con la terza dose, prendendo come modello Israele, "che è riuscita a far abbassare la curva dei vantaggi grazie alla terza dose". 

"In un giorno ci sono di nuovo oltre 100 morti. I numeri sono preoccupanti", sottolinea il presidente dell'istituto tedesco Robert Koch, Lothar Wieler, in conferenza stampa a Berlino. "La quarta ondata si sviluppa esattamente come immaginavamo proprio perché molti non si sono vaccinati", ha aggiunto. Nelle ultime 24 ore si sono registrati194 decessi con e per Covid, una settimana fa erano stati 114. 

Intanto, a fronte dell'aumento dei contagi giornalieri, la cancelliera Angela Merkel si è espressa a favore della linea dure nei confronti di chi non accetta di vaccinarsi contro il Covid, durante una riunione dei vertici della Cdu. Tra le misure ipotizzate, i tamponi giornalieri sul posto di lavoro. I Laender in cui si registrano i maggiori balzi nei contagi sono la Turingia, la Sassonia e la Baviera, dove si segnalano incidenze di contagio tra i 280 e 306 casi su 100 mila abitanti nei sette giorni. Questo mentre in Germania la campagna vaccinazione mostra da tempo un notevole rallentamento: attualmente ha ricevuto una completa vaccinazione il 66,7% della popolazione tedesca. 

Regno Unito
"Il Natale potrebbe essere  problematico'' in Gran Bretagna, dove si sta registrando un aumento di casi di coronavirus. Lo ha dichiarato alla Bbc il consulente del  governo britannico e vice capo della Sanità inglese, Jonathan Van-Tam, parlando di ''mesi invernali potenzialmente problematici''. Per  evitare un nuovo lockdown, secondo Van-Tam occorre mostrare ''cautela  durante i mesi invernali, ma in particolare nei prossimi due mesi''.  Anche come festeggeremo il ''Natale, dipende da quanto siamo cauti''. 

Affermando che in molti, in Gran Bretagna, si comportano come se  l'emergenza fosse finita, Van-Tam ha invitato a fare ''attenzione, molta attenzione. Non è ancora finita e i vaccini, i richiami, sono davvero importanti". Parlando di vaccini, l'esperto non si riferisce  solo a quello contro il coronavirus, ma anche a quello  anti-influenzale che ''non è mai stato così importante''. Infine, ha  notato, "al momento abbiamo pochissime restrizioni nella società e questo significa che tutti gli altri virus respiratori invernali torneranno".

Giappone
Migliora la situazione in Giappone. Il ministero della salute nel suo ultimo bollettino ufficiale aggiornato a ieri ha confermato 221 nuovi casi di coronavirus in tutto il paese e sette decessi causati dal virus. Il numero dei pazienti ricoverati in gravi condizioni è sceso ulteriormente  attestandosi a 120. Nella capitale Tokyo, il governo metropolitano ha riportato 18 nuovi casi di infezione, con una media settimanale in calo  del 23,4% rispetto alla settimana precedente.  

Al vaglio del governo in queste ore c'è  l'allentamento delle misure restrittive attualmente in vigore nei confronti degli stranieri in entrata nel paese, per i quali, ad oggi, è previsto un periodo di quarantena obbligatorio da dieci a quattordici giorni.

Secondo la prima bozza del provvedimento in cantiere, saranno consentiti  gli ingressi a breve termine a viaggiatori d'affari, studenti e tecnici specializzati muniti di certificazione di avvenuta vaccinazione, che consentirà loro una riduzione del periodo di quarantena obbligatorio da dieci a tre giorni. I vaccini ammessi saranno esclusivamente quelli  Pfizer, Moderna o AstraZeneca. 

"Il governo rivedrà gradualmente il sistema di restrizioni agli  ingressi, visti i buoni risultati della campagna vaccinale in Giappone e in molti altri paesi, e allenterà le restrizioni per favorire la ripresa dell'economia, in particolare del settore turistico", ha dichiarato in conferenza stampa il ministro degli esteri Toshimitsu Motegi.