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Coronavirus

John Hopkins University: oltre 4.5 mln di morti nel mondo

​Covid, Oms: da qui a dicembre l'Ue rischia altri 236mila morti. L'allarme: vaccinazioni rallentano

L'Organizzazione mondale della sanità si è detta "gravemente preoccupata" per la "stagnazione" del tasso di vaccinazione anti-Covid in Europa. 

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L'Organizzazione mondiale della sanità considera "affidabile" una proiezione che prevede 236.000 decessi aggiuntivi per Covid-19 in Europa entro l'1 dicembre, ha dichiarato il direttore regionale Hans Kluge, esprimendo preoccupazione per la recente "stagnazione" del tasso di vaccinazione nel continente. "La settimana scorsa il numero dei morti nella regione è aumentato dell'11%, con una previsione credibile di 236.000 morti in Europa entro l'1 dicembre" che si aggiungono a 1,3 milioni di decessi già provocati dalla pandemia nel Vecchio continente, ha detto.

 L'Organizzazione mondale della sanità (Oms) si è detta "gravemente preoccupata" per la "stagnazione" del tasso di vaccinazione anti-Covid in Europa. 

Covid: oltre 4,5 milioni di morti nel mondo
Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus a livello globale ha superato la soglia dei 4,5 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l'università americana dall'inizio della pandemia i decessi nel mondo legati al Covid sono 4.502.268 a fronte di un totale di 216.465.714 casi di contagio. Finora,sempre secondo l'ateneo, sono state somministrate oltre 5,22 miliardi di dosi di vaccini anti Covid (5.221.901.245).

Vaccino, Oms: dare priorità a insegnanti e personale scuole
Insegnanti e personale scolastico dovrebbero rientrare tra le categorie prioritarie per ricevere le due dosi del vaccino contro il Covid. Lo hanno sottolineato l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e l'Unicef in una nota congiunta dove si ricorda che l'immunizzazione dei lavoratori della scuola e' una misura fondamentale per poter tenere aperte le aule e accogliere gli studenti in presenza. La raccomandazione, che ricalca quella fatta nel novembre del 2020 prima dell'avvento dei vaccini, dovrebbe però essere sempre attuata nella garanzia di poter vaccinare "le persone più vulnerabili" della popolazione. Il monito delle due agenzie Onu arriva a poche settimane dalla ripresa dell'anno scolastico per ricordare come sia "vitale che l'apprendimento in classe continui senza interruzioni", nonostante la diffusione della variante Delta in tutto il mondo.

L'insegnamento all'interno delle aule, aggiunge il direttore dell'Oms per l'Europa, Hans Kluge, "e' di fondamentale importanza per l'educazione, la salute mentale e lo sviluppo delle capacita' sociali dei bambini. Le scuole aiutano a dare ai ragazzi i mezzi per essere individui felici e produttivi all'interno della società".

Secondo Oms e Unicef, inoltre, "la pandemia ha causato la piu' catastrofica interruzione nella storia dell'istruzione" ed e' grazie ai vaccini che si puo' sperare di tornare a una condizione che si avvicini "alla normalita'". Per questo hanno anche esortato i Paesi a immunizzare i bambini di eta' superiore ai 12 anni, che hanno condizioni di salute precarie e risultino quindi piu' vulnerabili alle infezioni gravi da Covid.

L'ultima raccomandazione riguarda l'importanza di prendere misure per adeguare l'ambiente scolastico ai rischi portati dalla pandemia affinché gli studenti siano maggiormente protetti durante le ore scolastiche. Alcuni suggerimenti, in questo senso, sono quelli di migliorare il sistema di ventilazione, ridurre il numero degli alunni per classe, rispettare il distanziamento sociale ed eseguire frequenti tamponi a bambini, insegnanti e personale.