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POLITICA

Lotta alla pandemia

Vaccini, Zingaretti: "Per un calo dei decessi è importante il fattore tempo, occorrono più dosi"

Il presidente della regione Lazio in visita all'hub vaccinale allestito al centro congressi della Nuvola a Roma: "Non c'è un problema di organizzazione, ma di spingere perché arrivino le dosi di vaccino"

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"Abbiamo vaccinato oltre 400mila over 80 e stiamo prenotando 66enni e 67enni. Confidiamo nei prossimi due mesi di aver vaccinato la metà dei 65enni, questo comporterà un abbassamento della curva dei decessi. E per questo obiettivo dobbiamo vaccinare almeno 6 milioni di persone: più dosi ci sono e meglio è, il fattore tempo è importante". Così il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti, in visita all'hub vaccinale allestito al centro congressi della Nuvola a Roma. "Non c'è un problema di organizzazione, ma di spingere perché arrivino le dosi di vaccino", spiega Zingaretti.

"Confidiamo che ci sia il rispetto della consegna delle dosi e soprattutto speriamo che i nuovi vaccini che dovranno arrivare, come Johnson & Johnson possano portarci a livelli ancora superiori. Noi andiamo sui 25-28mila vaccini al giorno ma potremmo fare anche di più: è stata annunciata l'apertura di nuovi hub vaccinali e già  oggi siamo pronti a triplicare le dosi ma anche di più", ha concluso.

"Era doveroso oggi esser vicini a coloro che stanno vaccinando, per dare un segnale che le vaccinazioni non si fermano. A Pasqua e Pasquetta faremo circa 50mila nuove somministrazioni. I dati cominciano ad essere positivi e confermano che il vaccino funziona ed e l'arma più importante per sconfiggere virus". ha detto il presidente della Regione Lazio.

"La campagna vaccinale funziona: nel Lazio tra gli operatori sanitari c'è stato un crollo dei contagi, dal 6,9% di gennaio all'1,8% di marzo". Così Zingaretti.

"Abbiamo bisogno di certezze sull'arrivo delle dosi, la nostra organizzazione è tarata su due milioni di somministrazioni al mese, ma" con le dosi attuali "possiamo viaggiare solo al 50%", dice l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, che ha visitato questa mattina il centro vaccinale della Nuvola a Roma. L'allarme di D'amato riguarda anche l'arrivo delle dosi di Jonhson & Johnson che sono state annunciate per la seconda metà di aprile: secondo l'assessore del Lazio "l'arrivo delle dosi di J&J è importante perché riduce la filiera grazie alla dose unica, ma se le dosi che arriveranno a livello nazionale saranno solo 400 mila, nel Lazio ne arriveranno il 10%, quindi solo 40 mila. Sono assolutamente insufficienti, ci bastano per un giorno e mezzo. Serve un aumento adeguato delle dosi - conclude D'Amato - abbiamo già un milione di prenotazioni e dobbiamo procedere velocemente".