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Coronavirus

Indagine Inps

Covid. con bonus baby sitter Covid pagati soprattutto nonni

Le richieste maggiori durante marzo e agosto. Il bonus previsto dal Governo raggiungeva i 1,200 euro, 2.000 per categorie come i sanitari, la media del pagamento è stato di 1.195 euro

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Le famiglie che hanno chiesto il bonus baby sitter previsto per la seguire i bambini rimasti a casa durante l'emergenza Covid,  in molti casi hanno ingaggiato direttamente i nonni. E' quanto emerge da un approfondimento dell'Inps sui servizi a sostegno della famiglia per fronteggiare la chiusura delle scuole a causa della pandemia.

Secondo l’indagine su 556.348 baby sitter pagati con il libretto famiglia con il bonus, 339.252 avevano oltre 60 anni." C'è un'evidenza sorprendente: - scrive l'Istituto - i baby-sitter sono in maggioranza anziani. Infatti il 61% ha almeno 60 anni, il che significa che presumibilmente si tratta di nonni”.

Il bonus nei settori di lavoro
L'Inps segnala che non considerando le domande respinte, annullate, seguite da rinuncia, il numero di richiedenti il  bonus baby-sitting è stato pari a circa 720 mila: 621.654  delle quali nel settore privato/autonomo, il doppio rispetto  ai 310.142 richiedenti il congedo Covid,. Nel settore pubblico sono state 99.657. A richiedere il sostegno della famiglia sono in larga maggioranza donne ma c'è una differenza a seconda della misura. Le donne rappresentano infatti il 78% dei richiedenti il congedo Covid, mentre sono il 70%  dei richiedenti il bonus nel settore privato/autonomo e il 61% nel pubblico. Se si guarda ai prestatori di lavoro risultano pagati con il Libretto Famiglia 556.348  baby sitter. Il 95% dei quali ha dichiarato un solo committente e poco meno del 5% due. Le donne rappresentano il 79% dei baby-sitter. L'importo totale erogato tramite la piattaforma del Libretto Famiglia è di 664,6 milioni di euro,  con un "tiraggio" quindi del 92% dell'importo totale richiesto di 722,1 milioni di euro.

Nonni e nonne
Le donne baby sitter sono state 437.376 e di queste quasi 100.000 (99.132) risultavano avere oltre 70 anni. Gli uomini pagati con il libretto famiglia nel complesso sono stati 118.972, quasi la metà dei quali con oltre 70 anni (55.187). Per gli uomini pagati con il bonus gli over 60 sfiorano l'83% e sono per la stragrande maggioranza pensionati, due dati che spingono a pensare che si tratti di parenti anziani della famiglia che ha avuto diritto al bonus.  “ I 556.348 baby-sitter - scrive l'Inps -  hanno prestato la propria attività tra marzo e agosto, in media all'interno di  un arco temporale di due mesi, con un picco nel mese di giugno, la cifra è circa 300 mila persone, e un minimo ad agosto, circa 85.000. Considerando l'importo totale, come visto pari a 664,6 milioni di  euro, erogato attraverso la piattaforma del Libretto famiglia, in cui con 10 euro per un'ora di  lavoro, si tratta di un volume di 66,46 milioni di ore di lavoro, equivalenti 4 a 384.000 lavoratori full time all'interno di un unico mese". Il bonus previsto dal Governo raggiungeva i 1,200 euro (2.000 per alcune categorie di lavoratori come i sanitari) e la media del pagamento è stato di 1.195 euro.