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Coronavirus

Terzo lockdown a livello nazionale

Covid nel Regno Unito. Johnson: "Lockdown necessario, ora sprint sui vaccini"

Il premier presenta al Parlamento la legge sulle restrizioni

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Riportare sotto controllo l'impennata di contagi determinata, anche, dalla nuova variante del virus. La necessità di uno "sprint" finale della campagna di vaccinazioni di massa nel Paese nei prossimi mesi. Sono queste le priorità per il premier Tory, Boris Johnson introducendo alla Camera dei Comuni il dibattito sul voto alla legge destinata a dare una cornice giuridica al terzo lockdown nazionale.

I britannici devono prepararsi ad affrontare le restrizioni del lockdown fino a Pasqua, ha ammesso Johnson, intervenendo alla Camera dei Comuni.

Tuttavia, ha spiegato, le restrizioni saranno rimosse "mattone per mattone". Johnson ha quindi affermato che le scuole saranno "le prime che riapriranno", pur dicendosi "molto cauto" su quando questo potrà avvenire.

 
Le possibili restrizioni 
Johnson ha parlato di un "miracolo della scienza" che consente d'intravvedere ora "il traguardo finale" della sconfitta della pandemia. Il premier però ha ribadito che la battaglia non è ancora vinta, dunque bisogna stare attenti. Sulla durata delle restrizioni è stato vago. Forse una possibile revoca solo in forma "graduale" e a partire da non prima di "metà febbraio".

Tra le restrizioni si pensa a “proteggere i confini" del Regno Unito dalla minaccia di ulteriori contagi dall’estero e di varianti virulente del Covid come quella individuata di recente in Sudafrica. Secondo il Times, le misure introdurranno la necessità di un test negativo obbligatorio, fatto nelle 72 ore precedenti, per chiunque viaggi verso il Regno e forse un secondo tampone all'arrivo.
 
Le opposizioni
Keir Starmer, leader dell'opposizione laburista, ha confermato il sì del suo partito alle misure del governo, ma ha anche criticato le scelte fatte fino ad oggi per contenere il virus. Starmer ha chiesto un aumento dei sostegni per l'economia e il lavoro di fronte ai contraccolpi delle restrizioni, e la chiarezza per studenti e insegnanti su come si dovranno gli esami estivi dopo la chiusura da ieri di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
 
Il capogruppo indipendentista scozzese (Snp), Ian Blackford, ha  accusato il governo Tory di aver lasciato troppo a lungo i confini sostanzialmente aperti. I confini ha detto Blackford si devono chiudere adesso fatto eccezione per "i viaggi essenziali". Poi ha invitato Johnson a “imparare dai suoi errori".