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Covid: "variante inglese" in Veneto, Lombardia, Campania, Abruzzo e Puglia

Identificata la cosiddetta "variante inglese" del Covid-19 in un paziente della provincia di Chieti, in Abruzzo. Due casi anche in Veneto e Puglia, uno in Lombardia, sei in Campania

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Veneto
La vigilia di Natale l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha individuato la variante inglese del coronavirus tra campioni di pazienti positivi al Covid. Ad annunciarlo è stato il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso di un punto stampa organizzato alla Protezione civile di Marghera. 

I primi risultati di uno studio sono stati comunicati da Antonia Ricci, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Nel mese di novembre sono stati analizzati 34 virus dove sono stati trovati 8 diverse varianti del Sars Cov2 (due delle quali non ancora trovate in Italia quindi presumibilmente tipici del territorio). Negli ultimi giorni sono stati poi analizzati ulteriori campioni di cinque pazienti che avevano avuto contatti con la Gran Bretagna. In due casi della provincia di Vicenza e Treviso è stata riscontrata la cosiddetta "variante inglese". 

"Abbiamo scientificamente dimostrato - ha detto Zaia - che il virus 'estivo' non c'entrava niente con quello della prima ondata e nemmeno con quello che circola adesso. Si diceva che le feste e la libertà estiva avevano diffuso il contagio. Il contagio di oggi, dai dati in nostro possesso, non avviene con la mutazione che avevamo questa estate". 

Lombardia
Sono stati individuati i primi due casi, in Lombardia, della "variante inglese" del Sars-CoV2: ad annunciarlo è la direzione della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia, dove sono state effettuate le analisi nei laboratori di Virologia Molecolare. Si tratta di due cittadini italiani atterrati a Malpensa nei giorni scorsi, esattamente il 23 e il 24 dicembre. I due eventi sono tra loro indipendenti e non sono, in alcun modo, relativi a un focolaio. 

I campioni, risultati positivi al tampone molecolare, sono stati trasmessi dall'Ats Insubria alla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, dove il team del professor Fausto Baldanti ha effettuato il sequenziamento. "Da marzo ad oggi il nostro laboratorio ha analizzato, mediante sequenziamento, oltre 550 ceppi virali e questi sono i primi casi di variante inglese identificati", commenta Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare del San Matteo. "Dal momento dell'allerta emanata dagli inglesi, Regione Lombardia ha attivato il nostro laboratorio per le analisi sui viaggiatori di ritorno dall'Inghilterra". 

Dal 20 dicembre sono state esaminate alcune decine di campioni provenienti da tutta la Regione. "I colleghi inglesi hanno dichiarato che questa variante sembra avere una maggiore contagiosità - conclude il professor Baldanti - ma non un'aumentata letalità. Inoltre, anche questa variante sarebbe coperta dal vaccino che, per fortuna, sarà disponibile da domani". 

Campania
Sei casi di "variante inglese" Covid-19 sono stati riscontrati dai ricercatori del gruppo di sequenziamento genomico coordinato da Davide Cacchiarelli presso l'istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli, il Tigem. I sei tamponi provenivano da viaggiatori di ritorno da Londra, controllati nei giorni scorsi nell'aeroporto di Capodichino prima della sospensione dei voli dal Regno Unito. I ricercatori hanno determinato la sequenza completa del genoma virale in 115 tamponi positivi eseguiti negli ultimi mesi in Campania dall'Istituto Zooprofilattico. Oltre i sei casi "inglesi", nei restanti campioni analizzati sono state identificate otto diverse varianti, tutte appartenenti al "tipo B", largamente diffuse in Europa. Lo studio, i cui risultati sono stati depositati in Gisaid (il database di riferimento mondiale per le sequenze dei genomi virali), fornisce quindi una prima mappa delle varianti Sars-CoV-2 presenti in Campania. 

Abruzzo
Identificata la cosiddetta "variante inglese" del Covid-19 in un paziente della provincia di Chieti, nel corso delle attività di diagnosi e caratterizzazione genomica dei ceppi Sars-CoV-2 circolanti in Abruzzo eseguite dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise (Izsam). Dell'importante evidenza scientifica sono stati prontamente informati, si legge in una nota dell'Izsam, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, e il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael. 

La "variante inglese", si legge nella nota, è caratterizzata da una combinazione di delezioni (assenza di piccoli pezzi di genoma virale) e mutazioni nella proteina S (degli spikes) che la rendono unica nel panorama delle tante varianti che circolano nel mondo in questo momento. L'Izsam è in grado di identificare le varianti circolanti in territorio abruzzese grazie alle consolidate capacità scientifiche nel settore del sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing), tecnologia che consente di monitorare in tempo reale le caratteristiche genetiche dei virus e recuperare importanti informazioni epidemiologiche sull'infezione. 

"Il passo successivo dei nostri ricercatori è chiarire le caratteristiche "biologiche" di questa variante su modelli sperimentali in vitro - dichiara il direttore generale dell'Istituto, Nicola D'Alterio - È importante sottolineare che al momento la cosiddetta "variante inglese" non desta particolari problemi sull'efficacia del vaccino: in proposito sottolineo che siamo in contatto continuo con l'Unità di crisi della Regione Abruzzo e che siamo pronti a collaborare anche nella nuova fase della vaccinazione che sarà avviata formalmente domani, 27 dicembre". 

Puglia
In Puglia è stato scoperto un secondo caso di variante inglese del Coronavirus: lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco. "Il lavoro contro il coronavirus e per la tutela della salute - ha spiegato - non si è fermato neanche il giorno di Natale. 

Il secondo caso di variante Gb riguarda un giovane rientrato da Londra il 19 dicembre scorso, sullo stesso aereo sul quale aveva viaggiato il primo paziente di cui nei giorni scorsi è stata rilevata la positività alla variante inglese del Covid. Il secondo paziente è stato individuato grazie allo screening avviato su tutti i viaggiatori del volo.

Il 21 e 22 dicembre scorsi i tamponi eseguiti sui due pazienti sono stati trasferiti all'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata. Entrambi i tamponi sono stati sottoposti al test di isolamento del virus su cellule Vero E6 e al sequenziamento del genoma virale. Le sequenze dell'intero genoma dei due virus verranno depositate nella banca dati pubblica e messe a disposizione della comunità scientifica internazionale.