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Coronavirus

Palù: "Sarà un'arma potente contro il virus"

Covid, via libera dall'Aifa al vaccino Novavax

Il nuovo vaccino sarà somministrato in due dosi, a distanza di tre settimane

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E' arrivato il via libera dall'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, al nuovo vaccino a base di proteine, il Nuvaxovid (Novavax), dopo l'ok nei giorni scorsi da parte dell'Ema, l'agenzia Europea. E' indicato per gli over 18 - così l'Aifa in una nota - e la vaccinazione prevede un ciclo primario di due dosi, a distanza di tre settimane l'una dall'altra. Secondo l'agenzia, gli studi avrebbero mostrato una "efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica, anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni".  

Come funziona il Novavax
Si basa su una diversa tecnologia rispetto a quelli finora autorizzati in Ue contro il Covid-19, quella delle "proteine ricombinanti": la tecnica già in uso da qualche decennio su altre malattie come la meningite, l'epatite b ed il papilloma virus: è stato sperimentato - così la società produttrice - su oltre 45.000 persone. 

"Profilo di sicurezza positivo"
Secondo la Commissione Tecnico Scientifica dell'Aifa, "il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale". Verrà utilizzato nella somministrazione come ciclo primario e "non  - dice l'Agenzia - come booster, ovvero non per il richiamo successivo". 

"Non ha bisogno della catena del freddo"
Secondo il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, si tratta di "un'ulteriore arma potente per combattere il Covid,  prodotto con una diversa tecnologia, con un vantaggio rispetto ai vaccini ad mRna: dal momento che non ha bisogno della catena del freddo". 

Distribuzione di 1 miliardo e mezzo di dosi
"Sarà distribuito in un miliardo e mezzo di dosi - con il sistema Covax - nei Paesi in via di sviluppo: importante perché c'è una necessità planetaria di vaccini ed il virus si replica soprattutto in paesi senza protezioni", ha spiegato Palù.