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ECONOMIA

Mercati

Covid19: accuse usa alla Cina, forti cali per tutte le borse mondiali

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di Fabrizio Patti
Le accuse dell'amministrazione Trump alla Cina per la gestione dell'epidemia e sull'origine del virus riaccendono i timori di una guerra commerciale.

In Europa si riparte dal calo di giovedì scorso. In apertura Ftse Mib di Milano -3,30%, Londra -0,57%, Francoforte -3,29%, Parigi -3,82%. In risalita lo spread Btp/Bund, a quota 244 punti base, 5 in più di giovedì scorso. Giù nella notte anche le borse asiatiche.

Oggi sono chiuse per festività le borse di Shanghai e Tokyo, L'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso del 4,3%. La peggiore Mumbai, -5%. In controtendenza l'indice principale di Sydney, +1,4%.

I futures sugli indici di Borsa anticipano un avvio negativo anche negli Stati Uniti, che vengono da un primo maggio in cui Wall Street era aperta. I principali indici avevano subito una discesa di oltre il 2 per cento, nonostante i conti del primo trimestre sopra le attese dei colossi tecnologici Amazon, Apple e Microsoft. A pesare il dato sul Pil americano nel primo trimestre (-4,8%) e le minacce di venerdì del presidente Trump di punire con nuove tariffe la Cina, accusata di essere causa della crisi globale del coronavirus.

Nuove montagne russe per il petrolio, in particolare per il Wti americano, che oggi scende del 7% e si riporta sotto i 18 dollari e mezzo al barile.

A Piazza Affari cali di oltre il 4% per otto titoli: di Atlantia (-5,76%) la performance peggiore; seguono Cnh Industrial (-5,3%), Tenaris, Exor, Fca, Mediobanca, Eni, Intesa Sanpaolo. Unico titolo positivo Juventus, +3,85 per cento.