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MONDO

Peskov: "Gli Usa diano spiegazioni"

Cremlino: attaccando Putin gli Usa si preparano al voto in Russia

Per il portavoce del Cremlino, le accuse rivolte al presidente russo segnalano che dagli Usa è partita la "macchina del fango" pensando già alle prossime elezioni presidenziali in Russia

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Il presidente russo, Vladimir Putin, è a conoscenza delle dichiarazioni su di lui fatte da alti funzionari statunitensi e le trova inappropriate e inaccettabili. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Nei giorni scorsi Adam Szubin, il sottosegretario al Tesoro, aveva accusato direttamente Putin di corruzione durante un'intervista alla Bbc. La dichiarazione era stata successivamente sostenuta dal portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, il quale aveva sottolineato che le affermazioni riflettono la visione dell'amministrazione presidenziale.

"Chiaramente il presidente è a conoscenza di queste accuse - ha spiegato Peskov parlando con i giornalisti - Le considera totalmente inaccettabili e inappropriate per essere state espresse da un alto funzionario statunitense". A questo proposito, il portavoce ha fatto sapere che il Cremlino spera che gli Usa forniscano una spiegazione.

Se io avessi accusato Obama di corruzione, sarei stato licenziato, ha detto Peskov commentando il nuovo duro attacco al presidente russo, lanciato direttamente dal "collega" americano Josh Earnest. "Lo dico onestamente: io, per esempio, se avessi insultato in tal modo il presidente degli Stato Uniti, sarei stato licenziato", ha dichiarato Peskov.

Per il portavoce del Cremlino, le accuse rivolte al presidente russo segnalano che dagli Usa è partita la "macchina del fango" pensando già alle prossime elezioni presidenziali in Russia. Ma Putin, ha aggiunto, non ha ancora deciso se partecipare o meno al voto, previsto per il 2018"