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MONDO

Scadenza del 5 giugno

Crisi Grecia, commissario Ue: possibile soluzione in settimana. Incontro Merkel - Hollande - Juncker

Mentre Tsipras richiama la necessità di una decisione politica, si intensificano i colloqui per venire a capo della crisi greca. Oggi Angela Merkel incontra Hollande e Juncker a Berlino. Il commissario Ue Guenther Oettinger non esclude che una soluzione possa giungere in settimana

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Settimana cruciale per il futuro della Grecia. Nell'imminenza della scadenza della rata da 300 milioni che Atene deve rimborsare all'Fmi entro il 5 giugno, il premier greco Alexis Tsipras si scaglia contro chi impedisce un'intesa avvertendo che l'Europa è ad "un bivio" e che ogni decisione sul futuro deve essere nelle "mani dei leader europei" e non spetta a istituzioni che non "sono elette e che non devono rendere conto ai cittadini".

Mentre Tsipras richiama la necessità di una decisione politica, si intensificano i colloqui per venire a capo della crisi greca. Oggi Angela Merkel incontra Hollande e Juncker a Berlino. E se il commissario Ue Guenther Oettinger non esclude che una soluzione possa giungere in settimana, d'altra parte sostiene: "È improbabile che l'incontro in programma tra la cancelliera tedesca, il presidente francese e il presidente della Commissione Ue Juncker porti ad una svolta nella crisi greca". E poi cresce l'attesa per il direttivo di mercoledì della Bce con l'orecchio teso al discorso di Draghi, anche sulla Grecia.  Non è in programma per oggi invece un incontro tra la cancelliera Angela Merkel e il premier greco Alexis Tsipras. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert  - riferisce Bloomberg - aggiungendo che la roadmap per un accordo con Atene "rimane valida e non è cambiata", ossia "detto in una frase: la Grecia deve trovare un accordo con le tre istituzioni sul pacchetto complessivo di riforme". Seibert ha anche escluso che il caso Grecia sarà in agenda al prossimo G7 del 7-8 giugno a Elmau.

Tutto di nuovo in ballo, quindi dopo gli annunci dei giorni scorsi di una disponibilità da parte di Atene a rinunciare ad una parte del suo programma antiausterità. Dal canto suo il ministro delle Finanze, Varoufakis, ha escluso le sue dimissioni.