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ECONOMIA

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan: "Sono ottimista"

Crisi greca, l'Eurogruppo deciderà lunedì

Ieri riunione straordinaria dei ministri economici dell'Eurozona a Bruxelles per conoscere il piano di rientro del debito ellenico. Il ministro delle Finanze greco Varoufakis: "Discussione positiva, vogliamo collaborare con Ue, Bce e Fmi". Accordo Ocse-governo Tsipras su piano di riforme. Il presidente dell'Eurogruppo, Dijsselbloem: "Ci sono stati progressi ma non sufficienti perché serve prima una base comune politica"

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Piazza Syntagma ad Atene durante l'Eurogruppo di Bruxelles (@tsipras_eu)
Bruxelles (Belgio)
Il numero uno dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem lo aveva annunciato: nel vertice straordinario di Bruxelles concocato ieri per discutere il salvataggio della Grecia non si sarebbe giunti subito a un accordo. Non è stato possibile arrivare a una "conclusione comune" - ha detto in serata - e quindi "continueremo lunedì". Ci sono stati sì dei progressi - ha aggiunto - ma non sono stati sufficienti perché "serve prima una base comune politica. Poi gli esperti potranno lavorare a quella tecnica".

Durante il vertice, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha annunciato il programma di rientro del debito del suo Paese e all'uscita dal vertice si è detto fiducioso definendo 'positiva' la discussione avuta con i colleghi europei. Il rappresentante del governo di Tsipras ha ribadito, poi, la volontà di collaborare con Fmi, Bce ed Ue e di trovare un'intesa sui negoziati lunedì quando ci sarà l'incontro - già previsto - con gli altri ministri. Ottimista ministro dell'Economia Padoan che ha parlato di discussione "fruttuosa, a tratti un pochino troppo franca nei toni". Il ministro della Finanze del Lussemburgo PierreI Gramegna ha detto che i ministri delle Finanze dell'Eurozona si sono accordati su un metodo per proseguire nella gestione dei problemi finanziari della Grecia: "Ci siamo accordati su un modo per andare avanti", ha aggiunto. 

Poco prima di entrare all'Eurogruppo, il ministro greco Varoufakis ha incontrato il direttore del Fmi, Christine Lagarde, che ha parlato di 'buon incontro' con il rappresentante del governo di Tsipras. La delegazione di Atene - ha riferito un funzionario dell'esecutivo ellenico ieri pomeriggio - ha discusso con Lagarde, Dijsselbolem, e il presidente del gruppo di lavoro europeo, Thomas Wiesercon la possibilità di un accordo ponte che prenda il posto del piano di assistenza in scadenza il 28 febbraio. Favorevole a trovare un buon accordo, che "tenga conto del risultato elettorale, di cui non si può non tenere conto", è il commissario Ue Moscovici: "Vogliamo Atene nell'euro, lavoriamo a compromesso". Ieri sera  in Grecia, proprio mentre a Bruxelles era in corso il vertice, migliaia di persone sono scese in strada per sostenere le richieste del governo di Alexis Tsipras che oggi, per la prima volta dopo l'elezione, incontrerò al Consiglio dei capi di Stato e di governo dell'Ue Angela Merkel. "Con la nostra partecipazione vogliamo sostenere il governo Tsipras, che lotta per i nostri diritti", ha detto una donna.

Le scadenze greche
L’ultimo piano di aiuti di Fmi-Bce-Ue scadrà alla fine di febbraio e se non ne sarà negoziato un altro ciò significa che, dal giorno successivo, la Grecia potrà contare soltanto sulle sue risorse per finanziarsi. Il debito greco ammonta a circa il 175% del Pil (quell italiano è al 130%) per un totale di circa 323 miliardi di euro. Sul debito il governo greco paga un interesse molto alto, ed è costretto a mantenere un avanzo primario (cioè una differenza tra le entrate e le spese dello Stato, prima del pagamento degli interessi sul debito) pari al 4,5%. L'interruzione delle trattative con la Troika significherebbe rinunciare a finanziarsi nuovamente a queste condizioni.

Accordo Grecia-Ocse su piano di riforme per rilanciare il Paese
Nella giornata di ieri, prima dell'avvio dell'Eurogruppo, è arrivato uno spiraglio di luce dall'Ocse. Il segretario generale Angel Gurria ha fatto sapere sapere che la sua organizzazione "vuole lavorare con la Grecia" e "appoggerà il programma di riforme della Grecia". "La crisi della Grecia - ha spiegato Gurria nel corso di una conferenza stampa congiunta con il premier greco Tsipras - dipende dalla bassa crescita, l'alta disoccupazione, una crescente ineguaglianza e un'erosione della fiducia". "Lavoreremo con la Grecia - aggiunge - nel combattere queste aree". 

Il ruolo greco nella questione ucraina
Intanto, gli 'allunghi' politico-diplomatici del governo greco verso la Russia preoccupano non poco i 'palazzi' europei alla luce della drammatica crisi ucraina che oggi sarà al centro del vertice dei capi di stato e di governo dell'Ue. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto che il suo Paese è pronto a esaminare un'eventuale richiesta di finanziamento da parte della Grecia (in rubli non in dollari). Se il negoziato fallisse si pensa a un piano B, del quale farebbe parte, quindi, la richiesta di sostegno a Mosca e Pechino. Circola anche l'idea ad Atene di poter giocare un ruolo di mediazione nella crisi russo-ucraina. Tsipras minaccia il veto greco a nuove sanzioni contro Mosca, usandolo nelle trattative per la ristrutturazione del debito e la rinegoziazione dei pagamenti: in cambio il Cremlino contratta con Atene la parziale copertura del passivo con l’Ue e fondi destinati a realizzare le promesse elettorali. L'intreccio dei rapporti politici, economici e diplomatici tra i due paesi mette, quindi, in allarme Buxelles.