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ITALIA

Le misure del governo

Crollo Ponte Morandi, superpoteri al commissario e 500 assunzioni: la bozza del decreto per Genova

Sostegno per trasporto locale e imprese nell'are colpita dal disastro. Nel provvedimento anche 500 assunzioni per far fronte all'emergenza

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Il Commissario straordinario che verrà nominato per gestire la situazione a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi "opera in deroga ad ogni disposizione di legge, fatto salvo il rispetto dei vincoli non derogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione europea". Lo si legge all'articolo 1 della bozza aggiornata del decreto. "Per le occupazioni di urgenza e per le espropriazioni delle aree occorrenti per l'esecuzione degli interventi" previsti in un primo periodo "il Commissario straordinario, adottato il relativo decreto, provvede alla redazione dello stato di consistenza e del verbale di immissione in possesso dei suoli anche con la sola presenza di due rappresentanti della Regione o degli enti territoriali interessati, prescindendo da ogni altro adempimento", si legge ancora nella bozza.

500 assunzioni in 2 anni
 Per far fronte alle necessità conseguenti al crollo del Ponte Morandi, la Regione Liguria, la Città metropolitana di Genova, il Comune di Genova, gli enti del settore regionale allargato e le società pubbliche e in controllo pubblico regionali e comunali, "possono assumere, complessivamente, con contratti di lavoro a tempo determinato, ulteriori unità di personale con funzioni di protezione civile, polizia locale e di supporto all’emergenza, fino a 250 unità per ciascuno degli anni 2018 e 2019, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa". Lo prevede l'articolo 2 della bozza aggiornata del Dl Genova, detto anche Decreto Urgenze. Lo stesso articolo stabilisce che per far fronte alla copertura finanziaria necessaria ai maggiori oneri previsti per le assunzioni, si provvede, oltre che con le risorse proprie disponibili per ciascun ente, con i fondi relativi al superamento dell'emergenza o alla ricostruzione, secondo le rispettive competenze e necessità, nel limite complessivo di spesa di euro 3.500.000 per l'anno 2018 e di euro 10.000.000 per l'anno 2019 tramite apposito ulteriore stanziamento. Le assunzioni, prevede ancora l'articolo 2, sono effettuate con facoltà di attingere dalle graduatorie vigenti, anche di altre amministrazioni, formate anche per assunzioni a tempo indeterminato, per profili professionali compatibili con le esigenze. Qualora nelle graduatorie suddette non risulti individuabile personale del profilo professionale richiesto, i soggetti possono procedere all'assunzione previa selezione pubblica, anche per soli titoli, sulla base di criteri di pubblicità, trasparenza e imparzialità, anche semplificati.

Porto semplificato. 30 milioni per la logistica
Il Decreto Genova, si legge in una bozza, stabilisce che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti "sovraintende alla progettazione e alla realizzazione, con carattere di urgenza, di infrastrutture ad alta automazione, di sistemi informatici e delle relative opere accessorie per garantire l'ottimizzazione dei flussi veicolari logistici in ingresso e in uscita dal porto di Genova, ivi compresa la realizzazione del varco di ingresso di Ponente". Vengono stanziati per questi interventi 8 milioni per il 2018, 15 milioni per il 2019 e 7 milioni per il 2020. Per la realizzazione delle attività in questione il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti esercita i poteri necessari, anche di natura espropriativa per pubblica utilità, per l'immediata realizzazione del sistema informatico e delle relative infrastrutture accessorie. Sono fatte salve le competenze attribuite all'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Zona franca urbana
La bozza del decreto su Genova, allo studio del governo dopo il crollo del ponte Morandi, prevede l'istituzione della zona franca. Il perimetro territoriale e' definito con provvedimento del Commissario delegato, sentiti la Regione Liguria e il Comune di Genova. Cosa significa? "Le imprese che hanno la sede principale o una sede operativa all'interno della zona franca" e "che hanno subìto a causa dell'evento una riduzione del fatturato almeno pari al 25 per cento nel periodo dal 14 agosto 2018 al 30 settembre 2018, rispetto al corrispondente periodo dell'anno 2017, possono richiedere esenzione dalle imposte sui redditi fino a 100 mila euro. Le imprese possono anche chiedere l'esenzione dall'imposta regionale sulle attivita' produttive fino a 200 mila euro, esenzione dalle imposte municipali proprie per gli immobili, esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l'assicurazione obbligatoria infortunistica. Gli stessi esoneri spettano "anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l'attivita' all'interno della zona franca urbana".

30mila euro per chi vive nelle zone-cuscinetto
Autostrade risarcirà con 30 mila euro anche chi dovrà convivere col cantiere per la costruzione del nuovo ponte sulla Valpolcevera, ad esempio gli abitanti di via Porro che sono potuti tornare nelle case. Lo ha detto l'assessore regionale ai lavori pubblici Giacomo Giampedrone alla fine dell'incontro nel quale è stato raggiunto l'accordo con Autostrade sugli indennizzi ai proprietari di case che verranno abbattute. "Al momento non sappiamo ancora le misure esatte dell'area interessata dal cantiere che abbiamo ribattezzato 'zona cuscinetto' - ha detto l'assessore - Comunque verrà individuata questa zona e chi dovrà convivere col cantiere riceverà un indennizzo di 30 mila euro". 

22 milioni per il trasporto pubblico locale
Al fine di garantire, in via d’urgenza, idonee misure a sostegno del trasporto pubblico locale, favorendo strutturalmente la mobilità cittadina e regionale, sono stanziate a favore della regione Liguria risorse straordinarie nella misura di 22.500.000 euro per il 2019 per l’efficientamento dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale già attivati, 500.000 euro per ciascuna delle annualità 2018 e 2019 per garantire l’integrazione tariffaria tra le diverse modalità di trasporto nel territorio della città metropolitana di Genova". Lo si legge nella bozza del decreto Genova.

Nuovi interrogatori in procura
Sul fronte delle indagini nuovi interrogatori oggi di tecnici della Spea Engineering, la società controllata di Atlantia, che realizzò il progetto di retrofitting (i lavori di rinforzo delle pile 9 e 10 del viadotto Morandi). I dipendenti sono stati sentiti negli uffici della caserma del primo gruppo della guardia di finanza come persone informate dei fatti. Gli investigatori si sono concentrati sul ruolo dei tecnici, sulle attività che svolgono per Autostrade in particolare il monitoraggio e controllo delle strutture e i report trimestrali consegnati ad Aspi dopo le verifiche. Lunedì ci saranno invece gli interrogatori del direttore del primo tronco Stefano Marigliani e del suo predecessore Riccardo Rigacci, mentre martedì ci sarà l'udienza dell'incidente probatorio alla quale parteciperanno le 145 parti civili (parenti e familiari delle 43 vittime) e i 20 indagati. L'udienza, in cui il giudice per le indagini preliminari conferirà l'incarico ai tre periti, si svolgerà nell'aula bunker.